Lo Zum Roten Baren (L'Orso Rosso, 1311) si trova a Friburgo in Brisgovia, è reputato l'hotel più antico d'Europa e ha ospitato la sala della corporazione dei calzolai, l'attuale gestore è il 51° proprietario.
Fuggerei è un quartiere circondato da mura all'interno della città di Augusta, Baviera, ed è una delle maggiori attrattive turistiche della città. Prende il nome dalla famiglia Fugger che nel 1521 lo fondò come luogo dove i cittadini bisognosi potevano trovare alloggio, è il più antico esempio al mondo di edilizia popolare ancora esistente. Le prime case furono costruite nel 1516, nel 1523 erano 52. I cancelli ancor oggi vengono chiusi di notte alle 22,00 quindi è molto simile a una piccola città medievale indipendente, l'architettura risentì degli influssi dell'architettura delle case popolari veneziane perchè il fondatore, Jacob Fugger, si formò come commerciante in Italia e a Venezia conoscendo il Rinascimento italiano. Il canone d'affitto era (ed è ancora) un fiorino renano all'anno (0,88 euro) e tre preghiere al giorno per il fondatore, le condizioni per poterci abitare oggi sono ancora le stesse del 1521: si deve essere nati ad Augusta ed essere cattolici e indigenti. Non esistono alloggi condivisi, ognuno ha il proprio appartamento di circa 60 mq con cucina, soggiorno, camera da letto e una stanzetta, gli appartamenti del piano terra hanno un piccolo giardino, quelli al primo piano un solaio. Fuggerei fu distrutta per 2/3 dai bombardamenti della RAF nella II guerra mondiale, ricostruita nel suo stile originale e ampliata di 1/3, i lavori terminarono nel 1973. L'unica casa a essere rimasta allo stato originale è la n.13 adibita a piccolo museo. La Fuggerei è tuttora finanziata da una fondazione gestita dai rappresentanti delle tre dinastie dei Fugger.


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La storia dello Zum Roten Baren e' lunga ma non sempre rosea. Questo hotel, ancora aperto, ha iniziato la sua attivita' nel 1311. L'edificio pero' aveva gia' un centinaio d'anni ed era stato edificato come Palazzo Nobiliare. Abbandonato dai siuri si trasformo' in locanda. La struttura vanta di essere uno dei primi edifici costruiti a Brisgovia e, al tempo, oltre a possedere le facciate rosse (da cui forse prendera' il nome) aveva persino stalle e maniscalchi per la posta dei cavalli dei clienti. A meta' del '700, a causa della guerra franco-tedesca, venne quasi completamente raso al suolo. I proprietari, a conflitto terminato, lo riedificarono sulle vecchie fondamenta. La sua facciata decorata risale agli anni '50 ed oggi e' l'unica cosa che lo distingue dai caseggiati affiancati. Per chi non ne conosce la storia, sicuramente appare molto simile a tutto il resto, magari solo un po' piu' 'eccentrico' e con una spettacolare insegna, ma invece ... in alcune porzioni interne ancora si osservano particolari architettonici del 1100! Le vicende dello Zum Roten Baren mi hanno ingrigato e incuriosito parecchio, lo ammetto si si si!
RispondiEliminaTanto di cappello a Jacob Fugger e alla sua discendenza che appieno rispetta il suo volere non avendo trasformato i luoghi in un albergo diffuso. Questo villaggetto murato e' uno spaccato di architettura e urbanizzazione storica oltre ad essere un enorme aiuto concreto per molte persone. Trovo quindi ininfluente il fattore 'preghiere', tanto quando si e' salvati, ma anche riconoscenti, si prega comunque. Certo, bisogna seguire una serie di regole e avere i giusti requisiti per poter abitare qua ... pero' siamo in Germania e non penso che a nessuno venga in mente di occupare abisivamente o di creare problemi. La Fuggerei (ma da qua sicuramente non fugge nessuno) e' un luogo antico e particolare, quindi capisco che sia diventata un'attrattiva turistica, specialmente se, come valore aggiunto, ci sia la possibilita' di visitare 'il civico 13'. Sicuramente residenti saranno abituati a convivere con i visitatori sotto casa, sempre che questi ultimi siano educati e rispettosi. Ottima espressione di un archeo-sociale estinto :o(
@ ZeN: Lo Zum Roten Baren è decisamente uno stabile che non passa inosservato, colori, decorazioni e muri affrescati lo caratterizzano dal resto del contesto. Attira l'attenzione insomma, anche se ricostruito incarna perfettamente il tipico stile dei luoghi e da fuori lo reputo molto bello. (P.S.: non c'era nemmeno un video decente del palazzo...) :o/
RispondiEliminaFuggerei è un mini-quartierino che ha moltissimo da insegnare, è la dimostrazione che anche quando non c'erano istituzioni che si occupavano delle persone in difficoltà, questa emergenza era sentita e "qualcuno" si è mosso "in proprio" per far qualcosa di utile. Jacob Fugger, milionario dell'epoca, si è sentito in dovere di fondare un piccolo quartiere murato per ospitare (perchè è così, visto l'affitto simbolico) i bisognosi, ma non tutti, erano selezionati per princìpi ben precisi. Ancora più stupefacente è che i suoi discendenti hanno continuato la sua opera senza cambiare granchè delle regole del loro avo. Oggi è chiaramente un luogo attrattivo per i turisti e spero si siano informati del valore che rappresenta visto che non ci sono opere d'arte ma valori da imparare. Da Fuggerei non fugge proprio nessuno, le abitazioni son deliziose! :o)