Stemma della famiglia Borgia
I Borgia furono una della famiglie più influenti in Italia nel XV e XVI secolo.
Il loro cognome, sia in valenciano che in castigliano, era Borja, dal paese d'origine.
Spesso i loro intrighi torbidi dominarono l'Italia, grazie anche allo sfrenato nepotismo di papa Callisto III e poi di suo nipote papa Alessandro VI che cercò di favorire con ogni mezzo i figli e i parenti.
Gli intrighi di Alessandro fornirono materiale per una sterminata letteratura: dal libertinaggio nel Palazzo Apostolico ai presunti amori incestuosi, i delitti verso gli oppositori o i cardinali più ricchi dlla Curia romana (per impossessarsi dei loro averi), fino al supposto fratricidio del fratello Giovanni.
Alfons de Borja y Cabanilles (1378-1458)
Papa Callisto III
foto da wikipedia.org
Roderic Llançol de Borja (Rodrigo Borgia, 1431-1503)
Papa Alessandro VI
Palazzo Apostolico, Città del Vaticano
del Bramante, rinascimentale del XII-XIX secolo
del Bramante, rinascimentale del XII-XIX secolo
Altre ombre oscure si addensarono nelle campagne militari di Cesare Borgia detto il Valentino, temuto per la sua ferocia, e per la turbolenta vita matrimoniale di Lucrezia Borgia.
La stirpe valenciana era di antiche origini aragonesi, del XII secolo, nel Regno di Valencia acquisirono un crescente potere a partire dal XIV secolo. Nel XV i Borgia si trasferirono a Roma al seguito del futuro papa Callisto III, in seguito divenne papa suo nipote.
Rodrigo ebbe numerosi figli fra cui Cesare Borgia, Lucrezia Borgia e forse Laura Orsini (1492-1530) avuta da Giulia Farnese.
Ritratto ritenuto di Cesar de Borja (Cesare Borgia)
detto il Valentino (1475-1507)
di Altobello Melone
Cesare Borgia fu il primo figlio di Rodrigo con Vannozza Cattanei, fu iniziato alla carriera ecclesiastica, ma vi rinunciò diventando condottiero. Si mise al servizio di Luigi XII di Francia che lo nominò duca di Valentinois da cui deriva il suo soprannome.
Con le truppe pontifice invase la Romagna riunificandone i territori e venne nominato duca di Romagna dal padre nel 1501. Dopo la morte del padre perse gran parte della sua influenza osteggiato dai nemici della casata, perse i suoi possedimenti in Italia, fu incarcerato e morì in seguito a Viana (Navarra, Spagna).
Lucrezia Borgia (1480-1519)
Copia da Bartolomeo Veneto
Lucrezia Borgia era la terza figlia di Rodrigo e della sua amante Vannozza Cattanei, fu educata nelle arti e nelle lettere, fatta sposare a 13 anni al conte di Pesaro, Giovanni Sforza, dal padre per moivi politici.
Fu coinvolta in una serie di scandali, nel 1497 papa Alessandro VI fece annullare il matrimonio e il conte di Pesaro lo accusò di averlo fatto solo per poter abusare della figlia, a questa accusa si aggiunse quella di incesto fraterno e quella di essere una donna lasciva.
Nel 1500 il suo secondo marito, Alfonso d'Aragona, fu ucciso probabilmente su ordine di Cesare Borgia. A Ferrara, dove Lucrezia si trasferì in seguito al suo terzo matrimonio con Alfonso d'Este, creò un circolo culturale, divenuta duchessa e durante i periodi di assenza del marito reggeva il ducato.
Durante la guerra si accentuò il suo lato religioso, iniziò a indossare il cilicio e si iscrisse al Terz'Ordine francescano. Morì per complicazioni dovute al parto, le accuse di corruzione morale ripresero dopo la sua morte, tramandate alle cronache dagli oppositori dei Borgia.
Dopo la morte di Alessandro VI iniziò la decadenza della famiglia e molti suoi membri tornarono in Spagna, il ramo italiano si estinse nel 1740 con la morte dell'ultimo discendente maschio, ma in realtà questi cambiò cognome prendendo quello della moglie (Bertinelli) per evitare l'ignominia, infatti oggi la diretta discendente è Francesca Bertinelli. Attualmente l'unica discendenza patrilineare è in Ecuador e Cile, uno dei discendenti è Rodrigo Borja Cevallos, Capo di Stato dell'Ecuador.
