giovedì 11 febbraio 2016

Brisighella





In provincia di Ravenna, Brisighella conta 350 abitanti nel borgo, dista 12 km da Faenza, 42 da Ravenna e 60 da Bologna.
Nel 1310 i Manfredi erigono una rocca all'imbocco della valle del Lamone, ai suoi piedi si forma il borgo di Brisighella che diventa capoluogo della contea. Nel 1503 cade sotti ai Veneziani che rinforzano la rocca dotandola di un imponente torrione. Nel 1509 le truppe del Papa la saccheggiano che, a parte un breve periodo napoleonico, ne terrà il possesso fino al 1860. In questo periodo ci fu un forte progresso economico e sociale grazie alla produzione di pregiate sete, carbone di legna e castagne che, attraverso i mercanti Veneziani, arrivano fino in Oriente.
Anche i manufatti di lana (specialmente i berretti) sono molto richiesti sui mercati di Firenze e Bologna, e l'olio d'oliva.
E' chiamata la "Fiesole di Romagna", per la sua rocca, le chiese, la campagna e la sua gente, ed è il borgo dell'artista Giuseppe Ugonia (1881-1944), faentino di nascita, che la scelse come dimora e fonte ispiratrice del suo lavoro (acquerelli, incisioni e litografie).
Il borgo è sovrastato da tre scogli sui quali sorgono la Rocca, la torre dell'Orologio e il Santuario del Monticino. All'interno del borgo l'atmosfera è medievale, con un saliscendi di vie e viuzze, edifici maestosi e case basse e arroccate. Il cuore del borgo è Piazza Marconi sulla quale si affacciano palazzo Maghinardo, sede del municipio e l'originalissima via del Borgo detta anche via degli Asini, una strada sopraelevata, coperta, illuminata da archi a forma di mezzaluna, unica al mondo. Nata nei secoli XII e XIII come baluardo di difesa, in seguito fu utilizzata dai birocciai che abitavano nei locali sovrastanti per il trasporto del gesso a dorso d'asino dalle cave situate nella valle circostante.
La torre dell'Orologio sovrasta il borgo, fu il primo baluardo di difesa e risale al 1290, ricostruita nel 1548, ma la forma attuale è del 1850. Su un altro scoglio sorge la rocca manfrediana, il complesso si compone del Torrione veneziano (XVI secolo) e del trecentesco Torricino. La rocca costituisce un pregevole esempio dell'arte militare del Medioevo, oggi è sede del Museo della Civiltà Contadina. Il santuario del Monticino si trova sul terzo colle, risale al XVIII secolo.
La collegiata dedicata a San Michele Arcangelo fu ultimata nel 1697; la chiesa dell'Osservanza (1525) conserva ceramiche di validi artisti, è ricca di stucchi del 1634; la pieve del Tho ha origini tra il VIII e il X secolo, è dedicata a San Giovanni Battista ed è detta in Ottavo (Tho) perchè sorge all'ottavo miglio della strada romana che congiungeva Faenza con la Toscana. E' un affascinante edificio in stile romanico con affreschi del XIV-XVI secolo e opere d'arte.
Il prodotto principale è l'olio extravergine d'oliva Dop, ma anche il formaggio conciato con stagionatura nelle grotte di gesso, la carne di Mora romagnola (antica razza suina autoctona) e il carciofo Moretto, tipico dei calanchi.
Il piatto tradizionale è una minestra ripiena (su una sfoglia di pasta fresca all'uovo viene steso un velo di ripieno a base di ricotta, raveggiolo, parmigiano, uova e noce moscata, la sfoglia viene poi ripiegata su se stessa e tagliata a quadrucci da cuocere nel brodo di manzo e gallina).
Fra i musei, il Museo Civico "Giuseppe Ugonia" (litografie, incisioni e acquerelli di Ugonia, oltre a tele del Guercino e di Nicolò Paganelli); il Museo all'aperto dell'Olio di Brisighella (si snoda fra gli olivi); e il Parco Museo Geologico "Ex Cava del Monticino" (cava di gesso dismessa recuperata).

  

2 commenti:

  1. Molto graziosa questa localita' con il borgo in stile prettamente medievale ... un medievale molto piu' 'arioso' di quello che si vede in molti borghi e cittadine toscane :o) Indubbiamente e' da ritenersi, da sempre, attivo economicamente e laborioso. Bellissimi i portici e deliziosa la strada coperta! Bello! :oD

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  2. @ ZeN: La strada coperta è unica! Comoda contro le intemperie e il sole cocente. Una bell'idea, sì. Molto piacevole il borgo. :o)

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