sabato 3 dicembre 2016

Civitella del Tronto





In provincia di Teramo, Civitella del Tronto si trova a 589 mt sul mare, conta 150 abitanti nel borgo e dista 80 km da Pescara, 120 da Ancona e 200 da Roma.

Nata nel IX-X secolo da popolazioni che cercavano luoghi meglio difendibili dai barbari, nel 1069 vi sorgeva una prima fortezza fortificata che poi si trasformerà, nel XIII secolo, in fortezza, voluta dagli Angioini. Nel XVI secolo gli Spagnoli demoliscono le fortificazioni angioine e aragonesi, ormai superate,  e ricostruiscono la fortezza com'è oggi.
Nel 1734 dalla dominazione asburgica si passa a quella borbonica che durerà fino all'Unità d'Italia nel 1861. Nel 1806 la città è conquistata dall'armata napoleonica. Civitella oppose resistenza alle truppe piemontesi durante le lotte per l'Unità d'Italia, cadde nel 1861 e fu l'ultima roccaforte a togliere la bandiera dei Borboni.

L'impianto urbanistico risale al Medioevo, con una fitta trama d'incroci, rampe e scale. Il travertino ingentilisce l'aspetto severo della città-fortezza concepita per la difesa a ritroso, sino agli inviolabili spalti del Forte. Anche le case hanno feritoie, sono macchine da guerra disposte a schiera e addossate l'una all'altra per proteggersi. La cinta murara del XIII secolo caratterizza questa città-fortezza, baluardo del Regno di Napoli al confine con lo Stato Pontificio.
La fortezza edificata dagli Spagnoli risale al XVI secolo, è in cima al paese, come un'acropoli. E' un importante opera di ingegneria militare, con i suoi 25.000 mq di superficie è tra le fortificazioni più grandi d'Europa. Molti visitatori sono attirati dal ponte levatoio, i bastioni, i camminamenti, le piazze d'armi, gli alloggi militari, le carceri, le polveriere, i forni, le stalle, le cisterne, il palazzo del Governatore e la chiesa di San Giacomo.
Tra gli edifici di culto, la collegiata di San Lorenzo (XVI secolo, con all'interno notevoli dipinti del XVII secolo); la chiesa di San Francesco (con l'interno barocco) e la piccola chiesa di Santa Maria degli Angeli (del XIV secolo, affrescata). Fra gli edifici civili, il palazzo del Capitano (del XIV secolo). Fuori le mura si trovano il convento di Santa Maria dei Lumi (del Trecento, eretto dai Francescani) e il complesso abbaziale di Montesanto (del VI secolo).

Gli artigiani del borgo producono ferro battuto, legno tornito e ceramiche. Paradiso dei formaggi, salumi, delle patate, i legumi, l'olio e i biscotti, ma anche di tartufi neri, funghi e cinghiale.
Un piatto originale sono le ceppe, una sorta di maccheroni un tempo fatti con farina e acqua, a cui poi furono aggiunte le uova, con il ragù. Tra i secondi, il filetto alla Borbonica (con una fetta di pane e una spessa fetta di carne, mozzarella e acciughe, insaporito col vino marsala; lo spezzatino (o il pollo) alla Franceschiello (con pollo, agnello, salsa piccante, sottaceti e vino bianco).

Le Gole del Salinello è uno dei valloni più spettacolari di tutto l'Appennino, offrono uno spettacolare panorama, attraversate dal fiume Salinello i suoi sentieri sono tra i più interessanti del Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga.

Il Museo Storico delle Armi espone una collezione di armi dal Quattrocento alla I Guerra Mondiale. Il Museo delle Arti Creative Tessili raccoglie una delle più importanti collezioni italiane della storia tessile ottocentesca, con abiti provenienti da grandi città della moda come Parigi, Torino e Napoli giunti a Civitella asttraverso le famiglie nobili, oltre a una camera da letto ottocentesca e varie suppellettili.




       

2 commenti:

  1. Ohhh come me piase a me! :oD Tutto bello fortificato con una fortezza che e' proprio una fortezza e non un castellino fru fru dimora dei siuri ottocenteschi! :oD Bellissimo e, tutto sommato, ancora in buono stato. Interessante la cittadina con le sue stradine stritt stritt che non ci si passa neanche son una borsina della spesa ahahah ... e se ci si incotra in due ... bisogna che uno faccia marcia indietro ;o) Meravigliosa la natura dei luoghi con le sue acque che rendono l'habitat un vero paradiso terrestre! Me piase si si si!

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  2. @ ZeN: Concordo, è una cittadina coi fiocchi! Anche a Venessia ci sono stradine strettissime, ma sta in piano. XD

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