lunedì 2 novembre 2015

Morimondo

durata: 3 minuti circa



In provincia di Milano, il borgo ospita 450 abitanti, dista 33 km da Milano, 29 da Pavia e 36 da Novara.
L'abbazia cistercense di Morimondo è una filiazione di quella francese di Morimond, da cui prende il nome il borgo.
Nel 1136 i monaci francesi scelsero questo luogo per fondarvi una nuova abbazia, si occuparono delle attività agricole, disboscarono, bonificarono e irrigarono l'area intorno al Ticino trasformandola in zona fertile con coltivazioni e marcite. Nel 1182 iniziò la costruzione della chiesa abbaziale che, a causa delle guerre, dei saccheggi e dei problemi coi proprietari terrieri, fu terminata nel 1296. Grazie a donazioni di terre nel XIV secolo l'abbazia si espanse molto ed ebbe un gran numero di grange, mulini e cascine. Iniziò a declinare nel 1450 quando si trasformò in commenda. Nel 1798 la soppressione napoleonica del monastero causa la dispersione del patrimonio librario e dei preziosi codici miniati e l'abbazia viene messa all'asta e venduta nel 1805. Nel 1982 il Comune di Morimondo acquista il monastero e inizia l'opera di recupero architettonico.
Coivolte nel recupero le poche case del borgo, i vicoli e la piazzetta, pavimentata con la tradizionale "rizzata", le cascine e le pertinenze del monastero. E' un complesso omogeneo nella tonalità del cotto. Morimondo è un'architettura cistercense che guarda al gotico e risente del romanico, principalmente architettura monastica priva di fronzoli, essenziale, basata sulla mistica della luce e la geometria nelle dimensioni degli edifici. La facciata della chiesa è lombarda del 1296 per la forma "a capanna", rivela alcune asimmetrie che sono tipiche del linguaggio cistercense: la perfezione appartiene solo a Dio, quindi sono voluti errori come bifore e rosone non simmetrici, colonne interne di diversa altezza o con capitelli diversi. Da vedere il coro ligneo del 1522 e l'affresco della Madonna col Bambino e San Giovannino del 1515. Nel chiostro, il porticato ha un lato romanico e tre rinascimentali. Si possono visitare tutti gli ambienti: lo scriptorium, la Sala del Capitolo, il locutorium, il refettorio. Nel Parco del Ticino si trova la cascina Fiorentina, la grangia fondata nel XV secolo dai monaci riformatori fiorentini, con mulino e forno. Il borgo di Fallavecchia conserva la vecchia struttura della cascina lombarda, era un piccolo paese con il negozio, l'osteria, la chiesetta e le stalle.
A Morimondo si produce il latte che è usato per lo stracchino e il gorgonzola, birra, salumi (cotechino e salame crudo e cotto), riso Carnaroli e il tipico dolce "abatino". La specialità è la cassoeula con la polenta, i risotti e il brasato.
Nel Museo dell'abbazia si visita il monastero; Cascina Fiorentina è visitabile come fattoria didattica e su prenotazione; il Museo Civico Angelo Comolli è dedicato al pittore (1863-1943) che abitò dell'abbazia da lui comprata nel 1917; il borgo di Fallavecchia è un museo all'aperto dell'antica vita rurale.

 

2 commenti:

  1. Bellissimo borgo! :oD ... pieno di storia e di quiete :o) ... ehm la quiete c'e' solo durante i giorni lavorativi eh, poi nel fine settimana arrivano i visitatori che vogliono rilassarsi ... e sembra tutto un mercato :o( Interessantissima chicca ;o)

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  2. @ ZeN: Ho notato che il Lombardia ci sono vari borghi così. Noi, in Toscana, abbiamo i "castelli" (che non sono castelli ma borghi fortificati) e le "grange". Queste sono invece le realtà padane. :o)

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