sabato 1 settembre 2012

Nelle acque più profonde. Gli abissi




Fra i 2000 e i 6000 metri di profondità marina non c'è moto ondoso, le correnti sono molto lente, l'ambiente è uniforme e non risente del clima. Le temperature sono vicine ai 0°, la luce solare (a eccezione delle radiazioni violette) non arriva fin quaggiù e l'anidride carbonica è maggiore che in superficie. La pressione è fortissima e la mancanza di luce solare non permette la vita della flora. Tipica la bioluminescenza. Qui esiste una fauna ricca di forme, essenzialmente sono pesci, Chetognati, Decapodi, Misidacei, Copepodi. I loro scheletri sono poco calcificati, frequentemente hanno appendici molto lunghe (con tentacoli lunghi fino a 13 metri), il colore in genere è rosso scuro, viola e nero. I pesci hanno grandi bocche estensibili, denti molto lunghi e stomaci dilatabili per poter contenere prede voluminose, data la loro scarsità, che li costringe a lunghi digiuni. Sono essenzialmente carnivori e saprofagi. In alcune specie gli occhi sono telescopici, in altre ridotti. I loro organi luminosi determinano la cosiddetta bioluminescenza tipica della zona. Questa luce può essere di vari colori, in genere intermittente, ma prevalgono gli azzurri. La luce emessa serve come richiamo sessuale o per la preda, oppure come difesa.
 

2 commenti:

  1. Gli abissi e lo spazio (i due contrapposti) hanno sempre suscitato nell'uomo molta curiosita' e ehm ... spavento :o( Le leggende del mare non sono tenere per niente :o( Per fortuna degli animalini degli abissi non c'e' accanimento umano nella ricerca, difatti, dicono gli esperti, alcune specie animale sono sconosciute e alcune poco studiate ;o) Finche' non ci sara' una curiosita' specifica ... 'le bellezze' dei fondali potranno nuotare e fare le lucine tranquillamente :o)))

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  2. @ ZeN: E' che ci vogliono tecnologie avveniristiche per poter pattugliare le profondità abissali. Meno male che ancora non le hanno trovate... ;o)

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