I Del Cinque erano un'antica famiglia della nobiltà di Roma, fra le famiglie più illustri di Trastevere.
Diversi componenti hanno ricoperto cariche amministrative nella città come conservatore capitolino (magistrato) o Priore dei Caporioni (capo rione). La famiglia assunse il nome di Quintili a seguito di un matrimonio. Il Vicolo Dei Cinque a Trastevere prende il nome dalla famiglia.
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Stemma della famiglia Colonna
"Mole sua stat"
foto da wikipedia.org
I Colonna sono una storica famiglia patrizia romana, tra le più antiche dell'Urbe e una delle più importanti del Medioevo, uno dei suoi motti è "Mole sua stat": sta fermo sul suo peso o sta fermo sulla sua grandezza.
Tradizionalmente le sue origini, attraverso i Conti di Tuscolo, si fa risalire alla Gens Giulia (in cui viene esaltata la discendenza divina) in cui appaiono Gaio Mario (console della Repubblica romana) e Giulio Cesare, per risalire alla Gens Romilla e a Enea.
Ottone (o Oddone) Colonna (1368-1431)
Papa Martino V
Il primo ascendente, ma senza fondamento storico, fu il potentissimo senatore romano Teofilatto signore di Monterotondo, Segni, Valmontone, Alatri, Soriano, Sora, ecc. i cui feudi appartengono tuttora ai suoi discendenti. Da Teofilatto nacque Marozia, la donna più potente della Penisola che per cupidigia instaurò a Roma il regime detto pornocrazia per assogettare l'intera penisola, riuscendoci per due decenni grazie alla sua politica matrimoniale che la portò a essere concubina di papi e moglie di re.
Mausoleo di Augusto (I secolo a.C.)
Dalla progenie di Alberico e Teofilatto ebbero origine i Conti di Tuscolo che dettero alla Chiesa 5 pontefici.
Col cognome Colonna la famiglia vanta il pontefice Martino V e 36 cardinali.
Il nome Colonna deriva da un loro possedimento: il castello del paese di Colonna sui Colli Albani che la famiglia possedeva dall'XI secolo. A metà del XIII secolo a Roma la famiglia possedeva il Mausoleo di Augusto e il Monte Citorio, fuori Roma diversi castelli tra cui Colonna, Palestrina, Zagarolo, Capranica e Pietraporzia.
Giacomo detto Sciarra Colonna
I Colonna si scontrarono con papa Bonifacio VIII (Benedetto Caetani) che per far emergere la propria famiglia acquisì terre e titoli nel basso laziale per creare un nucleo di possedimenti intorno Anagni, luogo di origine della famiglia. Questo inimicò molte famiglie dell'aristocrazia rurale, prima fra tutte i Colonna che hanno in Palestrina il centro del loro potere territoriale. Nel 1297 Stefano Colonna il Vecchio arriva a saccheggiare con le sue truppe il convoglio personale del papa rubando l'enorme somma di 200.000 fiorini d'oro, lo scontro divenne furioso, il papa dichiarò guerra e indisse una "crociata" contro i beni e le persone dei Colonna (1297) e un lungo assedio alla città di Palestrina.
Marcantonio II Colonna (1535-84) ammiraglio e vicerè di Sicilia
Persero i Colonna e la famiglia si disperse, seguì la distruzione di gran parte dei loro beni (Palestrina venne rasa al suolo), i membri della famiglia fuggirono diventando oggetto della caccia del papa.
Bonifacio VIII voleva ergersi come giudice supremo dei sovrani laici, il re di Francia Filippo IV il Bello promuove un cartello d'accusa al papa che lo scomunicò. Nel 1303 un nucleo di armati guidati da Guglielmo di Nogaret (giurista francese) e da Sciarra Colonna irrompono ad Anagni e prendono prigioniero il papa ma una sommossa popolare li costrinse alla fuga. Il papa, liberato, si rifugia sotto la protezione degli Orsini di Roma dove muore poco dopo probabilmente per infarto.
