mercoledì 23 settembre 2015

Battiti d'ali




L'Aquila del Bonelli (Aquila fasciata) misura in media 70 cm e ha un'apertura alare di circa 180 cm. La femmina è più grande del maschio. Prevalentemente si ciba di piccoli mammiferi, ma anche di uccelli. E' diffusa in Africa, Europa, Asia meridionale e in alcune isole dell'Oceania. Ha due sottospecie.






L'aquila reale (Aquila chrysaetos) vive in Eurasia, Nordamerica e Nordafrica. Lunga fino a 87 cm, ha un'apertura alare che arriva a 240 cm. E' uno dei più potenti uccelli rapaci del mondo e attacca prede spesso più pesanti di lei. In Italia è presente sugli Appennini, sull'arco alpino, in Sardegna e in Sicilia. Nidifica sulle pareti rocciose, il suo territorio di caccia è poco o per nulla boscoso. Di solito cacciano i due: una vola bassa per spaventare la preda e l'altra dall'alto cerca di catturarla. Si nutre anche di serpenti, tartarughe (che sfracella sulle rocce) e carogne.





L'assiolo (Otus scops) è il più piccolo strigide europeo, dopo la civetta nana, ha le dimensioni di un merlo. Gufide che vive solitario, è attivo soprattutto di notte. Se minacciato, batte il becco o sgrana gli occhi in modo asincrono o può attaccare con artigli e becco. Le femmine e i maschi cantano spesso in duetto. Sono uccelli monogami, raramente si accoppiano dopo la perdita del partner. Caccia insetti, ma anche uccelli e rospi, raramente topi e altri piccoli mammiferi. L'assiolo migra nelle savane boschive o arbustive a sud del Sahara.





L'astore (Accipiter gentilis) è lungo fino a 63 cm e ha un'apertura alare fino a 122 cm, il maschio è più piccolo della femmina. Caccia con un volo ravvicinato a terra o da una posizione nascosta o rincorrendo a terra le prede. Si nutre soprattutto di piccoli e medi mammiferi e uccelli. Vive in zone temperate e nella zona mediterranea, in Scandinavia, Finlandia, Russia, fino al Nordafrica, Grecia, Asia Minore e Iran. In Italia vive sulle Alpi e sugli Appennini.



  Giovane a sinistra, adulto a destra
foto: wikipedia.org


L'astore sardo (Accipiter gentilis arrigonii) è endemico della Sardegna e della Corsica, rispetto alla specie precedente è più scuro e più piccolo. Vive nelle foreste ad alto fusto, soprattutto aghifoglie e querce. Specie elusiva e solitaria, si nutre di piccoli uccelli, piccoli mammiferi e raramente di rettili, insetti e carogne. In Sardegna vivono 60-80 coppie, in Corsica 50-80. E' minacciato dalla riduzione dei boschi.





L'averla piccola (Lanius collurio) ha 4 sottospecie, è lunga circa 18 cm, vive in Italia tranne che in Sicilia e nella penisola Salentina, in ambienti vicini a 2000 mt sul mare. Nidifica in quasi tutta Europa, Asia, e Africa del Nord. Si ciba di insetti, piccoli uccelli, piccoli mammiferi, lucertole e rane. Come quasi tutte le averle ha l'abitudine di infilzare la preda sulle spine dei rovi. Le popolazioni sono in diminuzione. E' una specie protetta.



2 commenti:

  1. Belli tutti questi puffoloni-puffolini! La maestorista' dell' aquila e' innegabile, come innegabile e' la bellezza del piccolo zorro (averla), la tenerezza dell'assiolo e l'eleganza dell'astore! :oD Graditissimi e amatissimi tutti! :oD Grazie per quest'attimo di bellezza assoluta ;o)

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  2. @ ZeN: L'assiolo e l'averla sono i più simpatici, ma i rapaci come le aquile e i falchi, con il loro volo, la loro potenza e quello sguardo fiero, sono da sempre nel mio cuore. :o)

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