sabato 13 luglio 2013

La Barcellona di Gaudì




La Sagrada Familia fu iniziata nel 1884 da Antoni Gaudì (1852-1926), il più geniale fra gli architetti della Spagna moderna. Riuscì a realizzare gli stimoli della sua esuberante fantasia unitamente alla tradizione architettonica nazionale (e gotica) con il funzionalismo moderno insieme a forme esistenti in natura (stalattiti, guglie dolomitiche), il tutto riplasmato e trasfigurato dal suo estro e della sua inventiva, col risultato di creazioni veramente sorprendenti e suggestive. La Sagrada Familia rappresenta il culmine dell'opera di Gaudì. 



Il nome completo della Sagrada Familia è "Temple Expiatori de la Sagrada Familia", i lavori sono iniziati nel 1882 e la chiesa è stata consacrata nel 2010 (la navata centrale).
Nel 1863 nacque l'associazione spirituale dei devoti di San Giuseppe, il suo intento era quello di promuovere la costruzione di un tempio dedicato alla Sacra Famiglia. Tramite le donazioni comprò il terreno dove sorge la chiesa, nel 1881 avviò la costruzione di un progetto neogotico realizzando la cripta, ma ci furono disaccordi con l'architetto e, nel 1883, l'incarico fu dato a Gaudì che lavorò più di 40 anni al progetto e ne seguì esclusivamente la costruzione per 15 anni. Man mano che costruiva, Gaudì definiva i particolari e man mano che la costruzione si innalzava lo stile diveniva sempre più fantastico: le quattro torri sembrano termitai o i castelli di sabbia dei bambini, hanno cuspidi coperte di ceramiche dai colori vivaci e molte decorazioni ricordano lo stile Art Nouveau.
Nel 1926 Gaudì morì a causa di un tram, i lavori della chiesa continuarono seguendo i modelli originari del laboratorio di Gaudì.
La costruzione della chiesa dipende dai finanziamenti e dalle donazioni all'Associazione, per questo (e per la complessità del progetto) i lavori procedono lentamente.
Ogni parte del progetto è ricca di allegorie e simbolismi, quando la basilica sarà finita ci saranno 18 guglie che rappresenteranno i 12 apostoli, i 4 evangelisti, la Madonna e, quella più alta di tutte, Gesù. Avrà tre facciate, due già realizzate: la facciata della Natività, quella della Passione (con numeri che sommati per linee, colonne o diavonali danno sempre come risultati il numero "33", gli anni di Cristo), e la facciata della Gloria, da realizzare.
Tutti i temi della decorazione includono parole della liturgia. Alcune aree apposite del santuario saranno designate per rappresentare concetti religiosi, come la Virtù, i Peccati e i Santi, con le corrispondenti decorazioni. 
A Barcellona ci sono altre realizzazioni di Gaudì da visitare, edificò delle curiose case d'abitazione con soluzioni architettoniche originali e bizzarre che spesso traggono ispirazione  da fenomeni naturali.


Le Pedrera o Casa Milà è del 1906-10, "Pedrera" significa "casa di pietra", nel 1984 è stata dichiarata dall'Unesco Patrimonio mondiale dell'Umanità. 
Gaudì la progettò seguendo l'indirizzo del modernismo catalano adottando come elemento fondamentale la linea curva che richiama le onde del mare. La facciata esterna dell'edificio è in pietra grezza, sembra una parete rocciosa plasmata dalla natura, un grandioso basamento di una statua alla Vergine del Rosario che Gaudì voleva collocare sulla sommità. 
L'edificio è privo di linee rette, i suoi camini sembrano sculture fantastiche e surreali, Gaudì fu fra i primi architetti a usare il cemento armato come elemento base su cui sovrappose materiali di copertura come azulejos e la pietra viva. Grazie al cemento armato potè creare corpi molto aggettanti senza dover usare piloni per reggerli. Il ferro battuto fu utilizzato per porte, balconi, nella struttura dell'abitazione e per il cancello d'entrata. Il vetro armato, invece, è stato usato per la pavimentazione trasparente di molti balconi. 
Nel sottotetto si trova il museo sulle tecniche costruttive di Gaudì.

2 commenti:

  1. O.O Non lo sapevo che la Sagrada Familia non era finita! Eheheh il primo video 'm'ha fatto mori'!' So' all'antica e con le vertigini aggiunte, e me piase vede' le cose dal basso e non come gli osei :o) Pero' la Chiesa lo meritava tutto 'sto giro in elicottero' ... aggrappata al tavolo ma l'ho visto tutto!
    Bellissima anche Casa Mila'! Non sapevo che alcuni appartamenti fossero abitati e immagino che gli inquilini avranno poca privacy (come si affacciano alle finestre li filmano). Dicono che e' visitabile l'androne, il tetto, il sottotetto (museo), seminterrato (negozi e strutture per turisti) ed infine quel meraviglioso appartamento arredato con molti mobili d'epoca, alcuni dei quali progettati dallo stesso Gaudi'.

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  2. @ ZeN: Non c'è altro modo per vederne gli interni, coi giochi di luce e colori e l'ambiente da favola della Sagrada Familia. Bisogna "volare"... ;o)
    Pensa a quando l'ho vista l'ultima volta io, quasi trent'anni fa, il costruito era molto meno e, sul retro, c'era un cantiere edile. :o)
    I visitatori di casa Milà fanno la fila per entrare. Quei coraggiosi che sopportano il disagio ci devono tenere molto per abitarci. Non so se io lo farei. :o/

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