giovedì 4 luglio 2013

Le detrazioni per i portatori di handicap




Il 4,8% degli italiani è disabile, la disabilità più alta è tra gli anziani, l'80% di essi ha più di 65 anni.
Una famiglia  con un figlio a carico portatore di handicap può detrarre 1620 euro fino a quando ha tre anni e poi di 1350 euro, ma se il reddito di questa famiglia è (per esempio) di 30.000 euro, gli saranno riconosciuti solo 923 euro in detrazione. Se i genitori sono separati si solito va divisa al 50% o si può cedere tutta la detrazione a chi ha il reddito più alto. In genere si fa quando uno dei due ha un reddito così basso per cui le imposte che paga sono inferiori alle detrazioni di cui avrebbe diritto. In questo caso la detrazione per il figlio disabile verrebbe persa perchè lo Stato restituisce al massimo quanto si è versato.
Le spese mediche generiche sono interamente deducibili dal reddito (visite dal medico generico, farmaci, ecc), sono deducibili anche le spese di assistenza specifica (assistenza infermieristica o attività di animazione e di terapia occupazionale, operatori tecnici ed educatori professionali). Queste spese si deducono interamente anche per i familiari che non hanno il disabile a loro carico, basta dimostrino siano state sostenute.
In caso di ricovero in istituti di assistenza non si può dedurre l'intera retta, ma solo le spese mediche e l'assistenza specifica. La ricevuta dell'istituto deve separare correttamente le varie voci in modo da poterle indicare sulla denuncia dei redditi.
Per le prestazioni sanitarie specialistiche (analisi, operazioni chirurgiche, visite specialistiche varie) si ha diritto a una detrazione Irpef del 19% sulle somme che superano 129,11 euro (ma vale per tutti).
In caso di non autosufficienza le spese per gli addetti all'assistenza personale sono detraibili per il 19% su una spesa massima di 2100 euro, ma solo se si ha un reddito inferiore ai 40.000 euro. Queste detrazioni (con ricevuta rilasciata da chi presta assistenza) sono fruibili anche dal familiare che sostiene le spese per il disabile, anche se non è a suo carico.
Il diritto di detrazione (senza alcuna franchigia) rientra anche nei costi di trasporto in ambulanza, l'acquisto di poltrone speciali, busti, arti artificiali, la costruzione di rampe esterne e interne all'abitazione, l'adattamento dell'ascensore alla carrozzella, i servizi di interpretariato per non udenti e l'acquisto di computer e altri strumenti che servono per facilitare l'autosufficienza e l'interazione.
Sull'acquisto di stumenti tecnici e informatici, oltre al 19% già descritto, si può usufruire anche dell'Iva agevolata al 4%. In particolare per i sussidi necessari a chi ha difficoltà motorie permanenti (automobile anche con adattamenti) e visive, uditive o di linguaggio (computer, tastiere o mouse speciali, software per particolari elaborazioni scritte o grafiche o, in generale, per l'accesso alla cultura e all'informazione). Per pagare meno Iva bisogna consegnare al venditore l'autorizzazione del medico specialista dell'Asl a cui si appartiene che attesta che effettivamente il disabile ha bisogno di quel sussidio, e un certificato rilasciato dall'Asl che certifica un'invalidità permanente che rientri nelle 4 forme ammesse.
I portatori di handicap gravi, se ereditano o ricevono una donazione, devono pagare un'imposta che si calcola solo sulla parte della quota che supera l'importo di 1,5milioni di euro. La cifra varia in base al grado di parentela tra la persona deceduta e l'erede.
I non vedenti possono detrarre (una sola volta in 4 anni) il 19% della spesa per l'acquisto di un cane guida, la detrazione per il mantenimento annuale è di 516,46 euro. Di questa restituzione non può beneficiare il familiare del disabile anche se quest'ultimo è a suo carico. E' prevista un'agevolazione anche sull'acquisto di libri, giornali e riviste in scrittura braille o su supporti audio: l'Iva al 4% anzichè al 21%.
Tutte le spese che si sostengono per eliminare la barriere architettoniche (compresi montacarichi o scivoli speciali, per esempio) godono della detrazione prevista anche per i normali lavori di ristrutturazione edilizia, cioè del 36% su una spesa massima di 48.000 euro. Se i lavori sono stati fatti fra il 26 giugno 2012 e il 30 giugno 2013 (salvo proroghe) la detrazione può essere anche del 50%, su un importo massimo di 96.000 euro.
 
 

2 commenti:

  1. Queste notizie che hai riportato sono utilissime :o) Io ho un'idea tutta mia di come vanno le cose :o(. Innanzi tutto penso che ci siano molti furbetti infiltrati tra i veri aventi diritto a tutte le prestazioni che hai descritto. Secondo poi, credo che per ogni cosa, anche in caso di handicap permanente, bisogna entrare negli ingranaggi della lentissima burocrazia. Insomma per farla breve ho quasi la certezza che, mentre i furbetti sanno le leggi a memoria, e volendo sanno anche come aggirare gli ostacoli, i veri aventi diritto spesso faticano anche per far riconoscere il loro handicap e i loro diritti :o(

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  2. @ ZeN: Questo è un punto fermo su qualunque rapporto debba essere instaurato fra cittadino e amministrazioni. Ma quando non se ne può proprio fare a meno, è utile sapere i propri diritti. ;o)

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