lunedì 6 maggio 2019

Shiro Kuramata








Generation 80 Experience
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foto da wikipedia.org




Poltrona How High The Moon (1981)



Poltrona Miss Blanche (1989)



Shiro Kuramata (1934-91) è nato a Tokyo, è stato un designer giapponese, uno dei più importanti del suo Paese nel XX secolo.
Il suo stile unisce le arti decorative tradizionali giapponesi all'essenzialità del design moderno. Fu coinvolto da Sottsass nel progetto collettivo Memphis, poi chiamato dalla famosa firma italiana Cappellini, ora Cap Design, come progettista di punta consacrandosi a livello internazionale.
Le sue opere sono esposte a Parigi, al MoMa di New York, al Metropolitan Museum, ecc.


2 commenti:

  1. Caspita! Credo che oggi ci siamo immerse nell'apice massimo del minimalismo e del post-moderno del secolo scorso :o) Eheheh al confronto, l'essenzialita' svedese pare barocco! ahahah :oD La prima cosa che colpisce, oltre la linearita' e la geometria, e' l'esclusivo uso di materiali non naturali. Si sono viste plastiche, metallo, vetri e presumo materiali sintetici come le resine ... legno, stoffe e imbottiture sono assolutamente bandite! Vedendo i suoi oggetti si capisce benissimo che con l'andare del tempo (oggi), pur tentando di mantenere le linee pulite, c'e' stato un ritorno all'uso di materiali naturali e biologici, a una voglia di comodita' e confort ... spesso il tutto accompagnato dall'uso di colori. Nel mondo di Kutamata credo che proprio la trasparenza era il suo cavallo di battaglia ... oggetti quasi evanescenti in cui al massimo poteva far capolino qualche decorazione floreale. La poltrona a 'graticola' la reputo il maggior esempio di quanto appena detto. Gli esperti direbbero che e' un oggetto in cui il suo lavoro e' riuscito a scarnirlo al massimo, a ridurlo quasi a un'intelaiatura ... minimalista, destrutturato bla bla bla ;o) Acciaio-nichelato che si arroventa col sole e si gela col freddo ... dura e scomoda al tempo stesso ahahah :o) Secondo me, se fosse stata in vimini sarebbe stata piu' confortevole ... ma chissa', forse l'idea la potrebbe aver presa proprio da poltrone-panchetta in legno o appunto in vimini per poi rielaborle con materiale che a quell'epoca volevano significare 'moderno e all'avanguardia'. Tanto per essere buona ... diciamo che non mi e' piaciuto proprio nulla :o)

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  2. @ ZeN: Credo le sue creazioni vadano viste come opere d'arte, all'epoca erano avveniristiche e uniche. Sul profilo della comodità non c'è storia. ;o)

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