L'Abbazia esisteva già nel IX secolo, in stile romanico, gotico e rinascimentale è un monastero della Congregazione vallombrosiana (monaci Benedettini) nelle colline del Chianti in località Passignano, comune di Barberino di Tavarnelle. Più volte distrutta e ricostruita oggi appare più come un castello che un'abbazia, il complesso è racchiuso in una cortina muraria del Quattrocento con torri d'angolo e integrazioni neogotiche dell'Ottocento, quando fu trasformata in villa. La chiesa abbaziale fu interamente ricostruita nel Cinquecento, il compesso monastico dal 1986 è tornato di proprietà dei monaci vallombrosiani che nel Medioevo cercarono di contrastare la compravendita di cariche ecclesiastiche per volontà di San Giovanni Gualberto fondatore della Congregazione, sepolto nell'abbazia, questo pose la badia in posizione di prestigio anche attraverso le donazioni e gli acquisti che le permisero di amministrare vasti territori del Chianti con molti edifici adibiti al culto o all'accoglienza dei pellegrini, dei malati e dei poveri. Nel Trecento la ricchezza del monastero era enorme, nel XV secolo i lavori di ampliamento terminarono con l'opera di maestranze lombarde per le mura invece la parte in pietra fu eseguita dagli scalpellini di Settignano e i lavori pittorici, fra gli altri, dai fratelli David e Domenico Ghirlandaio. Nel 1549 la chiesa fu trasformata in stile manierista-barocco e nel Seicento-Settecento furono eseguiti molti altri lavori. Nel 1810 le leggi napoleoniche fecero chiudere il monastero, si interruppe la vita monastica e tutti i beni mobili (archivio, biblioteca, ecc.) furono dispersi, quelli immobili furono dati in affitto (41 poderi e 80 case coloniche), solo nel 1818 i Vallombrosiani rientrarono con una piccola comunità ma nel 1866 con le leggi Siccardi vennero soppressi tutti gli ordini religiosi, un'altra volta, e il Governo italiano divenne proprietario di tutto lasciandone la custodia a pochi monaci. La badia fu messa all'asta e venduta nel 1870 al conte Maurizio Dzieduszycki, succedettero vari proprietari, oggi, restaurata, è visitabile.
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