L'imperatore Teodosio II per la sicurezza della capitale pagò un tributo annuale agli Unni ma nel 450 il suo successore Marciano decise di sospendere il pagamento ad Attila, che iniziò l'invasione dell'Occidente.
Alla caduta dell'Impero d'Occidente Costantinopoli e il suo impero seguirono uno sviluppo più autonomo assumendo caratteri sempre più marcatamente greci e "orientali" che vennero definiti "bizantini", dall'antico nome della Costantinopoli greca.
L'imperatore Giustiniano nel 527 salì al trono, promosse grandi opere, le grandi imprese architettoniche per lui avevano la stessa importanza della riconquista della parte occidentale dell'Impero. La basilica di Santa Sofia fu distrutta a seguito di una feroce rivolta interna ma fu immediatamente ricostruita e ampliata (537).
Durante l'età della dinastia macedone Costantinopoli era la più grande e ricca città d'Europa e del Medioriente, nonostante questo l'Impero iniziò a crollare con la perdita dell'intera Asia Minore, iniziò la colonizzazione latina nella città, infatti l'imperatore concedeva ai Veneziani, in cambio dell'aiuto contro i Normanni, di possedere un quartiere commerciale in città esente da dazi e dal controllo imperiale. Era solo la prima di numerose concessioni alle Repubbliche Marinare italiane che portarono alla creazione di vere e proprie città nella città, questi quartieri erano spesso in conflitto fra loro. Con l'arrivo dei Crociati fu riconquistata la riva asiatica, fondamentale per la ripresa economica e sociale.
La città fu invasa dai Crociati latini sempre di più, dai Francesi e dai Tedeschi (diretti in Terra Santa) che pensarono di unirsi per attaccare e conquistare Costantinopoli ma l'imperatore riuscì a farli partire facendo spargere la voce che si stava mobilitando un enorme esercito turco.
Con Michele VIII Paleologo ci fu una parziale ripresa della città dalle devastazioni dei Crociati ma il processo di decadenza rimase inarrestabile, il complesso del Gran Palazzo fu definitivamente abbandonato, ci furono numerosi assedi e attacchi sia lai Latini (per il controllo commerciale) sia dai Turchi (per conquistarla).
Nel 1453 Costantinopoli era capitale di un impero inesistente con soli 50.000 abitanti, cadde in mano ai Turchi Ottomani che ne fecero la capitale dell'Impero Ottomano.
Uno degli elementi centrali di Costantinopoli era il culto delle reliquie, in questa città si concentravano molti resti cristiani e salme di santi (l'immagine della Vergine Odigitria (creduta dipinta da San Luca), la Vera Croce, la veste di San Giovanni Battista, i sandali di Cristo, la Corona di Spine, ecc.).
Con la conquista ottomana vi fu una radicale ricostruzione del centro urbano, la gran parte degli edifici religiosi fu trasformata in moschea e fu costruito il grandioso complesso di Topkapi sull'area del Foro e dei palazzi imperiali.
Costantinopoli trovò un nuovo periodo di splendore e divenne un califfato nel 1517, mantenendo il suo carattere cosmopolita. L'Impero Ottomano, sconfitto durante la I guerra mondiale, finì nel 1922 con la Repubblica di Turchia (1923) e la capitale venne spostata ad Ankara.
Nata per volere di un imperatore, raggiunse un altissimo livello di notorieta' e splendore tanto da offuscare la Roma di quei tempi. In qualche modo oltre che ricalcarne le archtetture, ne segui' il declino e la disfatta. Indubbiamente con tempi e modalita' diverse, ma forse tutto inizio' proprio quando, all'apice della sua fama, non si preoccupo' di aver perso l'impero d'occidente e quindi le sue radici. Con i latini d'oltremare ebbe sempre una sorta di rapporto fatto di amore e d'odio, lasciandoli in balia di se' stessi all'occorenza o chiedendone i servigi nei momenti di difficolta'. Il non preoccuparsi della perdita di territori, l'imbarbarimento dell'esercito, una scelta religiosa molto intransigente e le concessioni fatte sia alla Repubbliche Marinare sia ai Crociati, segnarono il suo declino aprendo la strada ai turchi ottomani. Eliminando i fattori storici e concentrandoci solo sulle architetture antiche c'e' una mia particolare curiosita' a cui sicuramente potrebbe essere difficile rispondere. Quindi mi chiedo: era piu' bella la Costantinopoli dai tratti romani o quella rimodellata secondo il gusto ottomano? Tanto per essere chiari, non sto parlando della Istanbul di oggi ma di quando raggiunse il suo massimo splendore nel califfato. Questa curiosita' mi e' data dal fatto che taluni popoli islamici, come gli Andalusi o gli Omayyadi, hanno edificato in maniera cosi' sublime da non aver niente da invidiare alle costruzioni romane o bizantine.
RispondiElimina@ ZeN: Ecco...e chi l'ha vista Costantinopoli simil-romana? Abbiamo ricostruzioni che ne danno un pò l'idea ma non era una brutta copia di Roma. Gli Omayyadi islamici non hanno molto a che fare con gli Ottomani, e si vede bene dalle loro architetture andaluse. Quindi ritengo he ogni civiltà abbia lasciato cose belle e altre insulse...come sventrare bellissime architetture precedenti per il solo gusto di piazzarci le proprie, con un gran stridore di gusto. Pratica seguita da sempre, per esempio dai faraoni egiziani che spesso (furbi) si limitavano a cancellare i nomi dei predecessori mantenendo i manufatti. Mica scemi... :D
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