Pittore statunitense, lavorò dapprima come incisore di carte geografiche a New York, dedicandosi in seguito al paesaggio dal vero. Nel 1847 fece un primo viaggio in Europa, soggiornando a Roma e a Londra. Tornò nel 1850 e a Parigi fu influenzato da Corot e dai paesaggisti di Barbizon. Il suo stile divenne del tutto personale nel 1860, caratterizzato da una felice resa delle vibrazioni atmosferiche e una composizione accurata ma pervasa d'intima spiritualità in cui si riconoscono influenze degli artisti francesi applicate al paesaggio della tradizione americana.
Delicatissimi questi paesaggi! ... sembrano veri :o) Mi piace questa semplicita' nel ritrarre 'quello che effettivamente c'e'' senza dover ricorrere obbligatoriamente alla ricerca di un soggetto particolare :o) M'e' piaciuto si'!
RispondiElimina@ ZeN: Ecco, con tutto il dovuto rispetto, non appenderei in casa mia un quadro di questo artista. Mi pare triste ... :o/
RispondiEliminaEffettivamente non sembra proprio che ritragga 'la festa della felicita'' :o) ... pero' mi piace come dipinge la natura ... soprattutto gli alberi ... azz sembrano veri!
RispondiElimina@ ZeN: Mi riferivo, difatti, ai colori...tristenzuoli, sì. ;o)
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