martedì 19 gennaio 2016

Civitavecchia





Civitavecchia è un Comune di circa 53.000 abitanti, fa parte della Città Metropolitana di Roma Capitale. Affacciata sul Mar Tirreno, la sua storia è legata alla marineria e al commercio, il porto è fra i più importanti d'Italia, il secondo scalo europeo per numero di passeggeri annui in transito.
Insediamento etrusco, la zona civitavecchiese diventa una città dopo il ritorno di Traiano nel 103 d.C.
I primi due insediamenti si trovavano presso il Colle della Ficoncella, nei pressi dei resti delle Terme di Traiano, e il secondo presso il torrente Marangone.
Il territorio della città è disseminato da resti di tombe etrusche.
Si ipotizza che la città fu compiuta intorno al 110 d.C., si chiamava Centum Cellae (cento (numerose) celle), riferito a un luogo dove erano in corso i lavori di costruzione del porto, vicino alla villa dell'imperatore Traiano.
L'origine del nome Centumcellae si ritiene possa riferirsi al numero delle insenature naturali sulla costa, oppure ai numerosi ambienti costruiti nella darsena per raccogliere le merci, oppure alle 100 stanze della villa imperiale.
Nell'828, con l'invasione distruttiva dei Saraceni, la popolazione lasciò il centro rifugiandosi sui monti e fondando un nuovo sito: Cencelle. Ci rimase sino a quando, nell'889, tornò nella città d'origine cambiandole il nome in Civitas Vetula (Città Vecchia) per distinguerla da Cencelle.
L'Impero Bizantino controllò Civitavecchia tra il 537 e il 538, togliendola ai Goti, per la sua importanza strategica e il porto in piena efficienza. Bisanzio controllò la città fino all'VIII secolo, che poi passò sotto lo Stato Pontificio nel 728. Nel 740 papa Gregorio III fece restaurare le mura che resistettero ai Longobardi ma non ai Saraceni che costrinsero i Civitavecchiesi a rifugiarsi nei boschi. Papa Leone IV consacrò una nuova città fra le colline dei Monti della Tolfa, che chiamò Centumcellae, munendola di 10 torri e 3 porte, che mutò nel tempo il nome in Centocelle e poi Cencelle.
Dopo 60 anni dall'invasione saracena gli abitanti erano indecisi se tornare o no nella vecchia città, intervenne un vecchio marinaio, Leandro, uno dei superstiti dell'antica città, che li convinse al ritorno nella città vecchia, ribattezzata Civitas Vetula. La piazza principale della nuova città marinara prese il suo nome: Piazza Leandra.
La città fondata da Leone IV si estinse nel XV secolo, con lo sviluppo commerciale della romana Centumcellae, che attorno al 1072 compare come una Rocca sulle rovine dl porto con il nome di Civita Vetula o Civita Veccia, da qui il nome di Civitavecchia.
Le lettere O.C. che compaiono nell'insegna araldica della città sono le iniziali del motto "Ordo Centumcellensis", in ricordo e a onore delle sue origini romane.
Durante il Basso Medioevo la città fu feudo dei Di Vico che la vendettero poi al papa per 4000 fiorini d'oro. Il potere dei papi su Civitavecchia portò a una rinascita durante il Rinascimento (restauro delle mura nel 1455, un efficiente acquedotto, la fortezza oggi chiamata "Michelangelo"). Nel XVI secolo Civitavecchia fu fortificata e dotata di nuove infrastrutture (le mura del Sangallo, opere di difesa, la darsena e 4 torri d'avvistamento). Papa Sisto V istituì la flotta pontificia permanente nel 1588 dotando la città di acqua dalla sorgente di San Liborio, altri papi portarono il porto alla piena efficienza perduta con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Nel XVII secolo la città fu dotata di un imponente arsenale (distrutto durante la II guerra mondiale), il porto divenne nevralgico per l'approvvigionamento di cereali per la capitale e indispensabile per la flotta pontificia che lottava contro la pirateria e l'espansione dell'Impero Ottomano.
Nel 1693 Civitavecchia ottenne lo statuto di città. L'acquedotto di Traiano fu incrementato dalla captazione di nuove sorgenti, l'opera era lunga 35 km. Nel XVIII secolo la città divenne capoluogo di provincia comprendendo i territori di Tolfa, Allumiere e Tarquinia.
Nel 1798 Civitavecchia fu presa dai Francesi e nel 1809 Napoleone ne sviluppò le istituzioni, fra l'altro furono creati il Tribunale, la Camera di Commercio e un'importante stazione meteorologica. Con il ritorno di Pio VII nel 1814 fu creato un Ufficio di Sanità Marittima e successivamente sorse il Teatro Traiano. Durante l'ultimo ventennio di dominio pontificio fu realizzato il tronco ferroviario Civitavecchia-Roma (1859).
Nel 1870, dopo la Breccia di Porta Pia, Civitavecchia divenne definitivamente italiana, è la fine di un potere millenario dei papi risalente al 728 d.C.
Durante la II guerra mondiale la città fu rasa al suolo dalle bombe alleate (1943-44), fu luogo di forte movimento partigiano, la bandiera degli Arditi del Popolo di Civitavecchia assunse valenza nazionale come gagliardetto delle squadre di difesa antifascista.

Cattedrale di San Francesco d'Assisi
le foto sono di wikipedia.org


La Cattedrale di San Francesco d'Assisi risale al 1782, restaurata dopo i bombardamenti nel 1950, con facciata barocca.

