Maria de' Medici a Parigi
Dal Seicento il Granducato iniziò una lenta decadenza con la stagnazione del commercio, le pestilenze, il provincialismo. La casa regnante accelerò l'impatto con un governo mediocre, fu un'epoca di continue interferenze femminili di reggenti, madri e mogli, con matrimoni mai azzeccati e i granduchi maschi che sembrano aprirsi tutti alla bisessualità.
Leone X
di Raffaello Sanzio
foto da wikipedia.org
Cristina di Lorena (madre di Cosimo), Maria Maddalena d'Austria (moglie di Cosimo) e Vittoria della Rovere (moglie di Ferdinando II) diedero vita al matriarcato, uno Stato sempre più marcatamente religioso e severo che sfogò nel conformismo e nella ipocrisia bigotta. Il resto fu caratterizzato da un'amministrazione apatica come il lungo governo di Cosimo III sordo alle richieste del popolo affamato e in miseria per le pesanti imposte. Ci fu anche il problema della successione: il figlio maggiore morì di sifilide, sua sorella era sterile e il fratello omosessuale. Il granducato passò agli Asburgo-Lorena, l'ultimo atto della casata fu degno di loro: nel 1737 Anna Maria Luisa stipulò con i Lorena il cosiddetto "Patto di famiglia" che stabiliva che gli Asburgo-Lorena non potessero trasportare o "levare fuori dalla Capitale e dello Stato del Granducato...gallerie, quadri, statue, biblioteche, gioie e altre cose preziose...affinchè rimanessero per ornamento dello Stato, per utilità del pubblico e per attirare la curiosità dei forestieri". Questo patto, scrupolosamente rispettato dai nuovi granduchi, permise che Firenze non perdesse nessuna opera d'arte. Se i capolavori degli Uffizi, di Palazzo Pitti, della Biblioteca Medicea, ecc. si possono ancora ammirare a Firenze e non a Vienna o in altre città lo si deve alla saggezza e alla lungimiranza di Anna Maria Luisa de' Medici.
Leone XI
Le ragioni del successo dei Medici sono:
La ricchezza: il Banco dei Medici fu la base sulla quale crebbe la fortuna familiare. Anche se i Medici non furono i più ricchi cittadini fiorentini seppero sfruttare al meglio il fatto di essere banchieri pontifici e, per qualche decina di anni, monopolisti delle miniere di allume, il componente fondamentale per la tintura della lana, estratto vicino ai Monti della Tolfa (Lazio);
L'appoggio popolare fu fondamentale, i Medici se lo guadagnarono con una serie di piccole ma significative azioni verso i meno abbienti. Questo appoggio, con la scomparsa di Lorenzo il Magnifico, si incrinò tanto che per ben due volte i suoi discendenti furono cacciati dalla città dalla folla inferocita;
Il papato diede un salto di qualità ai Medici avendo due papi dal lungo pontificato: da cittadini divennero nobili veri e propri. Grazie alle ricchezze familiari e l'abilità personale di Leone X e Clemente VII, ma anche a un'intelligente politica matrimoniale che aveva permesso un'alleanza con gli Orsini, arrivò il primo titolo cardinalizio in famiglia;
L'appoggio imperiale: quando l'imperatore Carlo V d'Asburgo concesse il governo della Toscana a Cosimo I, la presenza di truppe imperiali fu fondamentale nell'assedio di Firenze da parte degli Spagnoli, nella battaglia di Montemurlo contro gli oppositori Strozzi e Valori e nell'assedio di Siena.
I Medici ebbero numerosi cardinali, almeno uno per generazione essendo generalmente destinati alla carriera religiosa i maschi secondogeniti ma anche nipoti del papa. I cardinali della famiglia Medici non si distinsero mai per l'operato religioso ma soprattutto furono celebri per la magnificenza di cui si circondavano supportando l'attività di numerosi artisti dei quali furono mecenati.
