martedì 9 giugno 2020

Roma e le sue chiese n.6




La chiesa di San Giorgio al Velabro (IX-XIII secolo) è in stile paleocristiano e romano, più volte danneggiata prende il nome dal verbo "vehere" (trasportare) o da "velaturam facere" (traghettare) essendo in origine un'area paludosa.
In origine era una struttura caritativa non destinata al culto solo successivamente trasformata in chiesa.






Nel 1993 fu oggetto di un attentato, un'esplosione dovuta a un'auto bomba parcheggiata vicino alla facciata che ha fatto crollare quasi totalmente il portico, danneggiato gli affreschi interni e causato dissesti alle strutture della chiesa, del campanile e del convento. L'attentato è stato addebitato a Cosa Nostra. 
L'attuale aspetto è riconducibile al restauro e all'ampliamento dell'epoca di Gregorio IV (827-44) per la muratura in mattoni, la dimensione delle finestre, la pianta irregolare e i cancelli.


2 commenti:

  1. San Giorgio al Velabro e' una chiesa famosissima anche se, tanti come me, sanno dov'e' ma non ci sono mai entrati ahahah :oD Ci troviamo a due passi dalla Bocca della Verita' ma e' posta piu' internamente e non risulta di passaggio. Anzi se non erro, credo che il transito nelle sue vicinanze sia permesso solo ai residenti. A Roma e' molto famosa non solo per la sua antichita' ma soprattutto perche' ambita per le celebrazioni dei matrimoni e molti la visitano per la prima volta proprio perche' sulla lista degli invitati ;o) La piazza antistante e' molto raccolta e le rovine romane del circondario creano scenari molto particolari. Visto che si trovava adiacente alla cloaca massima mi e' venuto da pensare che sia stata costruita sulle ceneri di qualche tempio antico dedicato alle acque impure ;o) La sua storia e' tra l'incerto e il bastonato. Una delle ultime grandi disgrazie e' stato l'attentato del 1993 a cui e' seguito un lunghissimo periodo di restauro. Le forme della struttura calcano lo stile paleocristiano con tanto di portico che troneggia in facciata. Gli interni sono piuttosto spogli ma la bellezza del dipinto sull'abside e dell'altare maggiore non passano certamente inosservati. I vissuti pavimenti marmorei credo siano originali e confermano la storicita' della chiesa :o)

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  2. @ ZeN: Questa chiesa fa parte delle mie preferite di Roma, quelle che raccolgono la sua storia più antica, quelle da cui è partito tutto l' "apparato" sacro cristiano della città. Sono le "nonne" di tutte le altre e le vedo come radici profonde della "romanità". In questo piccolo elenco di chiese romane non ho indugiato granchè su quelle più recenti perchè molto simili fra di loro, il mio interesse infatti è valorizzare l'origine e il futuro delle architetture sacre di Roma nonchè cercare di "scovare" le più caratteristiche. :o)

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