giovedì 12 novembre 2015

Martinica - Martinique





Isola dell'America Centrale, nelle Piccole Antille, bagnata dal Mar delle Antille e dall'Oceano Atlantico. E' un dipartimento d'Oltremare della Francia con capoluogo Fort-de-France. Le sue zone interne sono ricoperte da dense foreste. Prevalentemente montuosa, ha un imponente apparato vulcanico la cui eruzione nel 1902 causò la morte di 30.000 persone. Il clima è tropicale, caldo e umido, con abbondanti precipitazioni; nei mesi estivi sono frequenti gli uragani. La popolazione è costituita soprattutto da negri e mulatti, discendenti dagli schiavi deportati nelle Antille dall'Africa Occidentale. La lingua ufficiale è il francese, ma la popolazione parla il creolo (un insieme di parole provenienti dall'Inglese, il Francese e alcuni dialetti africani e amerindi). La religione prevalente è la cattolica. Ha una temperatura media di 26°, da luglio a ottobre vi è la stagione umida con forti perturbazioni e cicloni, da gennaio ad aprile la stagione è secca, con qualche improvviso scroscio di pioggia.
Fu scoperta nel 1502 da Cristoforo Colombo che la occupò in nome della Spagna, era abitata dagli Indiani dei Caraibi, originari della Valle dell'Orinoco (fiume del Venezuela). La sua ricchezza storica è testimoniata dalle rovine e i monumenti storici presenti sull'isola. Nei secoli successivi l'isola cambiò più volte padrone, seguendo le rivalità europee. Nel 1635 fu invasa dai Francesi, fu attaccata dagli Inglesi e nel 1674 dagli Olandesi. Gli Inglesi la occuparono più volte. Fu ceduta definitivamente ai Francesi nel 1814, che impiantarono piantagioni di canna da zucchero e caffè e vi importarono schiavi provenienti dall'Africa. Nel 1848 fu abolita la schiavitù nelle colonie francesi. Dipartimento francese d'Oltremare, l'isola è rappresentata all'Assemblea nazionale da 3 deputati e al Senato da 2 senatori. Esiste un Consiglio generale di 36 membri e l'amministrazione è affidata a un prefetto, ma molti auspicano l'indipendenza.
Oggi la popolazione è in grande maggioranza di origine africana, ma si può considerare multietnica (amerindi, europei, africani, indiani, arabi e asiatici). Le principali risorse sono le banane, la canna da zucchero, l'ananas, il rum, la pesca e il turismo. La cucina creola è caratterizzata dai colori e la quantità incredibile di spezie, ha un'unica portata (il primo e il secondo nello stesso piatto), si consuma molta carne (pollo, maiale e capretto) e pesce. Famoso il rum della Martinica che ha la Denominazione d'Origine Controllata (AOC Rhum Agricole Martinique).
Fort-de-France (90.000 abitanti) fu fondata nel 1635, vi si trovano la biblioteca Schoelcher (opera dell'architetto francese Henri Picq), la Cattedrale di Saint-Louis (1895) e il mercato coperto, entrambi di Picq. Nel Museo Dipartimentale d'Archeologia si trovano oltre 2000 oggetti trovati a Martinica e altre isole dei Caraibi, inoltre c'è il Museo Regionale di Storia ed Etnografia.
Altre località dell'isola sono L'Ajoupa-Bouillon (comune sulla spiaggia, molto caratteristico); Fonds-Saint-Denis (uno dei luoghi più ricchi di fiori, con le belle cascate di Saut-Gendarme e Saut-Mahaut); Grand'Riviere (affascinante villaggio di pescatori che conserva l'atmosfera dell'Ottocento); Le Lorrain (dove vivevano gli indiani Arawaks e quelli dei Caraibi, con un'importante sito di cultura pre-colombiana); Le Marin (con il porto turistico, viva e molto "vera", vi sorge la bellissima chiesa in pietra del XVIII secolo, che domina il mare); Sainte-Anne (in splendida posizione in riva al mare, borgo molto pittoresco e vivace, un villaggio caraibico nonostante i turisti). Saint-Pierre fu distrutta dal terremoto del 1902, rimangono le rovine della vecchia città e la nuova è stata ricostruita cercando di conservare l'aspetto della vecchia Saint-Pierre. A Saint-Trinitè si trovano le rovine della Fortezza Dubuc, un'antica residenza signorile del XVII secolo appartenuta a un pirata che depredava le navi; Les Trois-Olets è un piccolo villaggio molto caratteristico con originali casette creole.

   

2 commenti:

  1. Bellissima! :o) La cosa che ho apprezzato di piu' e' 'il rispetto' architettonico e urbanistico che e' stato usato su questa bella terra :o) Tutto e' molto naturale e ben sistemato ... nada cubi, nada cementificazioni selvagge :oD Un paradiso si' ;o)

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  2. @ ZeN: Speriamo sia così ovunque, sull'isola. Sarebbe un miracolo! Bella, sì. :o)

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