Stemma della famiglia Caffarelli
foto da wikipedia.org
La famiglia Caffarelli fu un'importante e antica famiglia della municipalità romana che annovera fra i suoi componenti papa Adeodato II (morto nel 676).
Papa Adeodato II
Il primo componente documentato visse nel XII secolo, era senatore di Roma nel 1189, da allora la famiglia fu attiva nel commercio in ambito internazionale e per lungo tempo ricoprì la carica di Conservatore di Roma (magistrato). Il nome è legato al possesso di una grande tenuta sull'Appia Antica che corrisponde al Parco della Caffarella.
Furono duchi di Assergi (L'Aquila) e Torano (Rieti), la famiglia si ingrandì tanto da possedere tenute e casali da Roma ad Ardea lungo le vie Appia e Ardeatina, Aprilia compresa.
Palazzo Caffarelli al Campidoglio (Roma) oggi ospita un'ala dei Musei Capitolini.
Palazzo Vidoni Caffarelli (del XVI secolo, in Corso Vittorio Emanuele a Roma), di Raffaello Sanzio e Lorenzo Lotti, è uno dei più antichi palazzi rinascimentali e uno dei pochi esistenti a Roma, seppur modificato e ampliato, tra quelli del secolo.
Nella sala Carlo V si trovano importanti affreschi del Cinquecento e altri settecenteschi.
Nella sala Carlo V si trovano importanti affreschi del Cinquecento e altri settecenteschi.
La famiglia Capizucchi è una delle più antiche del patriziato municipale romano, aveva le sue abitazioni nel rione Campitelli, ai piedi del Campidoglio, dove fecero erigere il loro palazzo nel XVI secolo ancora esistente, in Piazza Campitelli.
Palazzo Capizucchi, Roma
La famiglia è tradizionalmente ritenuta discendente dai conti di Thun. Imparentata con le principali famiglie del patriziato romano, raggiunse l'apogeo della fama grazie alla tradizione delle armi con Biagio, che partecipò alla battaglia di Lepanto. La famiglia potè acquistare i feudi di Catino e Poggio Catino per edificare il loro palazzo di famiglia ma la decadenza arrivò a causa della passione per il gioco d'azzardo di alcuni suoi membri e si estinse definitivamente nel 1813.
Camillo Biagio (1615-91)
Cardinale Raimondo Capizucchi
Altri suoi feudi, Montieri (Grosseto) e Fabro (Terni), oltre a varie tenute nei dintorni di Roma come la Cecchignola e Palidoro. Ebbero due cardinali: Gianantonio e Raimondo.
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Roma de na' vorta, Rione Monti (1955)
di Antonello Falqui
I Capocci erano un'antica famiglia romana forse originaria di Viterbo che ebbe notevole parte nelle vicende di Roma, soprattutto nei secoli XII e XIV.
Le prime notizie risalgono all'XI secolo, il ramo principale aveva le sue abitazioni nel Rione Monti nell'area nota come la Suburra, altri rami avevano le loro abitazioni nel Rione Pigna e nel Rione Trevi.
Di tradizione ghibellina e partigiana, strinsero legami di parentela con i Colonna, ebbero tre senatori dell'Urbe e cardinali.
Importanti feudi furono Monterotondo, Mentana, Montecelio, Sant'Angelo Romano, tutti in provincia di Roma, e tenute fra le quali Marco Simone e Castell'Arcione (Guidonia Montecelio), e Salone (antico casale sulla Via Collatina, Roma).
Perse importanza nei secoli successivi estinguendosi nel XVII secolo.
di Antonello Falqui
I Capocci erano un'antica famiglia romana forse originaria di Viterbo che ebbe notevole parte nelle vicende di Roma, soprattutto nei secoli XII e XIV.
Le prime notizie risalgono all'XI secolo, il ramo principale aveva le sue abitazioni nel Rione Monti nell'area nota come la Suburra, altri rami avevano le loro abitazioni nel Rione Pigna e nel Rione Trevi.
Di tradizione ghibellina e partigiana, strinsero legami di parentela con i Colonna, ebbero tre senatori dell'Urbe e cardinali.
Importanti feudi furono Monterotondo, Mentana, Montecelio, Sant'Angelo Romano, tutti in provincia di Roma, e tenute fra le quali Marco Simone e Castell'Arcione (Guidonia Montecelio), e Salone (antico casale sulla Via Collatina, Roma).
Perse importanza nei secoli successivi estinguendosi nel XVII secolo.
Altro viaggetto tra la nobilta' romana, i loro possedimenti, le loro ascese al potere e le discese, spesso assai veloci, tra una linea di sangue terminata e una ricchezza dissoltra tra mille vizi ;o) Quasi a pari merito, i Caffarelli, i Capizucchi e i Capocci ... non sono un granche' conosciuti a Roma. Diciamo che pur avendo proprieta' e palazzi nell'Urbe, il nome del loro casato non e' riuscito ad emergere rispetto alla marea delle famiglie patrizie che in loco hanno fatto 'storia' :o) I loro palazzi, seppur antichi e prestigiosi, godono di quel tocco di neoclassicismo che li rende troppo austeri e noiosi :o( Altra sorte invece per il parco della Caffarella, ancora meta di passeggiate e di attivita' ludiche ... e lui e' si' che e' conosciuto ahahah :oD
RispondiEliminaI CapizZucchi si possono riassumere con l'aggettivo 'zucconi' :o( I loro avi racimularono ricchezze mettendo in gioco la pelle in battaglia, alcuni conponenti ebbero anche cariche religiose ... ma i discendenti zucconi sperperarono tutto al gioco :o(
I Capocci, furbamente imparentati coi Colonna, preferirono spadroneggiare in provincia anziche' in citta'! La vecchia Roma, come ben ricordato nel video, era quasi un susseguirsi di proprieta' di uno o di quell'altro nobile che tra loro si facevano una sottilissima guerra o cercavano alleanze e matrimoni. (per questo molti preferivano spostare gli interessi in provincia) I panorami conditi di bei palazzi erano vissuti dai disgrassia', impegnati a portare la pagnotta a casa e ben abituati a ossequiare signori e prelati ;o)
@ ZeN: All'epoca si doveva per forza ossequiare i signori del luogo, e pure quelli di fuori, pene tremende sarebbero toccate all'incauto o al distratto! O.o'
RispondiEliminaImmagino a Roma stavate peggio di altre città sia per l'enorme concentrazione di casate da tutta Italia sia per la presenza del Vaticano. Credo sta gente camminasse curva... :o(
Queste tre famiglie non sono famose eppur vissero, con tutti i loro denari, le terre, gli inciuci canonici e i palazzi con tanto di stemma, ma compresi anche i vizi del gioco... ;o)