venerdì 22 agosto 2025

Parco degli Acquedotti, Roma

 










Aqua Tepula
(140 a.C.)


AQUA MARCIA:


Arco di Druso
(I a.C.)


Ponte Lupo


Fontanile dell'Acqua Marcia in Via Nomentana
(1900)


Aqua Julia


Aqua Claudia


Aqua Claudia,
Fontana del Mandrione in Via Tuscolana


Aqua Felice,
Porta Furba


Aqua Felice,
Via del Mandrione
foto da wikipedia.org

Il Parco degli Acquedotti (1988, 240 ettari) si trova nel VII Municipio, ha sette acquedotti romani e papali in elevato o sotterranei: Anio Vetus (sotterraneo), Aqua Marcia (144 a.C, lungo circa 91 km), Tepula (125 a.C.), Julia (33 a.C.) e Felice sovrapposti, Claudio e Anio Novus (38-52 d.C. sovrapposti). La zona fu liberata dalle baraccopoli nel 1965, grazie ad alcuni cittadini che crearono il comitato per la salvaguardia del Parco degli Acquedotti e di Roma Vecchia oltre che di alcuni intellettuali, nel 1988 l'area fu inserita nel Parco Regionale dell'Appia Antica.


2 commenti:

  1. Il Parco degli Acquedotti, so' dov'e', una montagna di volte gli ho girato intorno, anche ultimamamente, ma non sono mai entrata dentro. Non e' mai stato meta' delle innumerevoli visite fatte da fanciulla ai monumenti e alle bellezze cittadine (e questo lo capisco poiche' e' stato occupato sino al '65 e immagino quanto tempo abbiano impiegato per bonificarlo), ed in seguito, non ho trovato un 'accompagnamento' a cui interessasse andare. Parlo di 'accompagnamento' perche' sono arrivata alla conclusione che nei grandi parchi piuttosto defilati, se gia' non li si conosce a menadito, andare da soli significa trasformarsi immediatamente in una calamita di rogne. La bellezza del Parco degli Acquedotti e' da moltiplicarsi per due. In primis perche' e' il punto che contiene il maggior numero di antichi acquedotti romani in ingresso verso la citta', in secundis perche' questo spaccato di campagna e' stato fortunatamente salvaguardato e quindi risparmiato dal trasformarsi in un altro, edificato, abitato e anonimo, quartierino nuovo. In questi 240 ettari c'e' indubbiamente una delle piu' grandi espressioni dell'ingegneristica civile romana, ma anche della loro caparbieta' nel ricercare sempre nuovi approvvigionamenti d'acqua. A fianco di tutto questo splendore ... il fiumiciattolo Mariano, indubbio segnale di ogni decadimento costruttivo. Con questo post mi hai fatto felice perche' mi hai dato la possibilita' di sbirciare nel Parco :o) In lontananza si vedono solo le alte arcate dell'acquedotto Claudio ma per ammirare la bellezza di tutto il resto ... bisogna entrare!

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  2. @ ZeN: Concordo, questo grande parco archeologico è un bellissimo mix di cultura, storia e svago. Dubito che tutti i frequentatori sappiano esattamente dove si trovino e il significato profondo di un'area tanto importante ma quello che è stato realizzato è un progetto riuscitissimo per dar vita a millenari monumenti della tecnologia costruttiva dell'Antica Roma. Pochi al mondo possono passare il loro tempo libero in cotanza bellezza. Da vedere sì. :o)

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