  

La chiesa dell'Orazione e della Morte è la più antica della città.




Il porto antico, nonostante i bombardamenti del 1943, è un importante opera architettonica: l'antemurale Cristoforo Colombo è una diga lunga oltre 2000 mt che difende il porto dalle onde del mare; il Forte Michelangelo (1508-37) fu costruito da Antonio da Sangallo il Giovane, ha 4 torrioni angolari e il maschio ottagonale; vi sorgono poi la Rocca, la Fontana del Vanvitelli (1743) di Luigi Vanvitelli, in travertino, il Muraglione di Urbano VIII, Porta Livorno e la Torre del Lazzaretto.







Fra i siti archeologici, le Terme Traiane (a pochi chilometri dalla città), già descritte nel 416 d.C., divise in Terme Repubblicane (I secolo a.C.) e Terme Imperiali (123-136 d.C.).




Altri luoghi della città:





Il porto di Civitavecchia è conosciuto fin dai tempi antichi come "Porto di Roma", fondato dall'imperatore Traiano nel 108 d.C., ha rappresentato per molti secoli il fulcro degli scambi e dei contatti tra i popoli dell'antico Mare Nostrum. La circoscrizione di competenza dell'Autorità Portuale di Civitavecchia è stata estesa ai porti di Fiumicino e Gaeta riuniti sotto il nome di "Porti di Roma e del Lazio". Il porto di Civitavecchia è multifunzionale, diviso in due macro aree diverse: a sud quella dedicata al turismo, al diportismo e alle crociere, a nord l'area per i traffici commerciali, la pesca e il cabotaggio. Ha 1.900.000 mq di banchine, 25 attracchi operativi per 13 km di accosti. Ogni anno movimenta circa 11milioni di tonnellate di merci, auto e container, nel 2011 è diventato il primo porto crocieristico del Mediterraneo con circa 2,6milioni di passeggeri. Fra i servizi di linea (suscettibili di variazioni), Arbatax, Cagliari, Olbia e Porto Torres in Sardegna; Palermo e Termini Imerese in Sicilia; poi Barcellona in Spagna e Tunisi. La rotta per Porto Torres è stagionale. Le grandi navi appartengono a Tirrenia, Grimaldi Lines e Grandi Navi Veloci.



Da un anno abito questa bellissima città. L'amore profondo che ho per il mare si libera, qui. Amo tutte le attività legate al mare e vedere le grandi navi arrivare, ancorarsi e ripartire. Civitavecchia ha una storia molto antica che sbuca fra i nuovi palazzi costruiti dopo i bombardamenti della II guerra mondiale. Credo sia necessario conoscere il passato della città in cui si vive, Civitavecchia ne ha tanto. Amatissima o detestata (ma credo per l'inefficienza, l'incompetenza e il pressapochismo della sua gestione) senz'altro merita molto di più di quello che ha. Se fosse amata sarebbe magnifica, a misura d'uomo. Me la descrivono come "una seconda Venezia", casomai non proprio, ma dà l'idea di quello che era. Le persone amano chiacchierare, son giocose e abbastanza casinare. Stanno molto fuori, notte e giorno, bambini compresi. Alcuni abitanti avrebbero bisogno di avere più rispetto, di essere sensibilizzati sulle cose belle, sulla storia che rappresenta. Insomma, di essere orgogliosi e gelosi delle pietre che formano le loro case, i loro palazzi, i loro monumenti. Orgogliosi, guardiani incorruttibili del benessere della loro città. Che è anche un pò mia.




 

2 commenti:

  1. Mi piace il modo con cui hai affrontato questo post :o) sei stata molto esaustiva e precisa, bhe' si capisce che l'hai scritto col cuore :o) Civitavecchia e' piena di storia antica perche' e' stata sempre molto amata sia dai Romani che dai Papi, e non e' poco! Certo la guerra l'aveva messa a terra ma anche l'andamento attuale non e' dei migliori: Roma si sta impoverendo e fa' fatica persino a badare a se' stessa :o( Mi piace il carattere dei suoi abitanti perche' in fondo credo che a loro modo si godano la vita. Si accontentano e vivono felici ... con una passeggiata verso il mare, un quadretto di pizza e quattro chiacchiere riescono a passare le giornate 'fuori' e in compagnia :o) Sicuramente c'e' chi guarda il mare perche' gli piace e chi invece lo scruta per attendere il forestiero, per lavorare con chi verra'. Si respira un'aria di speranza e di attesa ... questo la rende allegra e solare :o) Me piase si'!

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  2. @ ZeN: Beh, qui la gente sta fuori più che può, ha la sana abitudine di salutare (non tutti, ma è la maggioranza) e magna a tutte le ore. XD
    Civitavecchia potrebbe essere un Paradiso se fosse stata amministrata con un pò più di onestà e saggezza, invece (come moltissimi Comuni) vedo che boccheggia, le cose non vengono fatte nè riparate. Parrebbe allo sbando, quasi, se non fosse che qui in centro gli operatori ecologici ci sono sempre: una lustratina al centro storico è doverosa, che figura famo coi turisti? XD
    Eppure è carica di bei panorami, di allegria e, d'estate, splendente e allegra, col suo mare. Ho scritto questo post per descriverla un pò e per conoscerla meglio, ma manca la zona più antica...con Piazza Leandra che è una chicca, e Piazza Saffi con l'archetto nelle mura. Piazzette in miniatura circondate da vecchi palazzi colorati. Bei posti, sì. :o)

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