Vittoria Colonna (1490 o 1492-1547) poetessa e nobildonna romana
Numerosi furono i tentativi di rovesciare la potenza dei Colonna come quello messo in atto da Sisto IV Della Rovere con l'aiuto degli Orsini che decapitarono Lorenzo Colonna, poi furono espropriati dei possedimenti da Cesare Borgia nel 1502 insieme ai Savelli e ai Caetani e quello ordito da Paolo IV Carafa e i suoi nipoti che confiscarono ai Colonna il Ducato di Paliano, che ritornò alla famiglia nel 1557.
Martino V (Oddone Colonna) protesse e favorì largamente la sua famiglia che riacquisì i loro feudi storici e ottenne molti feudi in Italia meridionale, gli succedette Eugenio IV che revocò ai Colonna tutti i privilegi, questi ultimi non accettarono le decisioni del papa e lo costrinsero a fuggire in barca lungo il Tevere per rifugiarsi prima a Firenze e poi a Bologna scomunicando la famiglia.
Marcantonio Colonna (1523-97) cardinale e arcivescovo
La scomunica comportava la confisca dei beni ma i Colonna non cedettero e scoppiò la guerra. Gli 8.000 fanti del papa riconquistarono molti feudi, perfino Palestrina.
Ci sono anche i Colonna di Sciarra (ramo di Palestrina) che si sono estinti in linea maschile nel 1925, il ramo siciliano si divide in due: i Colonna Romano e i Colonna del ramo Resuttano.
Palazzo Colonna e Basilica Santi Apostoli, Roma
Palazzo Colonna di Roma si trova in Piazza dei Santi Apostoli, risale al XIV secolo e sorge su un'area dove già prima dell'anno Mille c'erano edifici e fortezze dei Conti di Tuscolo dai quali discende la famiglia Colonna.
Nel XVI secolo fu costruito un nuovo edificio, attorno al 1650 fu ristrutturato dal cardinale Girolamo Colonna con la Galleria Colonna che ospita la ricca collezione di famiglia. Per aiutare lo Stato pontificio dalle gravose imposizioni del Trattato di Tolentino i Colonna furono costretti a vendere gran parte dei gioielli e dell'argenteria di famiglia e alcune fra le opere più importanti.
Il palazzo conserva tutta la suggestione di una dimora patrizia romana dell'età barocca oltre alla splendida volta della Galleria affrescata da Giovanni Coli e Filippo Gherardi. Oggi è un museo.
Palazzo Colonna di Marino è sede del Comune, del XVI-XVII secolo fu ricostruito nel 1954. E' in stile manierista, rimase della famiglia Colonna fino al 1916 quando venne ceduto in enfiteusi perpetua al Comune di Marino.
Fu quasi completamente distrutto durante la II guerra mondiale.
Il Castello-Palazzo Colonna di Genazzano (Roma) è barocco e rinascimentale del XIII secolo con ricostruzioni e ampliamenti del Cinquecento. Fu acquistato dl Comune nel 1979, oggi è Centro d'Arte Contemporanea.
Palazzo Colonna-Barberini e Santuario della Fortuna Primigenia
Il Palazzo Colonna-Barberini di Palestrina (Roma) risale al 1450 circa, di proprietò dello Stato ospita il Museo Archeologico Prenestino.
Ai Colonna si deve il nucleo originario, i Barberini lo acquistarono nel XVIII secolo e lo possedettero fino alla fine della II guerra mondiale.
Il palazzo occupa la terrazza superiore del Santuario della Fortuna Primigenia, la facciata ingloba i resti del portico curvilineo romano seguendone l'andamento.
All'interno resti di affreschi del Cinquecento attribuiti allo Zuccari, al secondo piano due sale hanno affreschi parietali.
Palazzo Colonna e Basilica Santi Apostoli, Roma
Palazzo Colonna di Roma si trova in Piazza dei Santi Apostoli, risale al XIV secolo e sorge su un'area dove già prima dell'anno Mille c'erano edifici e fortezze dei Conti di Tuscolo dai quali discende la famiglia Colonna.
Nel XVI secolo fu costruito un nuovo edificio, attorno al 1650 fu ristrutturato dal cardinale Girolamo Colonna con la Galleria Colonna che ospita la ricca collezione di famiglia. Per aiutare lo Stato pontificio dalle gravose imposizioni del Trattato di Tolentino i Colonna furono costretti a vendere gran parte dei gioielli e dell'argenteria di famiglia e alcune fra le opere più importanti.