L'Appartamento Borgia nel Palazzo Apostolico della Città del Vaticano comprende sei ambienti monumentali, oggi si trova nel percorso dei Musei Vaticani.
Queste sale furono create come residenza privata di papa Alessandro VI e la sua famiglia e decorate da uno straordinario ciclo di affreschi di Bernardino Pinturicchio e sue maestranze nel 1492-94.
Abbandonate alla morte del pontefice, furono riaperte al pubblico solo alla fine del XIX secolo.
Sono uno scrigno di decorazioni preziose e raffinate in cui brillano i riflessi dell'oro su pareti e soffitti legate al gotico internazionale con gusto ispano-moresco, legato alle origini valenciane del committente.
La Sala delle Sibille è decorata nelle lunette, nelle vele e nei pennacchi; la Sala del Credo ha il soffitto decorato da complessi motivi geometrici con stemmi papali e divise borgiane; la Sala delle Arti Liberali, con una doppia volta a botte, ha motivi dorati su sfondo rosa o azzurro, il tema è quello della Giustizia; la Sala dei Santi ha come tema la Giustizia divina ed è la più famosa, vi si trovano rappresentazioni del mito greco-egizio e storie dei santi; nella Sala dei Misteri sono rappresentati i "Sette misteri gaudiosi della vita di Maria" e quelli dolorosi; la Sala dei Pontefici è la più vasta, destinata alle cerimonie ufficiali, fu ridipinta nel XVI secolo dopo un crollo, è stata affrescata da Giovanni da Udine e Perin del Vaga, gli stucchi e le grottesche sono di Lorenzo Sabbatini.
Lucrezia Borgia (1480-1519)
Copia da Bartolomeo Veneto
Lucrezia Borgia era la terza figlia di Rodrigo e della sua amante Vannozza Cattanei, fu educata nelle arti e nelle lettere, fatta sposare a 13 anni al conte di Pesaro, Giovanni Sforza, dal padre per moivi politici.
Fu coinvolta in una serie di scandali, nel 1497 papa Alessandro VI fece annullare il matrimonio e il conte di Pesaro lo accusò di averlo fatto solo per poter abusare della figlia, a questa accusa si aggiunse quella di incesto fraterno e quella di essere una donna lasciva.
Nel 1500 il suo secondo marito, Alfonso d'Aragona, fu ucciso probabilmente su ordine di Cesare Borgia. A Ferrara, dove Lucrezia si trasferì in seguito al suo terzo matrimonio con Alfonso d'Este, creò un circolo culturale, divenuta duchessa e durante i periodi di assenza del marito reggeva il ducato.
Durante la guerra si accentuò il suo lato religioso, iniziò a indossare il cilicio e si iscrisse al Terz'Ordine francescano. Morì per complicazioni dovute al parto, le accuse di corruzione morale ripresero dopo la sua morte, tramandate alle cronache dagli oppositori dei Borgia.
Dopo la morte di Alessandro VI iniziò la decadenza della famiglia e molti suoi membri tornarono in Spagna, il ramo italiano si estinse nel 1740 con la morte dell'ultimo discendente maschio, ma in realtà questi cambiò cognome prendendo quello della moglie (Bertinelli) per evitare l'ignominia, infatti oggi la diretta discendente è Francesca Bertinelli. Attualmente l'unica discendenza patrilineare è in Ecuador e Cile, uno dei discendenti è Rodrigo Borja Cevallos, Capo di Stato dell'Ecuador.
L'Appartamento Borgia nel Palazzo Apostolico della Città del Vaticano comprende sei ambienti monumentali, oggi si trova nel percorso dei Musei Vaticani.
Queste sale furono create come residenza privata di papa Alessandro VI e la sua famiglia e decorate da uno straordinario ciclo di affreschi di Bernardino Pinturicchio e sue maestranze nel 1492-94.
Abbandonate alla morte del pontefice, furono riaperte al pubblico solo alla fine del XIX secolo.
Sono uno scrigno di decorazioni preziose e raffinate in cui brillano i riflessi dell'oro su pareti e soffitti legate al gotico internazionale con gusto ispano-moresco, legato alle origini valenciane del committente.
