In provincia di Cremona, ha 1324 abitanti nel borgo, dista 15 km da Crema, 35 da Cremona e Brescia e 40 da Bergamo.
Il primo villaggio si forma nel X secolo, con l'incastellamento, acquistato dal comune di Cremona nel 1118 insieme alla corte e la curia. La nuova cinta muraria fu costruita sotto il consolato di Buoso da Dovara nel 1247, il palazzo del Podestà risale al 1264. Nel 1329-39 i Visconti di Soncino ne fanno il principale presidio sul confine nord-orientale contro i Veneziani. Dal 1450 il borgo passa al ducato di Milano e si sviluppa la manifattura e il commercio dei pannilana. Pur con una nuova cerchia di mura (1453) e una nuova rocca (1473) i Veneziani occupano Soncino, poi il borgo passa ai Francesi e, dopo 3 anni, è riconsegnato agli Sforza. Nel 1536 Carlo V infeuda il borgo a Massimiliano Stampa, con questa casata di marchesi a Soncino, fino al 1876, rifioriscono i commerci e le manifatture. Nel 1707 è sotto il dominio austriaco, poi occupato dalle truppe napoleoniche e poi del Regno Lombardo Veneto. In quest'epoca l'attività principale diviene l'agricoltura a cui si affianca la produzione legata all'allevamento del baco da seta.
Luogo di antiche paludi che sono diventate canali, mulini e archeologia industriale (la Filanda Meroni), Soncino sopravvive alla distruzione della campagna.
Il borgo ha imponenti mura che hanno preservato l'antico impianto urbanistico, costruite nel XV secolo. La rocca fu costruita nel 1473, in un anno, fu adattata a residenza della famiglia Stampa nel 1536. L'ultimo Stampa lasciò al Comune l'antica fortezza ridotta a rudere nel 1876, restaurata seguendo la documentazione d'archivio nel 1886-95. L'ex Filanda Meroni presenta i caratteri eclettici tipici dell'architettura tardo-ottocentesca (1898). Palazzo Azzanelli (XV secolo) è ricco di fregi sulle finestre ogivali. Palazzo Zardina-Cropello è la ristrutturazione tardo-settecentesca dell'antico Ospedale dei pellegrini. Palazzo Bobbio-Tonsi è l'unico che ha conservato l'originaria struttura del portico, con gli archi ogivali. La chiesa di San Giacomo risale al XIV secolo, ha un elegante chiostro del 1456, il suo attuale aspetto risale alla fine del Cinquecento-1630 e contiene molte opere d'arte. Il campanile è trecentesco, eptagonale. Nella piazza del borgo si trovano la torre civica (1128), il palazzo del Podestà (del XIII secolo, rimaneggiato nel XV) e la torre delle ore (con gli automi del 1506, aggiunti sotto il governo veneziano).Di origini antichissime la pieve di Santa Maria Assunta (VI-VII secolo), risultato di numerose trasformazioni dalla fase romanica a quella tardo-cinquecentesca, con elementi barocchi, neoclassici e neogotici. Nel quartiere degli ebrei è sopravvissuta la casa degli Stampatori che raccoglie le memorie dell'antica stamperia ebraica e conserva la prima edizione completa della Bibbia (1488). Fuori dal borgo sorge la chiesa di Santa Maria delle Grazie, forse iniziata nel 1492, voluta dagli Sforza e dagli Stampa. Conserva molti tesori d'arte.
Il tipico prodotto del borgo sono le radici amare di Soncino, a forma di carota, che purificano il sangue dal colesterolo e sono tonico-digestive. Queste radici (raccolte in autunno-inverno) si accompagnano a fumanti salamelle e a un buon vino.
Soncino si trova nel Parco Oglio Nord e comprende 2 riserve naturalistiche legate al fiume: Bosco dell'Isola e Bosco di Barco.
Il Museo del Risorgimento Italiano si trova presso la Rocca Sforzesca; quello della Stampa è nella sede della stamperia ebraica soncinese del XV secolo, espone la ricostruzione di un torchio di legno del 1485 per la dimostrazione pratica della stampa e le riproduzioni dei principali incunaboli impressi qui, fra cui la Bibbia del 1488 di Gershom Soncino; il Museo della Seta si trova presso la Filanda; si possono visitare la Rocca Sforzesca e la Sala di Vita Medievale (presso il Chiostro di San Giacomo).
Quando vedo i castelli cosi' ben conservati ehehe provo una gran gioia :o) Veramente piacevole questo borgo antico! Pensavo ... i suoi abitanti sono proprio da medaglia ... si sono adattati a molte dominazioni e hanno, nel corso dei secoli, mutato i loro interessi economici a seconda delle esigenze :o) Bravi si' :oD
RispondiElimina@ ZeN: Il segreto per evitare l'estinzione (basta guardare gli animali) è l'adattamento. Quando è possibile è sempre la carta vincente. :o)
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