Il palazzo conserva tutta la suggestione di una dimora patrizia romana dell'età barocca oltre alla splendida volta della Galleria affrescata da Giovanni Coli e Filippo Gherardi. Oggi è un museo.
Palazzo Colonna di Marino è sede del Comune, del XVI-XVII secolo fu ricostruito nel 1954. E' in stile manierista, rimase della famiglia Colonna fino al 1916 quando venne ceduto in enfiteusi perpetua al Comune di Marino.
Fu quasi completamente distrutto durante la II guerra mondiale.
Il Castello-Palazzo Colonna di Genazzano (Roma) è barocco e rinascimentale del XIII secolo con ricostruzioni e ampliamenti del Cinquecento. Fu acquistato dl Comune nel 1979, oggi è Centro d'Arte Contemporanea.
Il Palazzo Colonna-Barberini di Palestrina (Roma) risale al 1450 circa, di proprietò dello Stato ospita il Museo Archeologico Prenestino.
Ai Colonna si deve il nucleo originario, i Barberini lo acquistarono nel XVIII secolo e lo possedettero fino alla fine della II guerra mondiale.
Il palazzo occupa la terrazza superiore del Santuario della Fortuna Primigenia, la facciata ingloba i resti del portico curvilineo romano seguendone l'andamento.
All'interno resti di affreschi del Cinquecento attribuiti allo Zuccari, al secondo piano due sale hanno affreschi parietali.
Pur conoscendo vicolo Del Cinque non avevo mai associato che fosse il cognome di una famiglia nobiliare :o) eheheh non si finisce mai d'imparare! Mi fa' piacere che erano illustri e che hanno ricoperto cariche notevoli nell'ambito della Roma piu' antica. C'e' da dire che confrontati ad altre famiglie patrizie ... sembrano 'scalzi e gnudi' visto che non hanno neanche lo stemma e solo un palazzetto a trastevere :oD
RispondiEliminaCon i Colonna si apre un grosso capitolo della storia di Roma e del suo circondario! Non volendo ripercorrere le vicende dei loro personaggi principali e' sufficiente capire in quale rapporto di odio e amore sono da sempre stati con i Papi. Le loro storie si alternano in rapidi arricchimenti, nei periodi in cui hanno avuto il sostegno della Chiesa, e in periodi di disgrazia quando ne perdevano i favori. Si legge in sottofondo una nota di testardaggine mista ad una leggera bellicosita'. Con qualsiasi mezzo (vedi Marozia) cercavano di cavalcare l'onda ed erano pronti ad imbracciare le armi, anche contro la Chiesa, per proteggere le loro cose. Fumantini, direi ;o) A Roma e provincia (e nel Lazio) tantissimi edifici portano il loro nome anche se, col tempo, sono stati da loro stessi venduti o li hanno persi con la forza. Il Palazzo di Roma, meglio di ogni altro, fa' capire quale potenza economica e sociale vantavano! E' un vero spettacolo in senso assoluto ... meglio di molte residenze reali. Possentissimo e interessante in tutte le sue modifiche e' il palazzo di Genazzano :o) Sul palazzo di Palestrina gia' piansi con i Farnese e adesso ripiango con i Colonna :o( Brutto, triste, malandato ... costruito pure su di un tempio romano! Quanti scempi in nome del denaro! :o(
@ ZeN: Qui siamo democratici, mettiamo anche famiglie senza stemma. Ahahaha!
RispondiEliminaDal testo che ho letto vedo che i Colonna si sentivano al pari dei papi, quasi. Se non avessero avuta così tanta fiducia nella loro forza non si sarebbero mai azzardati ad accapigliarsi con la Chiesa, anche se a ragione. E' vero che i papi "altrui" toglievano ai nobili per dare ai loro parenti terre, titoli e averi. Non è bello. Ma era tutto un circolo, quando il papa era il tuo avevi le terre degli altri nobili, quando era quello di un'altra famiglia toglieva le terre a te. Insomma, tue o no, le terre erano le sue. :D