La Sala delle Sibille è decorata nelle lunette, nelle vele e nei pennacchi; la Sala del Credo ha il soffitto decorato da complessi motivi geometrici con stemmi papali e divise borgiane; la Sala delle Arti Liberali, con una doppia volta a botte, ha motivi dorati su sfondo rosa o azzurro, il tema è quello della Giustizia; la Sala dei Santi ha come tema la Giustizia divina ed è la più famosa, vi si trovano rappresentazioni del mito greco-egizio e storie dei santi; nella Sala dei Misteri sono rappresentati i "Sette misteri gaudiosi della vita di Maria" e quelli dolorosi; la Sala dei Pontefici è la più vasta, destinata alle cerimonie ufficiali, fu ridipinta nel XVI secolo dopo un crollo, è stata affrescata da Giovanni da Udine e Perin del Vaga, gli stucchi e le grottesche sono di Lorenzo Sabbatini.
La prima cosa che mi viene in mente e' che l'ascesa dei Borgia si pone in un periodo storico leggermente posteriore alla Santa Inquisizione :o( Come non pensare a quanti poveri disgraziati e disgraziate sono magari andati sul rogo solo perche', coltivando erbette e preparando unguenti e distillati, erano considerati eretici :o( C'e' stato un lasso di tempo in cui i peccati peggiori sono stati commessi dai massimi esponenti del Verbo Divino. La storia dei Borgia, se vogliamo, risulta anche dissimile da chi, protetto dal Papa, cercava guadagni illeciti e protezione politica ... qua abbiamo di fronte,non il parente, non il casato, ma il Papa stesso che attraverso incesti, lussuria e spargimenti di sangue si sente 'signore e padrone' del circondario, persona che puo' ottenere e fare tutto a suo piacimento, oltre che favorire la propria discendenza. Parliamo di un secolo, massimo un secolo e mezzo, in cui ben due Borgia diventarono Papa (e non era da tutti) di cui il secondo, Alessandro VI e i suoi figli, segnarono maggiormente la storia con i loro intrigi e malefatte. A distanza di secoli, la piu' ricordata e' Lucrezia ... e tutt'ora, quando una donna viene a lei paragonata ... non e' per niente un complimento! ahahah :oD Nel panorama italiano, non hanno fatto una buona fine e per sopravvivere con decoro si sono modificati il cognome; altra storia e' invece quella all'estero, seppur usando l'ispanico nome della casata, in cui non e' cosi' presente il ricordo dei loro avi. Appare quasi riduttivo chiamarlo 'appartamento' la loro dimora nel Palazzo Apostolico eheheh :o) E qua il detto 'casa e chiesa' assume un valore assoluto, difatti con un balzello dal luogo 'di lavoro' il Papa poteva ritirarsi nelle sue stanze private ;o) Il Pinturicchio ha dato veramente il meglio di se' e oggi quelle mura, che ne hanno viste e sentite di tutti i colori, sono annoverate come una sublime opera d'arte. Si capisce benissimo il perche' quell'appartamento sia rimasto abbandonato per secoli nonostante la sua bellezza, quasi a voler dimenticare e far dimenticare periodi che causavano imbarazzo e vergogna nella storia della Chiesa. Nonostante tutto ... eh si', le stanze di quei Papi sono uno spettacolo unico!
RispondiElimina@ ZeN: Per adesso, con i post fatti e quelli in riassunto, i Borgia sono stati la famiglia più feroce della storia del Vaticano ma questo non esclude nessuno perchè all'epoca il concetto di "papa" era di imperatore assoluto, più degli stessi imperatori su cui spesso voleva sindacare. Usando la religione si "dava una marcia i più" rispetto agli imperatori laici in quanto si considerava "scelto da Dio". I papi volevano un potere assoluto, a loro tutto era concesso compresa la facoltà di non dover seguire le regole stesse su cui si basava la loro religione. Ecco concubine, figli, stupri, incesti, omicidi, furti, ecc.
RispondiEliminaL'"appartamentino" papale dei Borgia ha una bellezza unica, affrescato con maestria dai più grandi artisti dell'epoca. Meraviglioso come santi e madonne non si siano "autoscrostati" dal muro vedendo la bassa vita che si svolgeva sotto di loro... O.o'