Stemma della famiglia Carafa
foto da wikipedia.org
La famiglia Carafa o Caraffa è un'antica famiglia nobile di origine napoletana discendente dall'ancor più antica famiglia Caracciolo.
Divisa in numerosi rami, i più importanti sono i Carafa della Spina e i Carafa della Stadera, decorata dei più alti titoli raggiunse l'apice della sua potenza con l'elezione al soglio pontificio di Gian Pietro Carafa, papa Paolo IV.
Gian Pietro Carafa (1476-1559)
Papa Paolo IV
Capostipite della famiglia Carafa della Spina fu Andrea, familiare della regina Giovanna I d'Angiò, i rappresentanti del casato ricoprirono le più alte cariche in campo civile, militare ed ecclesiastico, fino ad arrivare al soglio pontificio.
Anna Carafa della Stadera (?-1644)
Numerosi i suoi feudi e i titoli prestigiosi fra cui: barone di Cerro (Isernia), Forlì, Petrella (Campobasso), Torraca (Salerno), ecc.; conte di Arpaia (Benevento), Policastro (Salerno), Roccella (Reggio Calabria), ecc.; marchese di Brancaleone (Reggio Calabria), Castelvetere (Caulonia, Reggio Calabria) ecc.; duca di Bruzzano (Reggio Calabria), Forlì, Montenero di Bisaccia (Campobasso), ecc.; principe di Roccella (Reggio Calabria), ecc.
Oliviero Carafa, cardinale (1430-1511)
I Carafa della Stadera ebbero come capostipite Tommaso, famiglia ascritta al patriziato napoletano. Anche loro ebbero numerosi feudi e furono insigniti di prestigiosi titoli.
Anna Carafa della Stadera fu duchessa di Sabbioneta, Riccardo Francesco Giovanni Battista Gaspare Melchiorre Baldassarre Maria Lucia Lupo Luca Ettore Diomede Malizia Eduardo Carafa della Stadera (1859-1920) fu uno scrittore, militare, politico e giornalista, Francesco Maria I Carafa (1580-1642) fu vicerè di Aragona e Navarra.
Fra i cardinali, Oliviero Carafa (1580-1511), Antonio carafa (1538-91), Francesco Carafa della Spina di Traetto (1722-1818). Gregorio Carafa fu Gran Maestro dell'Ordine di Malta (1615-90).
Fra i palazzi, i castelli e le ville, Palazzo Carafa d'Andria (Napoli), XV secolo, oggi ospita l'Istituto Tecnico Professionale Femminile Elena di Savoia. Rifatto in stile rinascimentale nel XVI secolo e modificato successivamente con la facciata neoclassica.
Palazzo Carafa di Montorio (Napoli), XV secolo, oggi a uso residenziale, venne rifatto nel 1540 in chiave rinascimentale e vennero affrescate le sale.
Acquistato dal marchese di Alfedena Antonio Gattola, nel 1943 fu distrutto dalla nave Caterina Costa adibita al trasporto di viveri e munizioni, che scoppiò nel porto per un sabotaggio, ci furono 549 vittime e oltre 3000 feriti.
Nel 1980 fu danneggiato da un terremoto e così è rimasto. Il basamento risale al XV secolo.
Fra i palazzi, i castelli e le ville, Palazzo Carafa d'Andria (Napoli), XV secolo, oggi ospita l'Istituto Tecnico Professionale Femminile Elena di Savoia. Rifatto in stile rinascimentale nel XVI secolo e modificato successivamente con la facciata neoclassica.
Palazzo Carafa di Montorio (Napoli), XV secolo, oggi a uso residenziale, venne rifatto nel 1540 in chiave rinascimentale e vennero affrescate le sale.
Acquistato dal marchese di Alfedena Antonio Gattola, nel 1943 fu distrutto dalla nave Caterina Costa adibita al trasporto di viveri e munizioni, che scoppiò nel porto per un sabotaggio, ci furono 549 vittime e oltre 3000 feriti.
Nel 1980 fu danneggiato da un terremoto e così è rimasto. Il basamento risale al XV secolo.
