venerdì 22 giugno 2012

Il senso delle parole ...




"Prima delle 8-8,15 non posso lavare le macchine perchè i vicini si sono lamentati del rumore".
"Ok, prendo appuntamento per venerdì prossimo, a che ora vengo?"
"Vieni alle 8-8,15"
Qui, alcune persone pretendono il "tu" (anche se non li conosci affatto), altrimenti li destabilizzi, e di conseguenza danno il "tu" anche a te.
Faccio lavare l'auto un par di volte l'anno, a mano. Con la Golf plus prendeva 20 euro, con la Fiesta 17. Quest'anno (nel pieno disprezzo della matematica più elementare) il mio benzinaio ha praticato un'aumento di 5 euro. Ho pagato 25 euro. Però ha fatto (udite udite) la ricevuta fiscale redatta a mano con tanto di data. E' passata la finanza o si sta cagando addosso per una sua visitina? :o)))
Arrivo, puntuale, manco a dirlo, alle 8,10. Parcheggio sul piazzale e vedo un'auto già iniziata. Mi chiedo come mai abbia iniziato prima. I vicini sono diventati tutti sordi? Ma la mia quando la fa?
"Vieni a prenderla alle 11,30"
"Ma mi avevi detto che eri libero alle 8,15, come mai c'è già una macchina?"
"E' arrivato prima di te"
"Come prima di me? Mi hai detto tu di arrivare a quest'ora!"
"Questo me l'ha parcheggiata ieri sera, quando ho aperto mica potevo aspettare che arrivassi tu! Ho iniziato con quella che avevo a disposizione".
"Ma a che seve allora prenotare una settimana prima quando chiunque ti può passare avanti?"
"La prenotazione è indispensabile, io garantisco che entro le 12,30 lavo tutte le auto che hanno l'appuntamento poi, chi arriva prima ha la precedenza. Sai, c'è quello che deve andare a un matrimonio, chi ha bisogno subito dell'auto..."
"Prima delle 8-8,15 non posso lavare le macchine perchè i vicini si sono lamentati del rumore"
Quella non era un'auto. Era un calesse.
>o<
Mercato settimanale. M'infilo con la Birra in braccio (che le devo tenere il naso con la mano che lecca o annusa tutti) di lato a un banco per vedere meglio una borsa. Mentre la valuto una...diciamo una, và, s'infila pure lei nello spazio angusto, mi urta e mi passa davanti col braccio per afferrare una borsa più in là. Quasi quasi urto il banco di dietro...ma sto zitta. Ho visto che era una mezza sega, anzianotta come me, molto villana e noncurante delle altre persone. Mi giro per uscire dal budello. Lei era ancora lì. :o)))
Col mio dolce peso mi comporto come una ruspa: esco trascinandola con tutte le scarpe.
Lei inizia a starnazzare inveendo in malo modo e protestando per il trattamento subito. Io, sorridendo, le sibilo una parola "CAFONA".

Questo fra ieri e oggi. 
E' il motivo per cui, quando so di dover fare delle commissioni o un pò di shopping, sono agitatissima. Questa cittadina di provincia mi ha costretta a essere quello che non sono per difendermi, a non cercare la logica nelle loro elucubrazioni, a non credere minimamente nella loro professionalità. Ho capito che, di soprannome, fa "bugia" e che nessuno ti dà il minimo di confidenza se non ha qualche interesse. 
La Maremma è bellissima, ma abitarci è tutto un altro par di maniche. 
 
 
 
 
 
 

4 commenti:

  1. ... tratto dal libro 'Storie di quotidiana follia' della scrittrice Tama Tamarindo :o) Col tempo ho capito che:
    - prendere appuntamento e' come diventare immediatamente un 'cliente aquisito' senza nessuna tutela e si viene facilmente scavalcati dal 'senza appuntamento' perche' cliente inaspettato quindi da non mandare via.
    - quindi bisogna comportarsi come tali per avere rispetto
    - comportarsi come la siura de Trastevere ... vogliono il 'tu' e la 'confidenza'? ecchite servito: Ah more' me lavi subbbito la machina che c'ho mezz'ora libbbera o vado da 'n'antro?
    - Per il mercato attrezzarsi di scarpe da lavoro con la punta di metallo e tonfarle sugli stinchi di chi si avvicina .... ohhh scusi neh :o)

