Nella valle del Nilo si susseguirono varie culture fin dal 3.800 a.C. (periodo predinastico), il primo embrione di uno stato si può riconoscere a partire dal 3.200-3.100 a.C. con la I dinastia. La storia dell'antico Egitto copre circa 4.000 anni, dal 3.900 a.C. al 342 a.C. (periodo tardo) e comprende 30 dinastie riconosciute, a queste devono essere aggiunte quelle dette "di comodo" riferito non a governi autoctoni ma frutto di invasioni o al raggiungimento del potere da parte di regnanti stranieri come nella XXXI dinastia costituita da re persiani o nella XXXII, macedone, con Alessandro Magno, e la XXXIII nota come dinastia tolemaica nata dallo smembramento dell'Impero di Alessandro. Molti imperatori romani, occupato l'Egitto, non disdegnarono di assumere il titolo di faraone con titolatura geroglifica.
Durante l'Antico Regno ci furono enormi progressi nell'architettura, nell'arte e nella tecnologia, tutto era controllato da un'amministrazione centrale sofisticata, sotto la direzione dei visir venivano raccolte le tasse, si coordinavano i piani d'irrigazione, si arruolavano i sudditi destinati alla costruzione delle opere oubbliche e veniva presieduta la giustizia.
Si affermò la nuova classe degli scribi e dei funzionari altamente qualificati cui il faraone assegnava possedimenti in cambio dei loro servigi.
Questa pratica, continuata per 5 secoli, ha lentamente consumato il potere economico e la ricchezza della casa reale al punto di non poter più reggere efficentemente un'amministrazione centrale.
I governatori locali (nomarchi) iniziarono a sfidare l'autorità del faraone la cui potenza stava diminuendo, a questa crisi si unirono gravi siccità ed eventi climatici disastrosi che gettarono l'Egitto in 150 anni di carestia e guerre civili.









.jpeg)





_-_046_(cropped).jpeg)



Di tutta la storia dell'Antico Egitto, anche io penso che il periodo dell'Antico Regno sia la parte piu' interessante. Vista la datazione, non godiamo della conoscenza di tanti personaggi ne' sappiamo molto della loro vita quotidiana. Tutto e' ancora vagamente nebuloso, avvolto da misteri e leggende. Solo ogni tanto, scoprendo qualcosina di nuovo, si riescono a incastrare alcuni tasselli mancanti ma, dopo l'euforia dei primi momenti, ci si rende conto che e' sempre poco quello che conosciamo. L'unica vera certezza e' che, proprio in questo lasso di tempo, la Civita' Egizia e' nata, ha avuto il suo massimo splendore ma e' anche iniziata a decadere. Nel Nuovo Regno, i periodi saranno altalenanti tra floridi e magri, ma sempre in caduta libera verso l'involuzione e la sua totale scomparsa. Come giustamente riporta il video, il metro di misura sono proprio le piramidi. La maestosita', la bellezza e la perfezione della piramidi di Cheope, Chefren e Micerino, edificate nell'Antico Regno, non hanno simili nel Nuovo Regno, nonostante la presenza di molti altri monumenti. Cio' indica quanta conoscenza persero, quante nozioni di matematica, di ingegneria, di astronomia non erano piu' in loro possesso ... piu' passava il tempo e piu' si involvevano. E' anche vero che se si osserva tutto il corso della Civilta' Egizia, a livello sociale e politico, si parte dal Faraone Deo in cielo e in terra, per arrivare a una forma piu' frammentata di poteri, ma anche se risulta interessante a livello sociale, non penso sia questa la motivazione della perdita di tutte le loro 'abilita''. Personalmente sono piu' portata a pensare che tra i due Regni, per molto tempo, talmente si aggravarono le condizioni economiche di tutti che, tra carestie e penurie, l'interesse generale si focalizzo' sul sopravvivere e non sul sapere. Probabilmente le grandi menti non ebbero discepoli e tutto si resetto' al minimo indispensabile. Con il Nuovo Regno ci fu un rifiorimento economico ma, le nozioni perse, lo furono definitivamente. Potrei sbagliami pero' ;o) Bellissimo e intrigante post!
RispondiElimina@ ZeN: Erroneamente si pensa che tutti i faraoni egizi erano egiziani, nulla di più falso. Purtroppo sono stati soppiantati da pseudo-faraoni di altri Paesi, i conquistatori di turno, e per quanto facessero per incarnare quella mitologica figura non ci sono riusciti. Nell'Antico Regno invece la figura del faraone è al suo massimo splendore, ecco le piramidi e le grandissime opere che osannavano lui e tutta la chiostra di dei che lui rappresentava e da cui lui dipendeva. l tramite fra il faraone, il filo diretto con gli dei di cui si fregiava, man mano è stato eroso dai vari governatori locali (e dai sacerdoti di sicuro) a cui aveva delegato troppi poteri, poteri sempre più grandi sul territorio assegnato, fino ad essere dei piccoli faraoni, così man mano il potere gli è stato strappato dalle mani riducendolo a un re qualunque con nessun potere divino. Questo è stato l'inizio della crisi dello Stato dell'Antico Egitto. Ne seguiranno altri. :o/
RispondiElimina