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Distillato messicano ottenuto dalla pianta dell'agave. Il nome deriva da "mexcalli", "meti", agave, e "ixcalli", cotto.
Molto diffuso nello Stato messicano di Oaxaca (con denominazione d'origine protetta) è prodotto da specie differenti di agave e a ognuna è associata una particolare varietà di mezcal. A differenza della tequila si produce solo con la parte centrale dell'agave che, quando raggiunge i 6/8 anni di vita, si raccoglie. Il cuore (pina) viene cotto in speciali forni interrati, viene triturato e lasciato macerare 3/15 giorni e poi distillato. Il distillato riposa poi in grandi botti di legno dai 2 mesi ai 7 anni, in questo periodo acquista un colore dorato, via via più scuro. Un certo tipo di mezcal è aromatizzato mettendo all'interno delle bottiglie una larva di coleottero.
Il mescal è invece una birra naturale fortemente alcolica ottenuta per fermentazione del succo estratto, per incisione, dal fusto di alcune specie di agave messicane. Noto da tempi remoti, veniva usato anche durante cerimonie sacre dalle genti precolombiane, nel qual caso era mescolato alla mescalina (droga allucinogena). Attualmente si produce per distillazione della birra naturale.
Con questo nome sono indicate sia una sorta di focaccia ottenuta dalla polpa di varie specie di agave del sud-ovest degli U.S.A., consumata dagli indigeni locali, sia la fibra ottenuta dai fusti di agave e localmente utilizzata per la produzione di corde e tappeti.
E' veramente interessante come l'uomo riesca a mangiare e a bere tutto il possibile! :oD Eh si' ... all'agave non ci avrei pensato proprio :oD Immagino comunque che soprattutto il saporino del mezcal debba essere particolarmente buono, vista la pazienza di aspettare anche 7 anni prima di berlo ;o)
RispondiElimina@ ZeN: Ahahaha! Sarà anche buono il mezcal, ma quello col verme non l'assaggerei... (vedi bottiglia centrale con cadavere...) :o/
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