lunedì 4 gennaio 2016

Montagnana







Comune in provincia di Padova con 1028 abitanti nel borgo, dista 40 km da Vicenza, 45 da Padova e 55 da Verona.
La necropoli situata a 1 km dal borgo risale all'epoca romana (I secolo d.C.). I Romani effettuarono bonifiche e arginature dell'argine, nel 1239 era già fortificata contro le invasioni degli Ungari. Fu sconfitta da Ezzelino III da Romano, vicario dell'imperatore Federico II, e nel 1242 fu eretto il grande mastio di Castel San Zeno. Nel 1290 Montagnana diviene proprietà del comune di Padova e i Carraresi nel 1362 completarono la Rocca degli Alberi e la cinta muraria.
Nel 1405 Montagnana si consegna a Venezia, insediamento di facoltose famiglie nobili legate alla Serenissima, che favorisce l'agricoltura e i commerci. Dopo la caduta della Serenissima (1797) il borgo segue le sorti del Lombardo-Veneto.
Le lunghe mura (circa 2 km), con 24 torri, le 2 principali porte fortificate, il castello di San Zeno e la rocca degli Alberi, danno l'idea di cosa fosse una città fortificata del XIV secolo. Qui hanno lasciato tracce Giorgione, Palladio, Michele Sammicheli, il Marescalco, il Veronese e Palma il Giovane. Tanta arte e tanta storia. Il disegno urbano mantiene l'impronta medievale con vie a portici e vicoli.
Le mura hanno torri esagonali con merlatura guelfa e uno stacco tra il tratto duecentesco e quello trecentesco di epoca carrarese, costruito con blocchi di trachite alternati a laterizio. Villa Pisani è la dimora extraurbana edificata nel Cinquecento da Andrea Palladio per il nobile veneziano Francesco Pisani. E' una delle prime applicazioni del modello a cubo, scompartito da colonne doriche e ioniche secondo il gusto rinascimentale. Nel borgo veneziano si trovano altre dimore patrizie: palazzo Giusti Sammartini (1756), da residenza quattrocentesca dei Gatteschi, palazzo Giusti Chinaglia (XV secolo, rimaneggiato nel XVIII), la loggetta del Veneziano (del XVI secolo). Il castello di San Zeno ha un edificio principale, un cortile interno con 2 torri di vedetta e il mastio, edificato nel 1242 da Ezzelino. Palazzo Sammicheli, oggi sede municipale, fu realizzato verso il 1538, parzialmente ricostruito nel 1593 dopo un incendio, con un progetto attribuito al Sammicheli (all'interno la sala consiliare, con raffinati intagli lignei dei soffitti, del 1605).
Piazza Vittorio Emanuele II è abbellita dal listòn in trachite grigia dei Colli Euganei con inserti di pietra bianca, sull'esempio di piazza San Marco a Venezia.
Palazzo Zanella ha raffinati camini a corolla; palazzo Valeri è di gusto settecentesco; il Monte di Pietà fu fondato nel 1497 per contrastare l'egemonia dei banchi ebraici; il palazzo della Loggia risale al 1877, è un edificio in stile medievale; palazzo Santini ha decorazioni e colori che celebrano il Risorgimento e l'Unità d'Italia; palazzo Pomello Chinaglia è del XV secolo.
Il duomo (1431-1502) è all'esterno in stile tardo gotico e all'interno rinascimentale. I due affreschi della controfacciata sono stati attribuiti a Giorgione, la cappella del Rosario ha un affresco astrologico del XV secolo; sulla parete di destra si trova un elegante altare di pietra dei Berici, opera cinquecentesca di Giovanni Buonconsiglio detto "il Marescalco", autore anche del grande affresco dell'Assunzione nell'abside; la Trasfigurazione di Cristo sull'altare maggiore è di Paolo Veronese (1555).
La chiesa di San Francesco è trecentesca con elementi romanici in facciata, conserva affreschi del Trecento. Palazzo Magnavin-Foratti è in stile gotico-veneziano. L'ospedale della Natività già nel 1407 assisteva gli indigenti, conserva affreschi del Buonconsiglio.
La rocca degli Alberi fu costruita nel 1360 per volontà di Francesco il Vecchio Da Carrara, era una piccola isola circondata dall'acqua, le garitte e i merli sono un falso ottocentesco. La chiesa di San Benedetto (1771) è in stile tardo barocco. La chiesetta di Sant'Antonio Abate è un oratorio del XII secolo, ha una croce araldica a forma di elmo crociato rovesciato sull'acquasantiera, segno della presenza dei Templari.
Il prodotto tipico è il prosciutto crudo dolce di Montagnana, molto apprezzato in abbinamento al melone, altro prodotto del territorio. Il prosciutto crudo Veneto Berico-Euganeo Dop è prodotto da 15 comuni compresi tra i padovani Colli Euganei e i vicentini Monti Berici.
La tradizione del maiale si esprime in numerosi piatti a partire dalla rinomata "pasta e fasoi", con il battuto di lardo, da accompagnare con gli ottimi vini Merlara Doc.
Nelle immediate vicinanze di Montagnana si trovano: Villa Pojana del Palladio (sito UNESCO) e altre ville palladiane (a Poiana Maggiore); il trecentesco castello di Bevilacqua; Villa Corner a Casale di Scordosia; Arquà Petrarca, Este e Monselice; l'area naturalistica dei Colli Berici; le ville venete in provincia di Vicenza e il castello di Soave nel veronese.
Il Museo Civico Antonio Giacomelli ha un settore archeologico, uno medievale e moderno, tele di pittura veneta e ceramiche, e una sezione musicale dedicata a Giovanni Martinelli e Aureliano Pertile, due famosi tenori nati a Montagnana nel 1885.




3 commenti:

  1. Ne sono rimasta entusiata :oD ... d'altronde c'era anche da immaginarselo: location scovata dai romani, urbanizzazione e abbellimenti voluti dal fior fiore della 'venezia benestante', quando per 'venezia' si indicava proprio il centro del gusto, delle arti e della bellezza :oD Spettacolari le mura e i vari pazzi che quasi fanno rimpiangere che non ci sia il canale sotto; senza contare che il Palladio ha dato molto ;o)

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  2. ahahah i Pazzi stavano a Firenze, questi son palazzi :oD

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  3. @ ZeN: Bellissimo luogo, sì. "Condito" dalle ville del Palladio! Da vedere ... :o)

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