sabato 4 aprile 2015

Ishtar - Istar

Terracotta, 2000 a.C. - Da Eshnunna
foto: wikipedia.org


La dea più importante del pantheon mesopotamico, l'unica autonoma, mentre le altre figurano solo come spose di divinità maschili. E' la dea per antonomasia, messa in rapporto con il pianeta Venere la cui rappresentazione stilizzata (una stella a 8 punte) ne costituiva il simbolo. Signora della battaglia, dea dell'amore (da cui deriva la greca Afrodite e la romana Venere), come dea guerriera è caratterizzata da una furia distruttrice, è una leonessa, e il leone è appunto il suo animale sacro, venerata dagli Assiri per le sue qualità guerresche. A Ishtar prestavano servizio nei suoi templi, quale dea dell'amore, le cosiddette prostitute sacre, erano sacerdotesse che si prostituivano a vantaggio del tempio. Senza Ishtar non ci sarebbe stato desiderio erotico. Racconta un mito che quando la dea scomparve per recarsi agli Inferi, nè uomini nè animali si accoppiarono più. Appare come amante del dio Tammuz, a cui causa la morte, s'invaghisce anche dell'eroe Gilgamesh che la disdegna e le rinfaccia la volubilità amorosa. Ishtar sarà continuata nelle religioni dei Fenici e di altri popoli semitici con il nome di Astarte.
E' raffigurata con una lunga veste, dea della fecondità agreste, con ciuffi di canne e spighe di grano che le spuntano dalle spalle e, in seguito, anche come dea guerriera, spesso con il suo compagno Tammuz. Nel periodo babilonese appare anche nuda. Nei sigilli e rilievi assiri è armata e accompagnata sempre dal suo simbolo astrale, la stella a 8 punte.

2 commenti:

  1. Ehehe bella Dea focosa :oD ... da come ho capito accentrava tutti i piu' grandi poteri: amore, guerra, fecondita' ... ehm agli Dei masculi gli rimaneva ben poca roba da fare ... (scansafatiche come sempre)

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  2. @ ZeN: Alcuni masculi son ben felici di non fare nulla...lei è la soluzione migliore. XD

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