Cetona è in provincia di Siena, conta 420 abitanti nel borgo e dista 10 km da Chiusi, 90 da Siena e 130 da Firenze.
Insediamento etrusco, nel 1207 si ha la prima menzione del suo castello. Conquistata dal capitano Braccio di Montone è ceduta alla Repubblica di Siena, nel 1556 gli abitanti, decimati da pestilenze e guerre, si arrendono al Granducato di Toscana. Con il marchesato dei Vitelli ha inizio un'epoca d'oro, poi Cetona seguirà le sorti del Granducato fino all'unità d'Italia.
La meraviglia di Cetona sta nella naturalezza in cui la pietra delle architetture si fonde col paesaggio toscano. Le strette vie lastricate (coste) costeggiano il monte, la cittadella è l'antico nucleo di case che domina la piazza rinascimentale. Le mura, col torrione del Rivellino, risalgono al XVI secolo; del Cinquecento la piazza, oggi Garibaldi, voluta da Luigi Vitelli detto Chiappino, circondata da edifici sei-settecenteschi tra cui palazzo Vitelli, la chiesa della Santissima Annunziata, la chiesa di San Michele Arcangelo (del 1155, rimaneggiata nel XVII secolo) e il loggiato, un tempo mercato coperto.
Altri nobili edifici, l'antico palazzo di Giustizia (oggi sede dei Carabinieri), il settecentesco palazzo Sgarroni e palazzo Minutelli (sede del municipio e del Museo Civico).
La collegiata della Santissima Trinità è la più bella chiesa del borgo, costruita tra il XII e il XIII secolo, si arricchì nel 1571 di una navata. Custodisce affreschi del Quattrocento.
La rocca è di proprietà privata, come l'attiguo parco. E' questo il nucleo più antico di Cetona, originario del X secolo e trasformato in abitazione nel XVI con l'aggiunta di nuovi corpi edilizi.
Sopra piazza Garibaldi si trova il quartiere settecentesco sorto per volere del nobile Salustio Terrosi che vi fece edificare nel 1750 una villa e uno splendido parco, anch'essi di proprietà privata.
Fuori dal borgo si trovano il convento di San Francesco (iniziato nel 1212, oggi sede della Comunità di Mondo X) e il romitorio di Santa Maria a Belverde (probabilmente fondato nel Mille, con 3 oratori su due piani e all'interno affreschi trecenteschi di scuola orvietana).
I prodotti del borgo sono olio e vino (con il Chianti dei Colli Senesi). Piatto tipico i pici con l'aglione (grossi spaghetti fatti a mano conditi con una salsa di pomodoro con molto aglio e peperoncino, in alternativa con ragù di carne).
Nei dintorni, le grotte nell'area del parco di Belverde (dimora dell'orso delle caverne e sede di antichi culti preistorici) e il piccolo eremo francescano di Belverde (sul Monte Cetona, a 1148 mt).
Nel Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona si trova la documentazione delle fasi del popolamento urbano dal Paleolitico all'Età del Bronzo; al Parco Archeologico Naturalistico di Belverde è possibile visitare le grotte frequentate dai nostri antenati per scopi funerari o di culto; nell'Archeodromo di Belverde, laboratorio didattico all'aperto, simulazioni di scavi archeologici, la ricostruzione di un insediamento dell'Età del Bronzo e di un accampamento paleolitico, un itinerario nel bosco.
Bel video e bella cittadina :o) Profuma di serenita' e di natura ... hai ragione nel dire che si confonde e unisce nel paesaggio toscano :o) Il periodo sei-settecento e' stato sicuramente piu' prolifico del medioevo di cui rimane pochino. Me piase si'!
RispondiElimina@ ZeN: Bella Cetona. Molti borghi toscani godono di una felice posizione, di panorami idilliaci e di tanta storia. In questo blog, però, ho visto realtà altrettanto valide che non hanno avuto la fortuna di essere altrettanto conosciuti e apprezzati. Dipende molto dalle consuetudini, dalle amministrazioni latenti e dagli abitanti rassegnati. L'Italia molto spesso dispone di realtà validissime, messe in "panchina" da una mentalità chiusa e obsoleta. :o/
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