sabato 3 settembre 2016

La piazza





"Piazza" deriva dal latino "platea" che risale al greco "plateia", sostantivo di "platys", largo.
In origine la piazza era organizzata per attività pubbliche, era un elemento fondamentale e sempre presente nella storia delle città occidentali e ha costituito, con le strade e i parchi, il sistema legante degli spazi pubblici e di relazione. La piazza ha svolto una parte molto importante nella forma e nell'organizzazione delle città: sede di pubbliche assemblee, fiere e mercati, cerimonie e rappresentazioni religiose, ha costituito un elemento fondamentale (attraverso il suo disegno, le sue dimensioni, i suoi edifici, la sua forma), dell'ambiente collettivo.

Piazza Sordello, Mantova

Anticamente un'unica piazza concentrava in sè le varie funzioni politiche, commerciali, religiose, come l'agorà greca e il forum romano.

Piazza delle Erbe, Verona

Nel Medioevo si moltiplicarono gli spazi pubblici con una specializzazione delle loro funzioni: piazze civili o del Comune dominate dal palazzo pubblico (broletto, palazzo dei Priori, del Podestà, della Ragione, del Capitano del popolo, dei Consoli, ecc.) in posizione centrale e con strade che consentono le grandi assemblee popolari (piazza del Campo a Siena, piazza Sordello a Mantova);

Piazze delle Erbe e della Frutta, Padova

le piazze del mercato, spesso accanto a quelle del Comune (piazza delle Erbe a Verona, Piazze delle Erbe e della Frutta a Padova) o costituite da allargamenti della strada principale (Maria Theresien Strasse a Innsbruck);

Marie Theresien Strasse, Innsbruck

le piazze religiose, articolate intorno al duomo ed espansioni dello stesso dove si componevano le processioni e si rappresentavano i "misteri", spesso collegate ad altre piazze lungo le fiancate della chiesa.

Piazza Grande, Modena

A iniziare dal Quattrocento gli spazi pubblici ebbero come riferimento il palazzo del "principe" e servirono alle cerimonie di corte e alle parate militari.

Piazza Ducale, Vigevano

Ma i nuovi ideali rinascimentali  di regolarità, unità spaziale e controllo prospettico furono attuati raramente: piazza Pio II a Pienza (di Bernardo Rossellino, 1459-62), Piazza Ducale a Vigevano, piazza della chiesa della Casa Santa a Loreto.

Piazza della chiesa della Casa Santa, Loreto

 

2 commenti:

  1. Concordo appieno tutte le tue affermazioni sulle piazze ... io le adoro :o) Nel corso dei secoli, ignorando completamente l'uso per cui erano nate e ignorando anche i monumenti che vi si affacciano, siano chiese, palazzi ducali o comuni, hanno sempre rappresentato il punto di aggregazione sociale :o) Per assurdo, il paese piu' povero che esista la cui piazza e' sterrata, senza monumenti ma solo con quattro alberi e due panchine ... bhe' anche quella sara' considerata fulcro vitale di quell'aggomerato urbano. Inutile dire che le i palazzi che vi si affacciano godono di una visione frontale maggiore che ne aumenta la bellezza :o) L'importanza di questi luoghi e' talmente riconosciuta che ogni appartamento o attivita' che contiene, assume magicamente un valore maggiore :o) Sicuramente se la piazza stessa ha una bella architettura, una bella fontana, un lastricato pregiato, palazzi in stile e prospettiva studiata ... bhe' e' indubbiamente piu' bella ... ma mi ripeto nel dire che la sua funzione 'sociale' non sarebbe dissimile di quella di una piazza meno 'nobile'.
    Piazza del Campo rimane la mia preferita ma anche Piazza Ducale di Vigevano mi intriga parecchio ;o)

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  2. @ ZeN: Concordo, Piazza del Campo le batte tutte, ma quella di Vigevano è piacevole (di molto più recente di quella di Siena). Anch'io adoro le piazze. E si vede. ;o)

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