martedì 29 settembre 2015

I mandala





Letteralmente "essenza" (manda) + "possedere" o "contenere" (la), tradotto come "cerchio-circonferenza" o "ciclo".
Rappresentazione simbolica del cosmo nella tradizione religiosa dell'India. Consta in un cerchio che definisce la totalità e di un quadrato inscritto che la ripartisce. All'interno del mandala ci sono 4 sezioni, suddivise in altre sezioni. Il senso di un mandala è tutto contenuto nella sua capacità di esprimere la totalità. La sua pratica è un rito reintegratore o purificatore, è costituito, di base, dall'associazione di diverse figure geometriche (il punto, il triangolo, il cerchio e il quadrato), il disegno ha un significato spirituale e rituale sia nel Buddhismo sia nell'Hinduismo.





Secondo i Buddhisti rappresenta il processo mediante il quale il cosmo si è formato al suo centro, con un articolato simbolismo, consente una sorta di viaggio iniziatico che permette una crescita interiore. I veri mandala buddhisti possono essere solamente mentali, le immagini fisiche servono per costruire il vero mandala che si forma nella mente al termine del lavoro. Dopo un certo periodo di tempo il mandala viene distrutto spazzando via la sabbia di cui è composto, questo vuole ricordare la caducità delle cose e la rinascita, essendo la forza distruttrice anche una forza che dà la vita. Il corrispettivo induista del mandala è lo "Yantra" ("strumento"), simile al mandala ma più schematico, che si limita a usare figure geometriche e lettere in sanscrito, mentre nel mandala sono raffigurati anche luoghi, figure e oggetti.


 Yantra


Mandala tibetano di sabbia


Mandala buddhista


Manjuvajramandala, con 43 divinità
Tempera su cotone, Tibet
(tutte le foto sono di wikipedia.org)


Può essere dipinto su stoffa, tracciato a rilievo per terra con grani o sassolini colorati (l'itinerario spirituale di iniziazione del discepolo), dipinto sulle pareti dei santuari, inciso su pietra o su metallo.



2 commenti:

  1. Sui mandala ne so' veramente poco ... ma una cosa e' certa ... che i buddisti riescono praticamente a 'leggerli' :o) Non sapevo neanche che venissero distrutti! Noi li vediamo come piccole opere d'arte, o comunque disegni gradevoli, quasi 'motivi' per pregiati tappeti! ... se ' un rito, esso va' compiuto fino in fondo! :o) Gli yantra sono piu' schematici, e' vero, ma ogni 'foglietta' ha la sua storia da raccontare! Bellissimi tutti!

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  2. @ ZeN: Preferisco, come saprai, i mandala agli yantra. Il motivo è evidente: io guardo la bellezza estetica (d'altronde non sono in grado di capirne il significato religioso...) ;o)

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