martedì 19 gennaio 2016

Liberi





Alle volte mi chiedo come mai mi perdo in un bicchier d'acqua, perchè non ho pazienza, qualsiasi intoppo mi mette in agitazione e non scendo quasi più a compromessi, specie se reputo siano degradanti per me.
Poi scorro velocemente la mia vita passata e mi rendo conto di quanto sia stata paziente, di quanta forza ho avuto nelle difficoltà, di quant'ero disponibile spesso a mio scapito, di quanti compromessi ho dovuto accettare per amore e di quanto mi sia annullata per favorire le aspettative altrui.
Direi da quando son nata.
Ho imparato la rabbia. Ho imparato a ribellarmi. Lo faccio anche in modo inconsulto, quasi fosse un capriccio di bambina. E si vede che non ho potuto mai fare capricci...
Dev'essere questa l'età. Sono indubbiamente diventata una donna orgogliosa che ha un suo carattere e una sua personalità. Spesso non so nemmeno esattamente chi sono, ma mi piace. Mi faccio le sorprese. Lascio (pur con dolore e amarezza) le persone che non mi rispettano, ma trovo sia un guadagno. Preferisco stare da sola a vedere il mare scintillante e le palme spettinate dal vento. Preferisco cercare l'armonia dello spirito. Nella mia strada ho "perduto" alcune persone, che non mi mancano. Alle volte le penso, ma sono immagini sfocate, d'antan, come un film di Chaplin in bianco e nero. La mia unica tristezza è che non hanno voluto conoscermi e mi hanno giudicata. D'altronde siamo tutti liberi.
Io prima di tutti. :o)

2 commenti:

  1. Secondo me ci sono due tipi principali di 'pazienze' ... :oD ... 'la pazienza libera' : quella che si mette nelle cose che a noi interessano e ci fanno star bene e la 'pazienza obbligata' quella che ci viene richiesta per affrontare periodi o persone poco gradite. La prima ci fa' star bene, la seconda ... assolutamente no, soprattutto se richiesta per lunghi periodi. Il suo vero nome e' 'sopportazione' ;o) Tutti a volte ci perdiamo dentro un bicchier d'acqua, ma l'importante e' saperci nuootare dentro senza affogare :oD TVB cosi' come sei! si si si :oD

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  2. @ ZeN: Ti rispondo con una bellissima frase di Nietzsche "La mia solitudine non dipende dalla presenza o assenza di persone, al contrario, io odio chi ruba la mia solitudine senza, in cambio, offrirmi una vera compagnia". E' l'essenza del mio pensiero. Casomai lo esprimo con troppa veemenza, ma dipende dalla mia fragilità, non dall'aggressività. Dopo quello che ho passato ho imparato a saper rinunciare alle aspettative sulle persone. Non ho preconcetto alcuno, non giudico e accetto gli altri, finchè sono onesti e sinceri. Ma, come una mannaia, calo impietosa dove vedo opportunismo e ipocrisia. Cerco ben altro. Forse troppo. D'altronde credo di aver diritto alla serenità e alla dignità, adesso. E siccome detesto gli ipocriti e gli opportunisti, mi guardo bene dall'esserlo. ;o)

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