domenica 4 dicembre 2016

L'arte del realismo socialista

L'operaio e la Kolchoziana (1937)




Il realismo socialista è un'arte proletaria iscindibile dall'impegno sociale e politico.
Costituisce l'arte ufficiale dell'Unione Sovietica e dei Paesi dell'Europa orientale.


 Fedor Saljapin
Boris Michajlovic Kustodiev, 1922


I suoi princìpi sono volti all' "educazione dei lavoratori nello spirito del socialismo" e furono teorizzati da Zdanov nel 1934, quando fu creata l'Accademia sovietica di architettura. Le esperienze di pittori e scultori rivelano, accanto alla ricchezza di temi e alla potenza espressiva, una schietta ispirazione rivoluzionaria. In architettura si usò uno "stile grande", monumentale, considerato più capibile dalle classi popolari, caratterizzato da forme classiche o da una decorazione sovrabbondante.


 1935

 Georgy Zhukov di Sergei Prisekin



Sotto il nome di realismo di possono riconoscere anche le manifestazioni dell'arte latino-americana, particolarmente messicana, che ha trovato la sua massima espressione nei murales, di ispirazione popolare ma aggiornati sui nuovi linguaggi artistici europei.


  Murales di Diego Rivera, Città del Messico

2 commenti:

  1. Il realismo socialista mi sembra fratello gemello del nostro razionalismo ... cambiano le idee e gli scopi ... ma i cubi me parono uguali :o( Meno male che i murales messicani hanno ravvivato questi periodi di 'tristi' architetture ;o)

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  2. @ ZeN: Ahahaha! Le correnti "artistiche" delle ideologie radicali si assomigliano, sì. In comune hanno il rifiuto alla fantasia, la messa al bando dell'individualità personale e persino la pretesa di soffocare le nuove idee. Invece l'uomo vive di creatività, che gli trabocca da tutti i pori. Potremmo discutere sugli stili e sulle correnti di pensiero e sulla realizzazione dello stesso, ma non potremmo mai permettere a nessuno di soffocarne l'anima libera. :o)

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