giovedì 23 maggio 2019

Ruvo di Puglia (Bari)




Ruvo ha circa 25.000 abitanti, fu colonizzata dai Greci tra l'VIII e il V secolo a.C., commerciava con gli Etruschi e altre popolazioni italiche, divenne fiorente polis della Magna Grecia con il commercio di olio d'oliva, vino e vasellame, protetta da Atene e alleata di Taranto.
Fondamentale per la Repubblica Romana e per l'Impero e stazione sulla Via Traiana, la fiorente Ruvo scomparve sotto l'invasione dei Goti nel V secolo che ridussero la città un cumulo di macerie.
Rifondata, fu conquistata dai Longobardi e poi preda dei Saraceni così gli abitanti decisero di dotarsi di una cinta muraria con torri e 4 porte. Fu distrutta di nuovo dalle lotte intestine per il potere, con Federico II di Svevia ebbe una crescita culturale ed economica con la costruzione della Cattedrale e di Castel del Monte, nel 1350 fu rasa di nuovo al suolo e saccheggiata da Ruggiero Sanseverino, gli abitanti furono costretti a ricostruire il centro abitato e le mura ma per la terza volta fu rasa al suolo nel Cinquecento, nella battaglia fra Spagnoli e Francesi.
Angariata dal feudatario Oliviero Carafa, solo nel 1806 fu liberata con l'abolizione del feudalesimo.
Secondo la tradizione la diocesi di Ruvo è stata fondata da San Pietro quindi le chiese sono il principale patrimonio artistico del Comune.


(Durata: 2 minuti)


La Concattedrale di Santa Maria Assunta (XII-XIII secolo) è in stile romanico pugliese e gotico.




Grotta di San Cleto e cisterna romana nell'ipogeo della chiesa del Purgatorio.

2 commenti:

  1. A volte e' veramente tremendo leggere la storia di alcune cittadine e conoscere quindi le pene dei suoi abitanti. Quella di Ruvo mi ha impressionata! Di fondazione antichissima ha vissuto secoli di fiorenti commerci e benessere per poi essere distrutta in continuazione. Ma la questione ancor peggiore e' stata quando, finito il butta giu' e ritira su', i cittadini sono stati sottoposti alle angherie del signore latifondista di turno :o( Una caparbieta', quella di ricostruire, che denota un profondissimo amore per i propri luoghi, equivalente a quella di restare sui territori, ai tempi dei Carafa, anziche' volare verso lidi piu' sereni. Fortunatamente, leggendo il testo, non ho trovato riferimenti a bombardamenti durante le guerre mondiali, forse se la sono scampata o forse semplicemente non sono stati riportati perche' non hanno inciso sulla paesaggistica tanto quanto le precedenti distruzioni. E cosi', di relativamente antico, gli sono rimaste le chiese ... e meno male! ... almeno quelle! Trovo che sia piacevole camminare nella sua parte piu' storica :o) Il bianco impera su pietre e intonaci, e il chiaro lastricato finisce di compiere l'opera. Le chiese di susseguono interrotte solo da modeste abitazioni e da qualche palazzetto sede della nobilta' locale. Un contesto semplice ma al tempo stesso ameno. La cattedrale l'ho trovata molto bella soprattutto negli esterni: la forma estrema spiovente, la pietra bianca, il particolare rosone enorme posizionato altissimo e un portale finemente scolpito ... una meraviglia si'! Altamente suggestiva la chiesa ipogea con tanto di grotta/cisterna! Ruvo merita una visita, si! ;o)

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: Da quello che leggo soprattutto il Sud Italia è stato sempre considerato un posto da "mungere" e da razziare, e non parlo solo dei barbari. Se poi ci mettiamo i terremoti di alcune zone e la peste abbiamo il quadro completo... O.o'
    In Puglia, come conseguenza, sono nate le più forti ribellioni popolari al potere dell'epoca. Questo non ha impedito che città come Ruvo possa essere com'è adesso: bella. :D

    RispondiElimina