martedì 30 aprile 2013

Maratona Andalusia 23




Cordoba è una delle tre città più importanti dell'Andalucia, porta sulle sue mura antiche le tracce del suo passato tomentato e della sua leggendaria grandezza. Fu capitale della Betica romana e del mondo ispano-musulmano, poi quartier generale dei Re Cattolici dopo la Reconquista. La sua epoca d'oro fu in età musulmana, dal VIII al XIII secolo, in campo politico, culturale e architettonico, che si vede oggi nei gioielli quali la moschea, il sito archeologico della Medina Azahara e nel tracciato tortuoso delle viuzze della Juderia. Più tranquilla di Granada e Sevilla, merita un soggiorno adeguato.
Le sue terre furono abitate fin dall'Età del Bronzo (1000-2000 a.C.), a partire dall'VIII secolo vi si insediarono coloni fenici e greci, successivamente la misteriosa civiltà di Tartesso, nata dal contatto tra questi mercanti e le popolazioni autoctone. Nel II secolo a.C. arrivarono le coorti romane risalendo il Guadalquivir. Il generale Claudio Marcello fondò una piccola città che chiamò Coruba (nome già in uso presso la popolazione locale). La colonia si sviluppò rapidamente, tra il II secolo a.C. e il II secolo d.C. diventò la capitale amministrativa della Betica, iniziando un periodo di splendore.
Furono costruiti grandi monumenti pubblici e religiosi, si svilupparono le arti e le lettere, praticate dal grande filosofo Seneca e dal poeta Lucano, nati in queste terre. Dai Romani Cordoba ereditò la tradizione dei cortili (patios), intorno ai quali si sviluppa la maggior parte delle abitazioni. I Romani in seguito iniziarono a declinare, terminando la loro dominazione nel 409 a causa delle ripetute invasioni dei Vandali e altri popoli barbari arrivati dal Nord. Nel 460 i Visigoti soppiantarono gli invasori precedenti.


Sotto i Visigoti Cordoba perse l'egemonia a favore di Sevilla fino a quando, nel 711, i musulmani, vista l'importanza strategica della città situata nella piana del Guadalquivir all'incrocio della grandi vie militari e commerciali del Sud della Spagna (e dotata di un ponte costruito dai romani che scavalcava il fiume), occuparono la città che nel 717 divenne il centro amministrativo e artistico di el-Andalus. Con la dinastia degli Omayyadi iniziò l'età dell'oro di el-Andalus e soprattutto della città. Nel 758 iniziò la costruzione della prima fase della moschea, cristiani ed ebrei godettero di una grande tolleranza da parte delle autorità, il suo artigianato fiorì (ceramica, oreficeria, pelletteria, ecc.) e la grande moschea divenne celebre. Cordoba fu fucina di pensatori e artisti di grande rilievo, i suoi sovrani godevano di grande prestigio in tutto il mondo musulmano. Nel 936 iniziò la costruzione fuori città di una sontuosa residenza per il califfo: la Madinat el-Zahra (Medina Azahara), dal 929 al 1031 Cordoba fu la città più popolosa d'Europa, contava 100.000 abitanti, circa 1000 moschee, 600 bagni pubblici e aveva (eccezionale!) le strade illuminate, per non parlare della più grande biblioteca del mondo. A partire dal 1010 le lotte intestine e le sommosse fecero cadere il califfo creando una miriade di piccoli regni detti "taifa".
La comunità ebraica di Cordoba fu perseguitata durante il regno dei Visigoti, quando presero il potere i musulmani ne fu sollevata. I musulmani tolleravano i culti ebraici e cristiani in quanto religioni rivelate e per questo degne di rispetto. Il quartiere ebraico si estendeva accanto alla grande moschea, la comunità era rispettata per il lavoro dei suoi artigiani, amministratori, poeti e scienziati così tanto che attirò pensatori ebrei da tutta Europa. A Cordoba c'è l'unica sinagoga andalusa, una delle poche sopravvissute in Spagna, si trova nella Juderia.
Nel 1236 la città cadde sotto le truppe castigliane, la grande moschea fu consacrata al rito cristiano e diventò la cattedrale di Santa-Maria, furono edificate numerose chiese e, un secolo dopo, l'Acazar dei Re Cattolici. Nel XVI secolo la cattedrale fu impreziosita da una ricca decorazione rinascimentale mentre nei secoli XVII e XVIII vennero innalzati numerosi edifici barocchi.

      

4 commenti:

  1. ho capito qualcosina in spagnolo... e diceva (forse) che cordoba è una città tollerante perchè ospita con le sue architetture le tre religioni monoteiste. giusto signora tama?

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  2. @ Laraz: Esatto. Cordoba, insieme a Sevilla, è una delle città che ho visitato. Granada no, non ci hanno portato... :o/
    Ho trovato subito alcuni italiani. E' molto meno cara di Sevilla e ha un centro storico bellissimo. :o)

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  3. Molto bella :o) ... piu' leggo della Spagna e piu' mi rendo conto delle enormi lacune dei programmi scolastici :o( Non credo che ora le cose siano migliorate ma la storia dei Paesi vicino casa nostra, viene liquidata con una pagina di libro :o( ... eppure sono luoghi ove e' piu' facile arrivare come turisti ... arriviamo e facciamo la figura delle capre (parlo per me eh) completamente ignari del loro passato :o(

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  4. @ ZeN: Quando mi hai detto "Inutile che ci vada, tanto la conosco dai tuoi post" (riferendoti all'Andalusia), ti ho risposto che dai post se ne fa un'idea, ma non ha nulla a che vedere con andare sul posto. La differenza è che guardi le cose con occhi diversi, le capisci di più, le vivi appieno. Sapere in anticipo la storia di dove desideriamo andare dà una marcia in più al viaggio. Molte persone "prendono e vanno", se perdono mezze cose (se non tutte), stazionano davanti ai negozi di souvenir e non capiscono una minchia di quello che passa sotto ai loro occhi. Se vedono qualcosa che ritengono bello, lo fotografano o lo filmano. Punto. Mi pare un cincinin riduttivo... :o(
    Impossibile insegnare così dettagliatamente la storia degli altri Paesi, dovremmo uscire da scuola a cent'anni! Quando c'è un interesse particolare, però, si può sempre approfondire l'argomento. ;o)

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