sabato 9 agosto 2014

Vologda - Oblast Vologda




Città storica di circa 301.000 abitanti, ha 224 edifici ufficialmente riconosciuti Monumenti del Patrimonio Culturale.
Il nucleo originario della città risale al XIII secolo, vicino alla chiesa della Resurrezione. Tutte le fortificazioni, i ponti, le case e le chiese erano di legno. Del Granducato di Mosca dal 1397, diventò uno dei maggiori centri di transito del commercio in Russia. Nel 1565 lo zar Ivan il Terribile fece costruire una nuova fortezza: il Cremlino. Durante il regno di Pietro il Grande divenne una delle principali basi militari della Russia. Lo zar vi soggiornò molte volte, nella piccola casa del mercante olandese Gutmanche che, nel 1885, è stata trasformata in museo commemorativo dello zar, primo museo della città.
Dopo la fondazione di San Pietroburgo il commercio estero fu dirottato sul Mar Baltico e Vologda decadde. Si riprese durante il regno di Caterina la Grande che nel 1780 la fece vicereame, poi divenuto Governatorato di Vologda. Nel 1871 un mercante danese aprì una fabbrica di burro fuori città, è stata la prima fabbrica di burro in Russia. Da allora la città divenne il centro dell'industria del burro, un burro speciale dal gusto di noci diventato un marchio di fabbrica. Nel XV secolo Vologda fu destinazione di esilio politico, anche di personaggi noti come Joseph Stalin e Vyacheslav Molotov. Nel 1941 fu bombardata dai Finlandesi. Vologda è una delle grandi città meglio conservate della Russia che unisce architettura tradizionale in pietra e monumenti in legno: il Cremlino (Cortile del Vescovo); la Cattedrale di  Santa Sofia (1568-87, in stile russo, fondata da Ivan il Terribile. Il più antico edificio sopravvissuto, sulla riva del fiume Vologda, con affreschi interni del 1685-87. Il campanile ottagonale è in pietra e risale al 1654-59. Attualmente la chiesa è un museo); Il Monastero Spaso-Prilutsky (fuori città, sulle rive del fiume Vologda, del 1371. E' una fortezza circondata da un muro con quattro torri angolari e tre porte. La Cattedrale del Salvatore (1537-42) è il primo edificio in pietra della città, il campanile risale al 1639-54. La Cattedrale è stata bruciata  e ripristinata nel 1813-17, è collegata a un insieme di fabbricati che comprendono la chiesa della Preservazione (anteriore al 1623), la chiesa di Tutti i Santi (1721) e la chiesa di Santa Caterina del 1830. Nel 1962 la chiesa dell'Assunta, precedentemente situata nel Monastero di Alexandro-Kushtsky, è stata trasferita qui, è uno dei primi edifici russi in legno); complesso delle chiese di Vladimir; la chiesa di Konstantin e Elera; la chiesa di San Giovanni Battista in Roshcheniye con i suoi affreschi; la chiesa di Dmitry Prilutsky; quella dell'Intercessine sul Kozlyona; i complessi architettonici del Ponte di Pietra e della Piazza Revolyutsii.
Fra i musei, quattro Gallerie d'Arte Regionale e la Galleria Ponte Rosso; il più grande centro culturale del Nord della Russia è il Museo di Stato di Vologda che comprende il Cremlino (Cortile del Vescovo) e la Casa-Museo di Pietro il Grande; Il Mondo delle Cose Dimenticate; il Museo degli appartamenti Alexander Mozhaysky; il Museo dell'Esilio; il Museo di Architettura e di Etnografia e il Museo "Vologda al limite dei secoli".

 

2 commenti:

  1. Pensavo .... a come cambiano le sorti delle citta' e, quando la ruota gira, come si mescolano i destini! Questa citta' era famosa per i commerci, poi depressiun, poi ancora su' per via della zarina, poi ancora depressiun e luogo di confino :o( E chi non avrebbe scommesso un centesino sul burro ... poi si e' dovuto ricredere! La citta' e' bellissima e le Chiese attirano sempre gli sguardi! :oD ... e pensare che la maggior parte delle persone associano la cultura russa all'ateismo ... qua son piu' chiese che case! :oD

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  2. @ ZeN: Il popolo Russo, mi pare, è molto religioso, dai tempi dei tempi. Difatti, quando c'erano gli zar, sono state costruite moltissime chiese per i motivi più disparati. Se la gente non fosse andata in chiesa, che le facevano a fare? XD
    Poi, con il Comunismo, i credenti hanno dovuto nascondere i loro riti, ma non ho mai pensato che abbiano smesso di credere e di pregare. Le vicende di una città, di qualsiasi città, sono alterne. Ci son periodi aurei e altri di depressione. A occhio, le città più fortunate sono quelle che hanno ospitato od ospitano re, papi, vescovi, nobili, ecc. che se le decorano e innalzano a suon di denaro. Il popolo le costruisce e può vederle in tutto il loro splendore, ma spesso non può certamente accedere ai loro interni lussuosi. ;o)

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