sabato 11 maggio 2019

San Gimignano (Siena)







San Gimignano ha circa 8000 abitanti, è Patrimonio UNESCO, nonostante alcuni ripristini Otto-Novecenteschi il centro è uno dei migliori esempi in Europa di organizzazione urbana dell'età comunale.
Sicuramente luogo abitato dagli Etruschi, è stata menzionata fin dal 929, nel Medioevo si trovava su una delle direttrici della Via Francigena, il periodo di maggiore splendore economico risale al XIII secolo, si basava sul commercio dei pregiati prodotti agricoli locali tra i quali lo zafferano venduto anche all'estero, inoltre si diffuse la speculazione finanziaria e l'usura.
La solida economia permise la creazione di un ceto aristocratico urbano che espresse la sua supremazia nella costruzione delle torri, nel Trecento ce n'erano 72 (oggi ne rimangono 14). Dal Duecento gli Ordini religiosi si insediarono in città: i Francescani, gli Agostiniani, i Domenicani e le Benedettine.
Nel Trecento San Gimignano fu travagliata dalle lotte interne, colpita dalla peste nera e dalla carestia che decimò la popolazione, nel 1351 la città stremata si consegnò a Firenze.
Nel XIV-XV secolo ci fu la presenza in città di numerosi maestri senesi o più spesso fiorentini chiamati dagli Ordini religiosi ad abbellire i loro possedimenti, il declino nei secoli successivi permise la straordinaria cristallizzazione del suo aspetto medievale.






La torre più antica è la Rognosa (XIII secolo), la più alta è Torre Grossa (o Torre del Podestà, 54 mt), un regolamento del 1255 vietò ai privati di erigere torri più alte della Torre Rognosa. Fra le torri, quelle degli Ardinghelli, Torre Chigi, quella del Diavolo, di Palazzo Pellari, Torre Rognosa, Torre dei Salvucci ecc.






Il Duomo (o Collegiata di Santa Maria Assunta) fu terminato nel 1148, è uno dei più prestigiosi esempi di romanico toscano con pareti interamente affrescate da Benozzo Gozzoli, Domenico Ghirlandaio, Taddeo di Bartolo e sculture di Giuliano e Benedetto da Maiano e Jacopo della Quercia.








La chiesa di Sant'Agostino ha numerosi affreschi di Benedetto da Maiano, Benozzo Gozzoli, Piero del Pollaiolo, ecc.





La pieve di Santa Maria Assunta a Cellole fu consacrata nel 1238, romanica, ricostruita fra il XII e il XIII secolo.





Il Palazzo Comunale (o del Popolo, o Palazzo Nuovo del Podestà) ospita il Museo Civico, fu costruito nel 1288 e ampliato nel 1323.






Il Palazzo Vecchio del Podestà risale al 1239, ampliato nel 1337. Vi fu ricavato un teatro nel 1537 (Teatro dei Leggieri) ed è stato restaurato nel XX secolo.
Palazzo Tortoli è trecentesco con eleganti bifore in stile gotico senese.
San Gimignano conserva le mura e le porte di accesso.
A Cellole si trova una necropoli etrusca.


2 commenti:

  1. Bel posticino si si si :o) Il suo nome, insieme a quello di altre cittadine e borghetti, e' tra la lista delle piu' belle localita' toscane da visitare. Sapere che e' stato 'medievalizzato' nell'ottocento non credo che lo sminuisca piu' di tanto perche' in fondo e' stato riportato a vergine aggiungendovi qualche ritocchetto extra ;o) Quindi, originale o non originale, mi sembra proprio piacevole da visitare. Come sempre non gradisco le torri, simbolo di una passata ricchezza, ma denoto che all'epoca era il biglietto da visita dei casati piu' potenti. Il Duomo mi e' piaciuto molto. Ha la sua impronta romanica, un restyling interno con molti elementi neoclassici e le pareti completamente piene di stupendi affreschi che quasi mi fanno pensare a qualcosa di bizantino. La chiesa di Sant'Agostino segue le impronte del Duomo con la differenza che il neoclassico e' molto piu' accentuato rispetto agli affreschi. Questi ultimi, pur essendo stati eseguiti da grandiozi artisti, sono di estensione limitata e lasciano ampio spazio al bianco predominante delle pareti. La pieve di Santa Maria Assunta e' completamente priva di decorazioni ... ma ha quel nonsoche' di intimo che invita al raccoglimento. In campo civile, i palazzi Vecchio e Nuovo del Podesta' sono delle chicchine! Anche loro seguono un po' la linea generale di questa cittadina che e' quella di presentarsi essenziale, quasi spoglia, fino al momento in cui non si accede agli interni ... e si rimane sbalorditi dai colori e dalle estensioni degli affreschi :o) Non sapevo della sua eccellenza in fatto di zafferano, avrei pensato piu' all'olio e al vino :oD Bellissimo si'!

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  2. @ ZeN: Non so se lo zafferano è ancora una sua produzine tipica ma San Gimignano è un luogo magnifico, tanto che è presa d'assalto praticamente sempre da gente di tutto il mondo. Ottima la sua Vernaccia (vino) da sorseggiare in una piazzetta medievale ammirando il contesto. Credo che chi vuol fare un tuffo nel passato debba venire qui, fra le sue torri e i suoi monumenti. L'ho molto apprezzata quando viaggiavo da sola per la Toscana perchè ho avuto il modo di viverla molto bene. :o)

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