venerdì 10 aprile 2015

Istanbul




Città della Turchia a cavallo fra il continente europeo e quello asiatico. La città è nettamente divisa in tre parti di forma triangolare e convergenti verso il Mar di Marmara: sul promontorio si trovano i due quartieri  di Pera e di Galata (che insieme formano Beyoglu) con i quartieri moderni d'impronta europea;  sul promontorio fra il Corno d'Oro e il Mar di Marmara sorge Stambul, la parte più antica della città; sulla sponda asiatica del Bosforo si estende Scutari, il sobborgo commerciale. Due ponti (Galata e Pera) valicano il Corno d'Oro, nel 1973 è stato inaugurato il ponte sul Bosforo. E' una delle principali mete del turismo internazionale.
Fin dall'antichità ebbe un importante ruolo politico e commerciale, con Vespasiano divenne provincia romana, acquistò una notevole importanza con Settimio Severo e Caracalla. Le maggiori chiese della città risalgono all'epoca di Giustiniano (SS. Sergio e Bacco, VI secolo; Santa Sofia, ricostruita dopo il 532, ricca di marmi policromi e mosaici). L'arte bizantina (V-VI secolo, fino al XV) assunse caratteri particolari ben distinti. Dopo il 754 tutte le immagini delle chiese e gli oggetti d'arte applicata con decorazioni figurate furono distrutti. Nel IX secolo Istanbul ridivenne un fiorente centro artistico, fino alla conquista turca (1451). Ai periodi macedone e paleologo risalgono numerose chiese spesso con importanti cicli di mosaici (Vefa Kilise Cami, XIV secolo) e i resti di alcuni palazzi (palazzo di Giustiniano, X secolo; Tekfur Saray con muratura policroma). La conquista dei Turchi Ottomani del 1453 la rese fastosa capitale di un grande impero moderno, sede di fervide attività artistiche e artigianali (armi, tessuti e gioielli) e Istanbul raggiunse il massimo del suo splendore nelle costruzioni architettoniche. I sultani trasformarono le chiese cristiane in moschee aggiungendovi atri e minareti e costruirono sulle colline una serie di moschee che conferirono alla città  il suo aspetto inconfondibile. La più antica delle moschee imperiali rimaste è quella di Bayazid II (1501-06). L'epoca ottomana raggiunse la sua più completa realizzazione nelle geniali interpretazioni dell'architetto Sinan (XVI secolo), costruì la moschea dei Principi (Shahzade Cami, 1544-48), la Mihrimah (1562-67), la Suleimaniyye (1550, circondata da numerosi edifici, centro della religione e della cultura islamiche), le moschee di Soqolli Mohammed Pascià (1572), di Ahmed Pascià (1555 circa), Piyali Pascià (1573), Rustem Pascià (1561 circa, la più splendida del genere, con pareti interne coperte di ceramiche dipinte). Al XVII secolo risalgono la Yeni Cami o moschea della Valide (1597-1603, rivestita di ceramiche azzurre) e la moschea del sultano Ahmed I (1607-16, con ceramiche verdi e blu). Nel campo dell'architettura civile spicca il complesso di Topkapi, il palazzo dei sultani, con parti di diverse epoche. L'edificio più prezioso è il padiglione delle ceramiche (Cinili-Koshk, 1472). Caratteristiche le fontane, spesso in forma di padiglioni. Un altro elemento tipico dell'urbanistica ottomana sono i bazar, quello attuale è formato da due mercati coperti con sale a cupole su pilastri, circondate da un dedalo di viuzze coperte affiancate da botteghe. Un altro tipo edilizio caratteristico è lo hani, albergo per le carovane e magazzino per le merci. Delle fortificazioni ottomane rimangono i due castelli di Anadoluhisari e di Rumelihisari e la fortezza delle Sette Torri. La città moderna è Galata-Pera, oltre il Bosforo. Già quartiere dei Genovesi, divenne sotto i Turchi sede delle ambasciate europee. Vi abbondano gli edifici neoclassici e quelli neoclassici turchi dell'Ottocento e del primo Novecento.
 

2 commenti:

  1. Eh si' e' proprio bella questa varieta' di genti, di usi e costumi :o) La Turchia oltre ad essere un richiamo turistico (e lo merita), pianin pianino sta crescendo anche industrialmente. I suoi prodotti, di buona fattura e dai costi contenuti, iniziano ad essere conosciuti in giro e a fare una bella concorrenza alla piu' blasonate e antiche marche europee. Chissa' se ti sono sfuggiti i venditori di tappeti! :oD

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  2. @ ZeN: Non mi son sfuggiti, i venditori di tappeti, ma non ne ho letto nulla... O.o
    Pur vedendola solo in video, mi è sempre piaciuta Istanbul, credo proprio per l'aria che si respira (e non l'inquinamento, neh!). ;o)

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