Niebla (4.500 abitanti) si trova in Andalusia, Huelva, il centro storico ha il titolo di "conjunto historico y artistico". Le ricche miniere dei dintorni attrassero i Fenici in un'intensa attività commerciale, importante centro romano, vi succedettero i Visigoti. Gli Arabi la presero nel 713 e ne fecero una provincia, poi divenne capitale di un Regno di Taifa indipendente sottomessa agli Almoravidi e agli Almohadi. Nel 1262 la città si arrese ad Alfonso X re di Castiglia e Leon, diventò contea della famiglia dei Guzman che restaurò e rafforzò le mura e costruì la sede comitale sulla sommità del colle all'interno dell'alcazar arabo, da quel perodo Niebla non fu più protagonista della storia. Con la guerra civile del 1936-39 perde diversi edifici. La città conserva notevoli testimonianze architettoniche dalla Preistoria ai Romani (parte di mura e fortificazioni, un ponte, i resti di un acquedotto, di una basilica e di una strada), dei Visigoti la cattedrale paleocrstiana, degli Arabi la cinta muraria perfettamente conservata con 46 torri e 4 porte arabeggianti, i resti dell'alcazar e di una moschea, del periodo cristiano le fortificazioni aggiunte a quelle arabe, il castello dei Guzman, i resti della chiesa paleocristiana di San Martin, la chiesa di Santa Maria de la Granada costruita sulla moschea dei secoli X-XI e modificata nel XV-XVI secolo e l'antico Hospital de los Angeles (XVII-XVIII secolo).
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