Torre Velasca, Milano
Torre Velasca, Milano
Museo Monumento al Deportato Politico e Razziale nei Campi di Sterminio
Carpi
BBPR indica il gruppo di architetti milanesi costituito nel 1932 da Gianluigi Banfi (1910-45), Lodovico Barbiano di Belgiojoso (1909-2004), Enrico Peressutti (1908-76) ed Ernesto Nathan Rogers (1909-69).
I quattro progettisti seguirono i temi del razionalismo italiano degli anni Trenta progettando la Colonia elioterapica di Legnano (1938) e unità abitative popolari (quartiere operaio chiamato Le Grazie, 1940-42).
Fecero vari piani urbanistici, il piano regolatore di Pavia, quello turistico dell'isola d'Elba e il piano regolatore della Valle d'Aosta (1936-37).
Le vicissitudini della guerra portarono Rogers a fuggire in Svizzera e Banfi a prendere parte alla Resistenza, morì nel campo di sterminio di Gusen (Germania). Belgiojoso fu deportato a Gusen ma riuscì a sopravvivere e a ritornare in Italia.
La loro maggiore opera del gruppo (brutalista) è la Torre Velasca di Milano (1958), altri importanti monumenti sono il Memoriale a Gusen, il Memoriale italiano di Auschwitz (1980), il Museo Monumento al Deportato Politico e Razziale dei Campi di Sterminio a Carpi (1973), il Monumento ai Deportati di Mathausen (nel Parco Nord di Milano, a Sesto San Giovanni, 1966).
Anche se sono stati autori di molti progetti di design (la seduta di attesa Elettra e sedia per Arflex; i mobili da ufficio Sazio per Olivetti), l'importanza dello Studio si è manifestata nell'architettura.
La BBPR era formata da 4 architetti milanesi nati tutti agli inizi del '900 e che hanno lavorato a cavallo della seconda guerra mondiale, pur perdendo nel conflitto un paio di membri.Ci troviamo quindi in uno scenario italiano gia' bastonato da una prima guerra in cui, la seconda, fini' di compire l'opera distruttiva. E' forse proprio per questo che i loro lavori piu' importanti sono stati considerati quelli murari anziche' quelli strettamente di design. Le persone avevano bisogno di veder nascere nuovi edifici, anziche' arredi, perche' rappresentavano un vero e proprio ritorno alla normalita' e alla pace. Ed ecco che il razionalismo compie la sua opera! Nacevano cosi' degli stabili spartani ma funzionali che avrebbero ridato un nuovo volto alle citta'. Il cemento, duttile, economico e resistente fu la vera star di quel periodo! Forse solo in quegli anni 'razionalisco e brutalismo' ebbero un loro perche' ... ma di certo, armonia, bellezza e eleganza se la darono a gambe ahahah :oD In questo contesto ricostruttivo, alcuni architetti crearono opere che oggi sono annoverate tra le costruzoni di pregio come appunto fece la BBPR con la Torre Velasca di Milano. Altri edificarono cose bruttissime e altri ancora, con il passar del tempo, dovettero fare i conti con rapidissimi degradi causati soprattutto dall'uso di un materiale costruttivo di poco pregio. Non sappiamo come siano oggi le urbanizzazioni fatte da questo gruppo di architetti ... ma tutto sommato, immagino ahahah! Il Museo Monumento di Carpi ... gia' non e' di suo un luogo ludico, ma cosi' spoglietto fa' proprio tristezza :o(
RispondiElimina@ ZeN: L'architettura brutalista non mi entra proprio negli occhi...non c'è niente da fare. La BBPR ha creato strutture annoverate fra le più significative del periodo. Alcuni suoi membri hanno sofferto la guerra, uno è morto nel campo di concentramento, dev'essere per questo che si son dedicati ai memoriali di questo terribile periodo e questo mi fa molto piacere. :o)
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