giovedì 17 marzo 2016

Montegridolfo





In provincia di Rimini, Montegridolfo conta 40 abitanti nel borgo, dista 15 km da Pesaro e Cattolica, 20 da Urbino e Riccione e 30 da Rimini.
Nel 1148 Montegridolfo compare come appartenenza all'abbazia di San Pietro di Rimini. Sottomesso al Comune di Rimini nel 1228, è saccheggiato durante le lotte intestine della casata dei Malatesta e nel 1338 riparato, dotato di nuove mura e rafforzato da Galeotto Malatesta. Passa poi ai Montefeltro per ritornare ai Malatesta, nel 1500 è dei Borgia, poco dopo passa alla Repubblica di Venezia e nel 1509 entra nello Stato della Chiesa.
Estremo lembo di Romagna storicamente conteso da molte casate, ha cresciuto papa Clemente XIV, conserva la parlata e i costumi della bassa Romagna e segni della cultura del vicino Montefeltro.
L'impianto urbanistico è quello medievale con mura fiancheggiate da torrioni e dentro le mura strette stradine fiancheggiate da casette.
Da vedere, il palazzo del Municipio, il palazzo Viviani (antica dimora signorile, oggi albergo-ristorante), la chiesa di San Rocco (ai piedi delle mura, del 1427, con una splendida tela di Guido Cagnacci del 1920 circa e interessanti affreschi del XV-XVI secolo), la chiesa di San Pietro (verso valle, anteriore all'anno Mille, ricostruita nel dopoguerra, con un affresco del XV secolo), il santuario della Beata Vergine delle Grazie (eretto dopo l'apparizione della Vergine nel 1548 e ristrutturato nel 1740, meta di pellegrinaggi).

Terra di olivi, produce fin dal Mille un'apprezzato olio extravergine d'oliva. I piatti tipici sono quelli della tradizione romagnola: tagliatelle al ragù e ai funghi, strozzapreti pasticciati e al sugo, polenta al sugo; agnello, coniglio, pollo e piccione al forno; salumi e formaggi. Il Trebbiano e il Sangiovese di Romagna sono vini che si sposano perfettamente con i piatti di collina.

Fra i musei, Il Museo della Linea dei Goti, espone cimeli e armi della battaglia tra Alleati e Tedeschi sulla linea difensiva, detta Linea dei Goti e poi Linea Gotica, allestita per ordine di Hitler lungo il fiume Foglia, una sezione è dedicata a giornali e stampati di propaganda. Su prenotazione sono possibili visite ai rifugi scavati dai civili nel 1944.

 

2 commenti:

  1. Bellissimo! si si si :o) Adoro queste piccole localita' racchiuse in mura castellifere! :o) Indubbiamente avra' sofferto tantissimo dato la sua ubicazione di confine ma oggi si presenta benissimo! Gradevolissime tutte le cosstruzioni in mattoncini e il lastricato in pietra ;o)

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  2. @ ZeN: E' un miracolo che, così collocato, il borgo sia integro! Ci mettevano poco a distruggerlo, all'epoca... :o/

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