Cosimo III de' Medici
di Volterrano
Leone X
di Raffaello Sanzio
foto da wikipedia.org
Cristina di Lorena (madre di Cosimo), Maria Maddalena d'Austria (moglie di Cosimo) e Vittoria della Rovere (moglie di Ferdinando II) diedero vita al matriarcato, uno Stato sempre più marcatamente religioso e severo che sfogò nel conformismo e nella ipocrisia bigotta. Il resto fu caratterizzato da un'amministrazione apatica come il lungo governo di Cosimo III sordo alle richieste del popolo affamato e in miseria per le pesanti imposte. Ci fu anche il problema della successione: il figlio maggiore morì di sifilide, sua sorella era sterile e il fratello omosessuale. Il granducato passò agli Asburgo-Lorena, l'ultimo atto della casata fu degno di loro: nel 1737 Anna Maria Luisa stipulò con i Lorena il cosiddetto "Patto di famiglia" che stabiliva che gli Asburgo-Lorena non potessero trasportare o "levare fuori dalla Capitale e dello Stato del Granducato...gallerie, quadri, statue, biblioteche, gioie e altre cose preziose...affinchè rimanessero per ornamento dello Stato, per utilità del pubblico e per attirare la curiosità dei forestieri". Questo patto, scrupolosamente rispettato dai nuovi granduchi, permise che Firenze non perdesse nessuna opera d'arte. Se i capolavori degli Uffizi, di Palazzo Pitti, della Biblioteca Medicea, ecc. si possono ancora ammirare a Firenze e non a Vienna o in altre città lo si deve alla saggezza e alla lungimiranza di Anna Maria Luisa de' Medici.
Leone XI
Le ragioni del successo dei Medici sono:
La ricchezza: il Banco dei Medici fu la base sulla quale crebbe la fortuna familiare. Anche se i Medici non furono i più ricchi cittadini fiorentini seppero sfruttare al meglio il fatto di essere banchieri pontifici e, per qualche decina di anni, monopolisti delle miniere di allume, il componente fondamentale per la tintura della lana, estratto vicino ai Monti della Tolfa (Lazio);
L'appoggio popolare fu fondamentale, i Medici se lo guadagnarono con una serie di piccole ma significative azioni verso i meno abbienti. Questo appoggio, con la scomparsa di Lorenzo il Magnifico, si incrinò tanto che per ben due volte i suoi discendenti furono cacciati dalla città dalla folla inferocita;
Il papato diede un salto di qualità ai Medici avendo due papi dal lungo pontificato: da cittadini divennero nobili veri e propri. Grazie alle ricchezze familiari e l'abilità personale di Leone X e Clemente VII, ma anche a un'intelligente politica matrimoniale che aveva permesso un'alleanza con gli Orsini, arrivò il primo titolo cardinalizio in famiglia;
L'appoggio imperiale: quando l'imperatore Carlo V d'Asburgo concesse il governo della Toscana a Cosimo I, la presenza di truppe imperiali fu fondamentale nell'assedio di Firenze da parte degli Spagnoli, nella battaglia di Montemurlo contro gli oppositori Strozzi e Valori e nell'assedio di Siena.
I Medici ebbero numerosi cardinali, almeno uno per generazione essendo generalmente destinati alla carriera religiosa i maschi secondogeniti ma anche nipoti del papa. I cardinali della famiglia Medici non si distinsero mai per l'operato religioso ma soprattutto furono celebri per la magnificenza di cui si circondavano supportando l'attività di numerosi artisti dei quali furono mecenati.
Cosimo III de' Medici
di Volterrano
Scendendo i livelli dinastici dinastici della famiglia Medici, son passati quasi trecendo anni. Effettivamente, come dici tu, sono cambiati progetti e ambizioni rispetto ai capostipidi, cosi' come son morti ideali, amore per il popolo e astuzie. Una vera e propria forma di decadenza generale, di gente avida e incapace. Le donne del casato si son ritrovate quasi tutte regine di terre lontane e gli uomini hanno cercato di 'far carriera' tra i ranghi religiosi piu' che occuparsi di ben governare Firenze. Trecento anni dopo, la magnificenza di Lorenzo, la banca per guadagnare e gli intrallazzi per commerciare, sono solo un ricordo lontano. Nella quasi-parodia vista nel video dedicato a Maria, c'e' proprio l'essenza dei pensieri e degli interessi di questi ultimi Medici. Anna Maria Luisa fortunatamente riusci' a salvare la 'Firenze artistica' evitando che fosse spogliata delle sue opere d'arte ... ma decreto' anche la fine di questa grande famiglia :o( Tutto sommato la loro storia non mi meraviglia perche' questi epiloghi son simili a quelli di altre famose famiglie nobili. Per un 'primo' che con ingegno e fatica riesce ad emergere, ci sono sempre una sorta di 'secondi' o di 'ultimi' che buttano tutto al vento. Quando lustro e ricchezze non son farina del proprio sacco, l'uomo si adagia e per inettitudine perde tutto :o(
RispondiElimina@ ZeN: Esatto. Rimane dei Medici non poco a Firenze, oraticamente l'hanno modellata loro. I primi della casata hanno reso magnifica la città pur seguendo le proprie mire di potere e Anna Maria Luisa ha fatto l'ultimo gesto per la città prima che scomparisse: lasciare il patrimonio culturale e artistico dove si trovava per permettere ai posteri di godere delle bellezze accumulate dalla sua famiglia. :o)
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