Il mostacciolo

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"Mostacciolo" è il nome generico di piccoli dolci presenti, con varianti, in numerose regioni italiane, dall'Emilia alla Sicilia. Impastati con miele, vino, mandorle, canditi e poca farina, i mostaccioli sono biscotti dolcissimi, generalmente duri, da intingere nel vino.

I mustaccioli o mostaccioli sono dolci tipici partenopei a forma di rombo o mignon ricoperti di glassa al cioccolato con all'interno una morbida pasta dal sapore di miele e frutta candita. Il nome deriva da antiche ricette contadine che usavano il mosto col quale erano preparati. I mustaccioli napoletani non somigliano a nessun altro omonimo italiano.

I mustazzoli sono tipici del Salento e della Sicilia occidentale, sono a base di farina, zucchero, mandorle, limone, cannella, miele e aromi, a volte ricoperti di glassa a base di cioccolato. E' un prodotto agroalimentare tradizionale siciliano riconosciuto dal Ministero delle risorse agricole. Il nome deriva dal latino "mustace", cioè "alloro", una focaccia preparata per le nozze avvolta in foglie d'alloro. L'impasto è costituito da vino cotto ovvero sciroppo di fichi secchi, buccia d'agrumi, mandorle, miele, cannella, talvolta cotognata, granella di nocciole, cioccolata e frutta candita. Sono dolci di origine araba e non hanno lievito, per tradizione potevano essere modellati in varie forme (pesce e uccello per la tradizione cristiana, donna e serpente per quella pagana). Dal Settecento in poi era una produzione tipica delle suore di clausura.

La 'nzuddha o mastazzolu o mostacciolo calabrese è un tipico dolce calabro originario di Soriano Calabro, un biscotto non lievitato di origine araba fatto con farina, miele caramellato, liquore d'anice e altri aromi. Tipico delle sagre, è ornato da decorazioni colorate. Sono dolci estremamente duri, per renderli morbidi è necessario conservarli alcuni giorni in apposite cassapanche.

Esistono anche i mostaccioli di Scanno, Oristano e di Monte Sant'Angelo (Foggia).