sabato 28 giugno 2025

Niebla, Spagna

 







Veduta mura e Rio Tinto





Porta del Soccorso


Porta del Buey


Iglesia de San Martin
(XIII-XV secolo)





Iglesia de Nuestra Senora de la Granada
(Moschea nel 985-1199, Chiesa nel XIII-XV secolo, architettura mozarabica)


CASTILLO DE LOS GUZMANES:








Piazza d'Armi


Hospital de los Angeles


Ponte Romano
foto da wikipedia.org

Niebla (4.500 abitanti) si trova in Andalusia, Huelva, il centro storico ha il titolo di "conjunto historico y artistico". Le ricche miniere dei dintorni attrassero i Fenici in un'intensa attività commerciale, importante centro romano, vi succedettero i Visigoti. Gli Arabi la presero nel 713 e ne fecero una provincia, poi divenne capitale di un Regno di Taifa indipendente sottomessa agli Almoravidi e agli Almohadi. Nel 1262 la città si arrese ad Alfonso X re di Castiglia e Leon, diventò contea della famiglia dei Guzman che restaurò e rafforzò le mura e costruì la sede comitale sulla sommità del colle all'interno dell'alcazar arabo, da quel perodo Niebla non fu più protagonista della storia. Con la guerra civile del 1936-39 perde diversi edifici. La città conserva notevoli testimonianze architettoniche dalla Preistoria ai Romani (parte di mura e fortificazioni, un ponte, i resti di un acquedotto, di una basilica e di una strada), dei Visigoti la cattedrale paleocrstiana, degli Arabi la cinta muraria perfettamente conservata con 46 torri e 4 porte arabeggianti, i resti dell'alcazar e di una moschea, del periodo cristiano le fortificazioni aggiunte a quelle arabe, il castello dei Guzman, i resti della chiesa paleocristiana di San Martin, la chiesa di Santa Maria de la Granada costruita sulla moschea dei secoli X-XI e modificata nel XV-XVI secolo e l'antico Hospital de los Angeles (XVII-XVIII secolo).


2 commenti:

  1. Piu' conosco la storia e la geografia e piu' mi rendo conto di quante siano le citta' che hanno avuto un passato importante e poi, come per magia, il destino ha iniziato a remargli contro, impoverendole e lasciandole ai margini di ogni situazione ... come se fossero state avvolte da una nebbia di mala-suerte. Niebla potrebbe essere una di loro. Il suo patrimonio archeologico, artistico e architettonico ce la racconta come una citta' da sempre conosciuta e ambita. Amata dai Fenici, dai Romani, dai Visigoti ma soprattutto dagli Andalusi che la dotarono di splendide architetture, la fortificarono e la resero capitale di uno dei tanti Regni di Taifa. Dall'essere una perla rara, dopo la Reconquista e con la presenza dei Guzman, perse qualsiasi importanza. I nuovi signori si trovano di fronte ad una citta' andalusa spettacolmente edificata e fortificata, sicuramente a loro gradita tant'e' che a parte qualche scempio, come l'edificare il proprio castello nell'alcazar o il convertire in Chiesa la Moschea, non la modificarono. Trovarsi la pappa pronta e' sempre una gran fortuna ma, in ogni edificio 'trasformato', le parti piu' belle sono sempre quelle originali. Anche le strutture piu' antiche, come il ponte romano o qualche chiesetta paleocrisiana, furono considerate come patrimonio accessorio inaspettato, quindi non demolite ma utilizzate. Di effettivamente 'nuovo e spagnolo' troviamo solo il successivo Hospital de los Angeles, molto bello si' ma un nonnulla rispetto al patrimonio andaluso. Citta' molto interessante, da visitare si'!

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: Trovo Niebla una cittadina dalle molte facce, nonostante le intrusioni dei re cattolici nei monumenti urbani e al castello non ha perso il suo aspetto arabo in molti posti. Anche qui il re di Castiglia e Leon ha apprezzato, usato e conservato molto di quello che gli Arabi hanno lasciato con "iniezioni" occidentali per far vedere il cambio di passo. ;o)

    RispondiElimina