martedì 31 marzo 2015

Re Artù - King Arthur



Figlio del re Uther Pendragon, è un'importante figura delle leggende della Gran Bretagna. Non si sa se sia stata una persona reale, nei testi in gallese era definito "dux bellorum" (signore delle guerre), poi "ameraudur" (imperatore). Gli studiosi ritengono sostanzialmente leggendaria la sua figura, si dice sia vissuto nel tardo V secolo o agli inizi del VI, che fosse un romano-britannico e che avesse combattuto il paganesimo sassone con quartieri generali in Galles e Cornovaglia, o a ovest dell'attuale Inghilterra. E' stato identificato in molti personaggi, nella sua generazione c'erano svariati omonimi che poi sono stati riuniti dalle credenze popolari e tramandati come fossero un'unica identità. Il nome "Artù" in lingua celtica significa "orso", simbolo di forza, stabilità e protezione. Nella civiltà celtica continentale gli uomini avevano come nome proprio quello di un animale che sceglievano per sottolineare un tratto fisico o caratteriale, l'orso è l'animale simbolo per eccellenza della regalità. Artù appare per la prima volta nella letteratura gallese in un antico poema (Y Gododdin, 594), un'altra citazione è dell'anno 830 circa, qui Artù è descritto come "comandante di battaglie" piuttosto che come un re. Secondo gli Annales Cambiae Artù sarebbe stato ucciso durante la battaglia di Camlann nel VI secolo, queste opere lo dipingono come un fiero guerriero, non necessariamente moralmente impeccabile come nei successivi romanzi. La prima grande popolarizzazione della leggenda di Artù fu il romanzo di Goffredo  di Monmouth, Historia Regum Britanniae (1133 o 1138), poi nel Merlin di Robert de Boron, ripreso e continuato da Thomas Malory in cui re Artù ottiene il trono estaendo una spada dalla roccia. Excalibur, la spada magica, viene donata ad Artù dalla dama del lago dopo che Artù è già re. Secondo diverse fonti Artù distrugge la spada estratta dalla roccia mentre sta combattendo contro re Pellinore, per questo Merlino gli permetterà di ottenere Excalibur dal lago. La lama della spada è in grado di tagliare qualunque materiale e il suo fodero rende invincibile chiunque lo indossi. Dopo la morte di suo padre Uther nessuno regnò sull'Inghilterra, Merlino conficcò la spada in una roccia dicendo che chiunque l'avrebbe estratta sarebbe diventato re. Artù, diventato grande, riuscì a sfilare la spada e fu incoronato re dallo stesso Merlino. Sposò Ginevra il cui padre diede ad Artù la Tavola Rotonda come dote che divenne il luogo in cui i suoi cavalieri potevano riunirsi evitando dispute su chi dovesse governare, poichè la Tavola Rotonda metteva tutti sullo stesso piano. Da quel momento seguì un regno fatto di splendore e magnificenza e la corte di Artù divenne il centro focale dove nacquero molti eroi.


Nella guerra contro i Romani, sconfisse l'imperatore Lucio e lui stesso divenne imperatore. Il suo più illustre cavaliere, Lancelot, si innamorò di Ginevra ma la loro relazione venne scoperta. Iniziò la ricerca al Santo Graal. Lancelot fuggì e Ginevra fu condannata a morte, poi salvata da quest'ultimo che la portò nel suo regno. Questo spinse Artù ad attraversare lo Stretto per combattere il suo ex cavaliere lasciando al suo posto, in carica di regnante, Mordred che gli si ribellò. Artù fu costretto a tornare indietro per sopprimere qualsiasi ambizione di predominio. In battaglia rimase gravemente ferito, fu trasportato su una barca verso la valle di Avalon dove morì. La sua presumibile tomba fu scoperta a Glastonbury durante il regno di Enrico II (1154-89). Altre varianti raccontano che Artù fu affidato al mago Merlino che lo diede a sir Ettore che lo allevò insieme al figlio sir Kay. Quando Uther morì i nobili, non sapendo chi nominare come successore, consultarono Merlino che li riunì il giorno di Natale nella chiesa di Santo Stefano a Londra. Dopo la messa una grande roccia apparve nel cortile della chiesa, vi era conficcata una spada su cui era scritto che sarebbe divenuto re chi l'avrebbe estratta. Narra la leggenda che molti anni più tardi sir Ettore, trovandosi a Londra con Artù e Kay (che doveva partecipare al suo primo torneo), si accorse di non avere la spada, così Artù si offrì di andare a prenderla a casa. Per la strada notò la spada conficcata nella roccia e la estrasse subito e senza sforzo. Quando sir Ettore vide la spada  non ritenne possibile che il ragazzo l'avesse estratta da solo, così la rimise a posto e potè vedere Artù tirarla fuori con le sue forze. Con l'aiuto di Merlino Artù governò il Paese ristabilendo pace e giustizia.
Una leggenda narra che tornerà quando la Gran Bretagna avrà bisogno di lui.

 

2 commenti:

  1. L'Inghilterra vanta di ben due Re' Artu'! :o) Il primo, forse non re e forse neanche Artu', visse parecchi secoli prima dell'epoca in cui viene 'raccontata' la sua storia. Quindi sono diversi gli scenari, i castelli, l'educazione e il bon ton :o) Il secondo Re Artu' e' vissuto nelle storie e nelle leggende popolari con tutte le sue varianti e sfumature :o) ... azz, a pensarci bene ... altro che 2! di Re Artu' non ce n'e' stato neanche 1! Vabbe' pero' non importa :o) le leggende son meglio delle realta'! :oD

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  2. @ ZeN: Gli studiosi non hanno precise indicazioni sulla sua esistenza, ma sappiamo bene che non tutto quello che non è provato può essere esistito, casomai enfatizzato dalle leggende. ;o)

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