Comune in provincia di Bolzano, è situato a 948 mt sul mare, 270 abitanti vivono nel borgo che dista 20 km da Bressanone, 60 da Bolzano e 120 da Trento.
Nel 15 a.C. i Romani fondarono una stazione lungo la strada che da Bolzano portava al passo del Brennero, la prima notizia del nuovo insediamento risale al 1180. La cinta muraria fu costruita nel 1280 da Mainardo II di Tirolo, per contrastare il vescovo di Bressanone e controllare la Val d'Isarco, che successivamente venne ampliata. Fiorisce l'attività alberghiera grazie al passaggio dei pellegrini, commercianti, corrieri, soldati, ecc. e Vipiteno ottenne il diritto di mescita e quello di riscuotere pedaggi nel 1496. Attività importante era quella dei conciatori.
La massima fioritura della città si ebbe tra il XV e il XVI secolo, con lo sfruttamento delle miniere d'argento e di piombo che fanno arrivare minatori, finanzieri e imprenditori a livello europeo fra i quali gli Augsburg, che con altre ricche famiglie contribuirono alla fioritura artistica che, dopo l'incendio del 1443, si espresse nella costruzione di eleganti dimore borghesi e di edifici pubblici, la Torre civica e l'ampliamento della chiesa parrocchiale di Nostra Signora della Palude.
Nel 1548 in città esistevano ben 26 alberghi comprese locande, trattorie per carrettieri, osterie, bettole e taverne. La decadenza iniziò nel XVI secolo con l'impoverimento delle miniere. Nel 1867 l'apertura della ferrovia del Brennero porta una nuova fonte di reddito con il turismo. Nel 1919, con l'annessione dell'Alto Adige all'Italia, Sterzing recupera il nome latino di Vipiteno.
Il nucleo della città si è sviluppato lungo la strada del Brennero, l'impianto urbanistico è rimasto quasi inalterato dalla fine del XIII secolo, anche se della cinta muraria rimangono brevi tratti. Definita "la felice fusione degli edifici medievali con le comodità della moderna cultura alberghiera", è un ambiente molto ospitale, con i suoi Erker dalle finestre fiorite, i merli, le insegne e la pittoresca via principale.
La cittadina è divisa dalla torre civica in due nuclei, Città Vecchia e Città Nuova, con negozi e alberghi al posto delle antiche botteghe artigiane e locande. Da vedere la torre delle Dodici (torre civica), del 1469, con la meridiana e l'orologio, ricostruita dopo l'incendio del 1868; una bella residenza tardogotica è la Jochlsthurn, oggi Museo delle Miniere; contemporaneo alla torre è il palazzo comunale, con l'erker del 1524 (notevoli all'interno le inferriate, i rivestimenti in legno e la stube gotica); la chiesa gotica di Santo Spirito (1399) ha splendidi e terrificanti affreschi quattrocenteschi di Giovanni da Brunico; la chiesa parrocchiale di Santa Maria della Palude (1417) è la più ampia del Tirolo, all'interno conserva 5 statue del prezioso altare di Hans Multscher, lo scultore ligneo più famoso del tempo in Germania (l'altare rappresenta uno dei capolavori del realismo tardogotico tedesco), le tavole dell'altare si trovano al museo Multscher; la Commenda dell'Ordine teutonico ospita anche la scuola di musica; la chiesa tardo barocca di Santa Elisabetta (1733); la Burgerkapelle e il museo civico. Nei dintorni, su uno spuntone di roccia, sorge l'imponente Castel Tasso, già menzionato nell'XI secolo, con stube gotica e cappella.
Prodotti tipici del borgo sono il latte, il burro e lo yogurt prodotti dalla celebre latteria di Vipiteno. Piatti tipici lo speck, i canederli, i funghi e i krapfen.
Nei dintorni si si trovano: Castel Pietra, il Museo Provinciale delle Miniere a Ridanna (con la cappella dei minatori) e il Museo Provinciale della Caccia e della Pesca (nell'unico castello barocco dell'Alto Adige: Castel Wolfsthurn, a Mareta).
Fra i musei: Nel Museo Civico e Museo Multscher, oltre alle celebri portelle d'altare di Multscher, sono conservate altre parti dell'antico altare, la Grafenzimmer con il soffitto affrescato e oggetti appartenuti alle famiglie artigiane; Castel Tasso (uno dei castelli meglio conservati della regione, con le mura intatte); la chiesetta di San Zeno (visitabile con percorso guidato) del 1330.
La prima cosa che viene in mente e' ... 'ma siamo in Italia?' E' tutto talmente bello, antico, ben tenuto e prezioso ... che prima di andarci bisogna recitare l'Om ... ehehe sai non siamo abituati a tali vedute e lo sciupun e' sempre in agguato :oD E' piacevolissimo tutto, dagli erker alle insegne dei negozi ... tutto in armonia, nessuna nota stonata ;o) Bravissimi! :oD
RispondiElimina@ ZeN: In questi posti credo si debba chiedere al Comune anche l'esposizione di fiori alle finestre. XD
RispondiEliminaMa serve, questo dimostra l'amore per l'armonia e il rispetto delle urbanistiche antiche che porta inevitabilmente al gradimento turistico e alla conservazione meticolosa delle proprie radici. ;o)