Palazzo Diomede Carafa (Napoli) del XV secolo, è in stile rinascimentale con rivestimento in bugne di tufo giallo e pietra grigia, di gusto medievale.
Il Castello normanno di Santa Severina o Carafa o di Roberto il Guiscardo (Crotone) risale all'XI secolo, è visitabile, edificato dai Normanni. Subì un'importante opera di ammodernamento con Andrea Carafa. Ospita il Museo di Santa Severina di arte contemporanea e altro.
Villa Carafa di Belvedere (Napoli) risale al XVII secolo, situata al Vomero, fu costruita da un mercante fiammingo e costruita dal frate di origine bolognese Frà Bonaventura Presti.
Divenne Villa Carafa nel 1688 quando la figlia del mercante sposò Carlo Carafa IV principe di Belvedere. I Carafa la trasformarono in una grandiosa residenza aperta da logge con panorama sul golfo.
L'architettura è il risultato di circa 5 secoli di stratificazioni, è intorno a questa struttura che si sviluppò l'antico villaggio del Vomero. Col passare degli anni la villa viene privata del parco per una lottizzazione.
Castello dei Carafa, Roccella Jonica (Reggio Calabria)
Leggendo dei Carafa ho sorriso perche' a dispetto di tante altre famiglie nobiliari che si sono estinte al primo soffio di vento, loro si sono moltiplicati, imparentati con tutti, fatto piu' linee di sangue ... insomma si son dati da fare ;o) Quando si legge dei Caracciolo o dei Carafa immediatamente si associano con il sud Italia dove veramente hanno fatto il bello e il cattivo tempo! ... praticamente se lo sono spartito tra parenti o comunque hanno dominato nei punti piu' importanti e strategici. Nonostante avessero un Papa e dei cardinali nel casato, credo che non abbiano voluto radicare nella capitale perche' interessati maggiormante ai loro luoghi d'origine ... e probabilmente i vari religiosi, li hanno solo aiutati a rafforzare tali domini. Laddove hanno potuto, nelle loro abitazioni, non si sono fatti mancare viste mozzafiato e panorami marini. Hanno spadroneggiato, diciamolo, e nel loro patrimonio immobiliare c'erano castelli e ville gia' edificati da altri, poi modificati a loro piacimento, o costruzioni nuove di pacca ;o) Oggi come oggi, non tutte le loro ex dimore godono di ottima salute, qualcosa e' stato recuperato ed adibito ad altri scopi, altro ancora e' in attesa di ristauro ... abbastanzino e' invece irrecuperabile ed ha preso la via dell'oblio :o( Il palazzo che mi ha incuriosito di piu' e' stato il Diomede Carafa (Napoli) per la fantasia di come e' stato edificato: tra il medievale e il rinascimentale con particolari bugnature difficili da vedersi altrove. Estremamente bello e ben ampliato il Castello di Santa Severina! Strutturato e fortificato per essere inespugnabile ha una merlatura molto bella e partcolare. La Villa del Vomero, oggi adibita ad eventi, negli interni conserva ancora affreschi e tutto il fascino delle abitazioni signorili, la sua vista sul Golfo e' spettacolare. Un po' in stato da disgrassia' e' il Castello di Roccella, pero' potrebbe ancora essere recuperato e tornare al suo antico splendore ;o)
RispondiElimina@ ZeN: I Carafa, come molti nobili, hanno usato i matrimoni per acquistare titoli, terre e poteri. E' chiaro che a quel tempo scegliersi un marito o una moglie era un'utopia. Ahahaha!
RispondiEliminaIl Palazzo Diomede Carafa di Napoli ha incuriosito anche me per i suoi esterni a "scacchiera", mai visti altrove...la Villa del Vomero è stata depauperata di parte del parco, ma anche modificata parecchio, era il fulcro del Vomero. Palazzo di Montorio è un mortorio...più di là che di qua da molto tempo, non si può avere idea di cos'era prima della distruzione. :o(
Il Castello di Santa Severina invece gode di buona salute, è stato recuperato e fa bella mostra di sè. Dipende tutto dalla gestione del territorio, se viene mantenuto facile porti ricchezza turistica se viene abbandonato fa solo tristezza. ;o)