Località archeologica dell'Egitto, a 20 km dal Cairo, sul Nilo. Durante la III dinastia divenne capitale del regno e successivamente mantenne il ruolo di seconda capitale, anche quando la residenza regale fu spostata altrove, grazie alla favorevole posizione geografica e alla presenza di templi molto venerati. Della città resta molto poco perchè i monumenti furono in gran parte distrutti per reimpiegare i materiali nella costruzione delle vicine Fostat e Cairo. Rimangono tracce del tempio di Ptah che era preceduto da due colossali statue di Ramesse II di cui una è rimasta nel sito e l'altra è al Cairo, nel piazzale della stazione. Vi erano templi dedicati a Iside, a Hathor e ad alcune divinità siriane introdotte in Egitto all'inizio del Nuovo Regno. La città era divisa in quartieri spesso contraddistinti dalle popolazioni straniere che li abitavano, il che testimonia il suo carattere cosmopolita. Alla città appartengono un'immensa necropoli in gran parte dell'Antico Regno, comprendente El Giza, Abu Sir, Saqqara e Dahsur.
Certo che col senno del poi, capire che antichi monumenti sono diventati materiale edilizio ... fa' quasi piangere :o( Comunque non c'e' da meravigliarsi piu' di tanto se pensiamo che questa tecnica distruttiva e' stata in auge in tutte le parti del mondo e in tutte le epoche :o( La bellezza e la 'maesta'' delle statue rimaste fa' immaginare qualcosa di meraviglioso ... che non c'e' piu' :o(
RispondiElimina@ ZeN: Purtroppo c'è stata un'epoca in cui i reperti erano visti solo come materiale da riciclo...in tutto il mondo. :o/
RispondiEliminaSe non stavamo attentini se smontavano pure il Colosseo... O.o'