giovedì 26 marzo 2015

Induismo

Simbolo dell'om, il più sacro mantra induista
tutte le foto sono di wikipedia.org


Nome dato al politeismo indiano sorto dopo la crisi del politeismo vedico. E' un passaggio non esattamente avvertibile e si svolge in un millennio: dal 600 a.C. al 400 d.C.
E' formato da molte religioni, come il buddhismo e il giainismo, e da un'infinità di correnti collaterali e secondarie in un filone principale ancora legato alla tradizione vedica, grazie alla presenza e alla continuità d'azione del brahmani.
Il pantheon dell'induismo è dominato da Brahma, Visnu e Siva (la Trimurti brahmanica) e dalla molteplicità di aspetti che queste singole divinità possono assumere, che danno vita alla cultura figurativa dell'India classica. Le opere d'arte induiste, più che un'esperienza estetica, sono un'esperienza essenzialmente spirituale. Anche la pianta del tempio risponde a queste insopprimibili esigenze, in quanto è concepita come un disegno mistico ma perfetto di un simbolismo magico basato sull'elemento cosmico la cui energia e le cui leggi di equilibri e di gravitazioni sono all'origine dell'universo.

  Rappresentazione moderna del mito cosmologico Narayana

Le prime forme del tempio indù sono piccole celle (spesso precedute da un portico, V-VI secolo), poi templi più complessi che diedero lo schema base del tempio indù tradizionale nelle epoche successive, con precise caratteristiche degli elementi costitutivi tuttavia sensibili a variazioni sia nella distribuzione degli elementi decorativi sia nella moltiplicazione o amplificazione degli ambienti. Le coperture dei templi più diffuse furono quella a profilo curvilineo (diffusa nel nord) e quella a forma di piramide (diffusa nel sud). Queste coperture svilupparono l'uso di riprodursi in scala ridotta in infinite serie di modelli miniaturizzari, a scopo ornamentale. Le piante più elaborate si riferiscono a forme più evolute (VIII secolo), Carattere a sè assume nell'architettura dell'India del sud l'imponente struttura piramidale del Vimana di Tanjore (X secolo) e, sempre nel sud, con gli stili medievali, il tempio si trasforma in città-tempio dominato dalla gigantesca struttura della torre-portale (gopuram, XV-XVII secolo). Numerose le architetture rupestri dell'induismo (VII-IX secolo) scavate nella roccia secondo i modelli dei templi costruiti all'aria libera. Sviluppi diversi e interessanti ebbe l'induismo nell'interpretazione artistica delle civiltà dell'Asia sud-orientale, specie nella Cambogia khmer (templi-montagna) e nei vari aspetti dell'arte indo-giavanese.

Mohandas Karamchand Gandhi (1869-1948)

 

2 commenti:

  1. L'Induismo e' per noi occidentali una religione abbastanza sconosciuta, come sconosciute sono le innumerevoli mutazioni dei tre Dei principali. Per l'OM invece il discorso e' differente poiche' la sua 'natura' viene riconosciuta anche in molte discipline olistiche :o)

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  2. @ ZeN: Le religioni dei Paesi asiatici sono molto complesse per noi occidentali, proprio per il numero degli dei e tutte le loro mutazioni. Per conoscerle bisognerebbe nascerci, o essere dei grandi appassionati e studiosi di questo argomento, sì. :o)

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