martedì 17 novembre 2015

Sabbioneta





In provincia di Mantova, Sabbioneta ha circa 4300 abitanti, 430 nel centro storico. Dista 26 km da Parma, 33 da Mantova e 55 dall'aeroporto di Verona.
Il suo nome deriva da "sabbia", quella dei depositi alluvionali dei fiumi Po e Oglio, su cui Vespasiano Gonzaga Colonna fece crescere la sua nuova città dopo la bonifica benedettina dell'XI secolo.
Insediamento romano, poi oppidum bizantino, castrum carolingio e curtis medievale dipendente dal vescovo di Parma, nel 1428 diventa dominio dei Gonzaga, marchesi di Mantova. Nel 1556-91 grazie a Vespasiano Gonzaga il borgo medievale è trasformato in un raffinato esperimento architettonico basato sull'idea di "città ideale" rinascimentale. Alla morte di Vespasiano inizia la decadenza del borgo e passa sotto la dominazione asburgica. Nel 2008 Mantova e Sabbioneta ottengono dall'Unesco il riconoscimento di Patrimonio dell'Umanità.
Sabbioneta è il sogno di un principe, una città a misura d'uomo creata dal nulla, pare slegata dall'ambiente rurale che la circonda, le cui misure hanno una bellezza alchemica, ritmata sui numeri 6 e 12 (come le mura esagonali e il sole allo zenit il 6 dicembre, giorno natale di Vespasiano, quando entra nel palazzo Ducale). Tutto è incredibile: la galleria coperta, il delizioso Teatro all'Antica, la stanza nel palazzo Ducale con i soffitti lignei in elaborato stile manierista. Dopo la morte di Vespasiano Sabbioneta diventa una città metafisica dalle strade vuote.
Ideata sul modello delle antiche città romane, è un miraggio nella pianura padana e la struttura urbana non ha subìto grandi alterazioni, bloccata dal 1591. La chiesa dell'Incoronata (1586-88) ospita il mausoleo di Vespasiano; Piazza Ducale ha un portico ad arcate che culmina con il Palazzetto del Cavalleggero; la chiesa dell'Assunta è del 1578, riqualificata nel 1767 con decorazioni di gusto "rocaille" e la cappella settecentesca di Antonio Galli Bibiena; il palazzo della Ragione; il palazzo Ducale (del 1556-90, con la Sala del Duca d'Alba, quella delle Aquile, la Sala degli Imperatori, la Galleria degli Antenati, quella degli Elefanti, la Sala dei Leoni). Poi la chiesa di San Rocco, la Sinagoga (1824), il Teatro all'Antica (1588-90, primo esempio in Europa di teatro stabile, meraviglioso edificio di Vincenzo Scamozzi), palazzo Giardino (1578-88, villa suburbana del principe, con stucchi e affreschi, grottesche e paesaggi fiamminghi, e la galleria degli Antichi (1584-86) lunga 96 metri). Poi Porta Vittoria e Porta Imperiale, palazzo Forti, la chiesa del Carmine, i resti della rocca e la cerchia muraria a forma di stella irregolare.
Tipici di Sabbioneta i biscotti "filòs" (con strutto e menta o praline di cioccolato); la torta sbrisolona ha le nocciole e farina di grano duro. I piatti sono quelli della tradizione mantovana tra cui il "sorbir d'agnoli" (agnolini in brodo di carne con qualche goccia di Lambrusco di Sabbioneta IGT, che accompagna anche i famosi tortelli di zucca mantovani); fra i secondi lo stracotto d'asino e il luccio in salsa.
Nei dintorni, la chiesetta dei Cappuccini (1554) in località Vigoreto con il palazzo Cantoni-Marca in un parco; la parrocchiale di Villa Pasquali (1767-84), nota per la sottovolta traforata in cotto e ricca di decorazioni, e la chiesa di Breda Cisoni (1747-70) con decorazioni barocche. Seicentesca la chiesa di Ponteterra; il paese di Rivarolo Mantovano è circondato da mura massicce e torrioni merlati.
Il Museo di Arte Sacra e del Toson d'Oro è ospitato nella canonica della chiesa dell'Assunta, custodisce preziose tele, arredi, tessuti e il celebre Toson d'Oro, il gioiello onorifico del 1585 appartenuto al duca Vespasiano e rinvenuto nella sua tomba.

  

2 commenti:

  1. Ohhh ma che bella citta'! :o) Vespasiano ha coronato il suo sogno e nel contempo ha lasciato questa preziosissima citta' ai posteri! Incantevole si si si! :oD

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  2. @ A vederla così, Sabbioneta merita un viaggio. Molto bella!!! :o)

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