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: Ahahaha! Quando una donna ha a che fare col mondo maschile (lavamacchine, meccanici, idraulici e affini) ha già di partenza pochissime chance di essere cagata. Poi ci sono le amicizie dei gestori che sfuggono a qualsiasi regola imposta a tutti gli altri. Qui, se fai il discorso della siura de Trastevere ricevi, immancabile, la risposta "Faccia come vuole, io lavoro così". Non c'è la mentalità di tenersi il cliente, sembra che nessuno abbia bisogno di aumentare il lavoro, nonostante tutti si lamentino degli incassi esigui. :o/
    Se decito di passare alla riscossa dopo un sopruso non chiedo mai scusa. A me, non l'hanno mai detto. Banzai!!!! =.=

    RispondiElimina
  3. condivido pienamente questa sensazione, capita pure a me che non abito certo in un paesino, ed io ho reazioni strane che passano dal silenzio assoluto tipo ebete ad azioni proprio come le tue, efficaci e poco cordiali.
    l'altro giorno sto camminando per una via, quando arrivano da dietro due ragazze che stanno "disquisendo" su cosa non ho capito di cui una spinge una bicicletta. ad un certo punto mi tagliano la strada completamente, virando con maleducazione sulla mia sinistra e continuando a parlare come due stronze,io mi sono fermata e le ho detto che era una gran maleducata. mi ha guardato come una marziana...
    oggi invece entro in un negozio sempre in centro città per prendere alcune scatolette per kalz. il tipo mi sta servendo quando entro na vecchia (a proposito tu non sei anzianotta, che m.... dici?)
    ma proprio na vecchia prende delle scatolette le mette sul banco poi si rivolge al tipo che mi sta servendo e gli dice :...e voglio un sacchetto di croccantino di marca "shit". io resto allibita ma non vedi rincoglionit. del c...o che mi sta servendo, ma chi c..o sei? per fortuna il tipo la messa a star zitta.
    ecco , a volte mi scappa la voglia di uscire proprio perchè sono circondata da str.... maleducati.. e io non riesco a stare con queste persone, non so proprio gestirle ma a mandarle a fanc...sì! è un dovere.

    RispondiElimina
  4. @ Laraz: Ti è andata bene con le ragazzotte, qui c'è gente (uomini) che sono stati picchiati da adolescenti che starnazzavano di notte sotto le finestre e non facevano dormire. Basta scendere di casa e protestare...e i vecchi non son da meno: maleducati, aggressivi, pieni di boria. :o(
    Non sempre mi comporto così al mercato, ci mancherebbe altro...quando mi gira però (valutando prima la stazza del maleducato di turno) ricambio volentieri la cortesia. Raddoppiata. Pensa, un uomo che passava con una padella in un sacchetto, mi ha colpito un ginocchio e mi ha fatto male, una volta. Faccia meravigliata e niente scuse. :o(
    Allora, io sono del 56. Fra pochi mesi compio gli anni, e non sono quaranta. Non sono vecchia e nemmeno anziana. Sono anzianotta! :o)))
    (Ma quelli dell'edicola mi hanno detto che non me li avrebbero dati mai mai mai. Che lecchini...;o))
    Tranquilla, Laraz. Hai le stesse esperienze di molte persone civili. Qui è normale passare avanti anche se c'è il numerino. Essendo fondalmentalmente timida, ho passato la vita a protestare (a casa), adesso faccio lo stesso ma qualche volta protesto vivacemente e, seppur raramente, vinco! I negozianti non intervengono mai, ce la dobbiamo sbrigare fra di noi. Questo mi ricorda quel "signore" che, al bar, ha aperto il quoridiano sul corto bancone, poi ci ha affiancato una valigetta in pelle e si è tranquillamente sorbito il suo caffè. Noi stavamo dietro, ad aspettare che finisse per poter consumare i caffè che ci avevano accatastato sul bancone. Ma non ci arrivavamo! Nessun barista è intervenuto per correggere il cliente incivile (anche igienicamente). Come vedi, siamo circondate da maleducati! :o(

    RispondiElimina