Il ricamo

Punto raso

Eseguire un disegno ornamentale con uno o più fili di diverso colore su un determinato tessuto.

I vari tipi di ricamo, di lontana origine, si possono raggruppare secondo il materiale usato o la tecnica di esecuzione. I principali sono il ricamo in bianco, eseguito con fili in bianco o colorati, sempre destinato alla biancheria di casa e personale; il ricamo su seta e velluto, per decorare abiti e paramenti, eseguito a telaio con fili di seta e d'oro; il ricamo su tela, eseguito su fili contati o su tela disegnata che resta visibile tra le parti ricamate; il ricamo in oro, molto sfarzoso, usato per baldacchini, parati, ecc. e per abiti; il ricamo a riporto, applicando su uno sfondo di stoffa o ritagli di altri tessuti per formare un determinato disegno; il ricamo ad arazzo, uno dei più antichi, a fili contati, che ricopre interamente il fondo.

Corpetto ricamato e ritratto di Margaret Laton, 1610

foto di wikipedia.org

L'arte del ricamo non ha limiti cronologici, geografici o sociali poichè è presente in tutte le epoche in corti, monasteri, manifatture, fabbriche, ecc. o semplicemente casalinga, inoltre, nelle tecniche di lavorazione non vi sono state nel tempo trasformazioni significative tali da giustificare un'interpretazione evolutiva, anzi, talvolta opere antichissime raggiungono una perfezione tecnica difficilmente eguagliabile.

 Ricamo su bianco

I motivi decorativi invece hanno sempre seguito l'arte contemporanea. Per quanto scarsi, sono conservati alcuni esempi molto antichi: egiziani (XII secolo a.C.), ellenistici e copti. Il ricamo ebbe però origine in Oriente, forse presso il popolo cinese, che se ne servì per ornare abiti e drappi con estrema ricchezza e fantasia decorativa. Intorno al Mille d.C. nell'area mediterranea si sviluppò il ricamo islamico di cui rimane un prestigioso esempio: il manto del re Ruggero eseguito a Palermo nel 1133.

 Intaglio

Di grande importanza, specie nei secoli XIII e XIV, fu il ricamo inglese in seta (opus anglicanum) preceduto dall'unica opera monumentale del ricamo europeo pervenutaci: l'arazzo di Bayeux (1077). Il ricamo tedesco medievale è l'opus teutonicum, in bianco, eseguito nei monasteri. Nel XIV secolo il ricamo in seta si sviluppò soprattutto nell'Europa centrale, in Austria, Boemia e Francia. In alcuni centri culturalmente avanzati, come la Borgogna e Firenze, il ricamo rinascimentale, iconico e storico, fiancheggia la pittura adottando la raffinata tecnica del ricamo a smalto traslucido (parati di San Giovanni Battista, 1466-79).

  Punto ombra

Ma i ricami fiorentini del XV secolo risultano modesti rispetto ai pomposi ricami ecclesiastici del Seicento, dove la pittura ad ago sostituisce il delicato ricamo figurativo e dove le imbottiture e le applicazioni creano effetti di forte rilievo e di prospettiva. Nel XVII secolo l'importazione dall'India di coperte trapunte e ricamate diffuse in Europa tale gusto, e la tecnica del ricamo a piquè, che dilagò nel XVIII secolo, fu utilizzata per ornare le vesti come i tessuti di arredamento. Sempre nel Settecento in Piemonte fu molto usato il "ricamo bandera", eseguito in lana e seta a colori vivaci e applicato soprattutto all'arredamento.

Ricamo in oro

Nell'Ottocento vennero ripetuti modelli dei secoli precedenti e solo col Liberty si ebbe un valido tentativo di trovare un nuovo stile. Comparvero in Svizzera (a San Gallo, intorno al 1830) le prime macchine da ricamo in grado di fornire a basso prezzo un'imitazione dei più raffinati ricami a mano, la cui tradizione però si mantenne viva nei conventi e nelle scuole regionali.