martedì 9 febbraio 2016

Le Moire - Moirai

di John Strudwich (1885)
foto di wikipedia.org



Dee greche del destino, sono rappresentate come tre vecchie filatrici: Atropo (l'inflessibile, recideva inesorabile il filo con lucide cesoie), Cloto (io filo, filava lo stame della vita) e Lachesi (il destino, avvolgeva il filo sul fuso e stabiliva quanto del filo spettasse a ogni uomo), figlie di Notte secondo una versione o figlie di Zeus e Temi secondo un'altra.
Esse regolano il filo della vita umana: l'una fila la lana, l'altra avvolge il filo e la terza lo taglia determinando così la nascita, la vita e la morte di ciascun individuo.
Erano tre donne anziane che dimoravano nel Regno dei morti, l'Ade. Agivano spesso contro la volontà di Zeus, ma tutti gli dei obbedivano alle Moire in quanto la loro esistenza garantiva l'ordine dell'universo al quale anche gli dei erano soggetti.
Nell'arte classica greca e in quella romana erano assimilate alle Parche della mitologia latina. Cloto era raffigurata con fuso e conocchia nell'atto di filare lo stame della vita; Lachesi nell'atto di estrarre una sorte; Atropo con rotoli sui quali legge i destini degli uomini, e mappamondo. Le Moire dell'area celtica sono rappresentate come figure femminili sedute del tipo Matrona.

2 commenti:

  1. Credo che non ci sia modo migliore per rappresentare le sorti e il destino di ogni vita umana :o) Bellissime e temute signore si'! eheheh gli antichi speravano sempre che la loro 'filatura' non avesse inceppi e che le forbici fossero ben riposte per molto tempo :oD

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  2. @ ZeN: L'uomo è sempre attaccato alla vita, per quanto possa pesare. Uno dei tipici auguri ai compleanni è quello di "lunga vita". Io preferisco sia un pò più corta ma indipendente. Credo che la vera morte sia nel non potersi gestire da soli. ;o)

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