domenica 21 giugno 2020

Vittoria del Regno Unito n.3

Regina Vittoria (1897)



Nel 1857 i domini della Compagnia delle Indie Orientali e numerosi principati indigeni furono annessi direttamente all'Impero,  inoltre la regina sostenne la necessità di mantenere in efficienza le forze armate per conservare la posizione di prestigio nella comunità internazionale e appoggiò la politica espansionistica del suo primo ministro che condusse alla seconda guerra anglo-afghana e a quella anglo-zulu.



Buckingham Palace, Londra



L'ultimo attentato a Vittoria risale al 1892, un pazzo scozzese sparò mentre lei era in carrozza ma mancò il colpo, l'attentatore fu imprigionato in un manicomio criminale.
In quell'anno la regina cadde dalle scale e 10 giorni dopo morì John Brown lasciandola nell'amarezza più totale.
Vittoria superò in quanto a longevità sul trono ogni altro monarca inglese, scozzese o britannico (poi battuta da Elisabetta II).







Windsor Castle



Nel 1897 festeggiò il Diamond Jubilee (60 anni di regno), i festeggiamenti furono estesi a tutto l'Impero.
Durante la vedovanza Vittoria trascorse tutti i Natali a Osborne House, all'Isola di Wight. Ormai anziana, spesso confusa e gravemente minata dai reumatismi, morì nel 1901 e venne tumulata al Mausoleo Frogmore accanto al marito.






Balmoral Castle, Scozia



Fu la fine della dinastia degli Hannover, Giorgio V difatti cambiò il nome del Casato  in Windsor, dal suono più inglese, durante la I guerra mondiale in quanto il nome era troppo vicino a quello del nemico Kaiser Guglielmo II, nipote della regina Vittoria.



Mausoleo di Frogmore (in restauro)



La monarchia di Vittoria divenne più simbolica che politica con forte enfasi sulla moralità e sui valori della famiglia vittoriana in contrasto con gli scandali legati ai precedenti membri della famiglia degli Hannover, il suo regno creò per i Britannici il concetto di "monarchia di famiglia" in cui si identificava la classe media.
Fu la prima portatrice conosciuta di emofilia e di porfiria nella famiglia reale, portatrice sana, passò la malattia ad almeno 3 dei suoi figli.
Le innovazioni introdotte durante il suo regno includono il francobollo (col celeberrimo Penny Black) e il trasporto ferroviario.
Rimane il monarca britannico più commemorato nella storia con statue erette in tutto l'Impero, la statua più grande si trova di fronte a Buckingham Palace, il monumento più significativo è quello di Calcutta, il Victoria Memorial Hall, una grande costruzione in marmo che si rifà al Rinascimento italiano e all'Impero Moghul (1921).



Victoria Memorial Hall, Calcutta (India)


2 commenti:

  1. La storia inglese del periodo vittoriano e' molto interessante ma nel contempo anche molto complessa. Gli eventi sono caratterizzati da una Regina che, nonostante le sue problematiche e debolezze, ha saputo ben gestire la nazione e la famiglia dando la possibilita' di arricchirsi alla prima e armonizzando la seconda. Con serieta' e compostezza non si e' tirata in dietro di fronte alle grandi prospettive di guadagno che rappresentavano per quei tempi le colonie. Immagino che sia proprio questo l'aspetto che ha ben radicato nel cuore degli inglesi ovvero quell'essere cosi' tollerante con gli affetti ma anche molto decisi quando si tratta di difendere gli interessi di tutti. Il suo e' stato in lungo regno che ha lasciato una forte impronta sul modo caratteriale di sentirsi anglosassoni e sui comportamenti da tenere, sconfinando nella moda e negli stili architettonici vista la molteplicita' dei suoi interessi. Il pacco completo, direi! ;o) Bellissimi i vari castelli e residenze da lei frequentati e amati. Tutti questi edifici hanno delle strutture molto caratteristiche, mai difensive, sempre immersi nel verde, eleganti e piacevoli da vedere. Per cio' che riguarda i mausolei e i memoriali, immancabili se si lascia un segno nella storia, mi ha meravigliato molto quello in India e di come a tutt'oggi possa essere gradito, curato, visitato e rispettato ... benche' sia per loro la rappresentazione di un periodo di dominazione straniera.

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: Credo che le mire colonialiste siano più un'idea del Parlamento che di Vittoria, sempre pronta a condividere le nuove idee per dar lustro al suo Paese. Vedo la regina come una donna molto attaccata alle più profonde tradizioni familiari che ha avuto la fortuna di avere un consorte che l'ha molto aiutata nel suo ruolo. Non dimentichiamo che chi legiferava era il Parlamento, non lei, che pur cercava di influire sulla scelta dei suoi capi. Il popolo inglese è sempre stato animato da grande orgoglio, tanto che aveva iniziato la sua egemonia su tutti gli altri popoli e Stati dell'Isola assogettandoli. Mi ricorda molto l'atteggiamento degli Usa, che crescono i pargoli con un forte spirito nazionalista, a latte e bandiera americana...Bellissimo il castello di Balmoral e la grandiosità di quello di Windsor, che reputo molto più interessanti del palazzo londinese. L'India ha subìto la conquista e il dominio inglese, entrati alla chetichella, si sono presto manifestate le vere mire a cui aspiravano e difatti si son ritrovati questo "ingombrante" popolo padrone dei loro territori. La propaganda colonialista, e anche solo il desiderio di trovare architetture "di casa" in terre lontane, ha inserito costruzioni "aliene" nelle città, specie di natura istituzionale. Poteva mai mancare un tributo fantasmagorico a Vittoria? Simbolo dell'Inghilterra e del potere che aveva in India, le è stato dedicato l'enorme Victoria Memorial Hall, per gli Inglesi, ma soprattutto come manifestazione di egemonia al popolo indiano.Il lato positivo è che molti Indiani parlano inglese, hanno le ferrovie e hanno imparato (in parte) il concetto di business. :o)

    RispondiElimina